TV Internet News Musica Cinema Spettacolo Sport Costume Lifestyle

Media Potere Intrattenimento Goliardia Carisma Autoglorificazione Cazzeggio Creativo

A&F - Ankie & Friends - Il Luogo di Aggregazione & Infotainment creato dal Leader Carismatico Ankie

Questo Forum è un Grande Show di Satira, quanto viene scritto non va preso seriamente.

Siamo tutti dei Personaggi frutto della nostra Immaginazione.

 

 

Ri-Presentazione dell'High Flyin di The Rob in Town

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2023 10:26
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
10/09/2023 06:45
 
QUOTA

HIGH FLYIN 102 - L’APOLOGIA DELL’ALTO VOLO

Due settimane fa sono ufficialmente entrato tra i “decani” del wrestling web. E la cosa mi ha fatto pensare: innanzitutto a quanto ingenuo fossi quando ho cominciato e a quanto sono invece dovuto diventare mio malgrado più smaliziato oggi. Ho scoperto una piccola comunità di gente che condivide uno stesso hobby e che cerca di coltivarla anche quando ha smesso di essere “moda” e ha ormai fatto lo step necessario a renderla “passione”. Ma ho scoperto anche un piccolo mondo fatto di risentimenti, delimitazioni di territorio, egocentrismi e nonnismo. Ho scoperto che sul web, che dovrebbe essere il territorio principe dell’innovazione e del progresso, esiste in realtà una radicatissima forma di bigottismo intellettuale e che esistono le più becere forme del relativismo e del suo contrario, l’assolutismo. Io rimango il più convinto sostenitore del grigio da un lato e del progresso dall’altro. E visto che ormai in cento numeri mi avete imparato a conoscere, mi sembra quasi pleonastico mettere il disclaimer avvertendo che sarà un numero ironico, autoreferenziale e bizzarro. Di cosa si parlerà? Di ciò di cui più amo parlare: filosofia purissima. E, conseguentemente, dell’essenza del wrestling.

L’APOLOGIA DELL’ALTO VOLO

“Eppur si muove”, Galileo Galilei.

C’era una volta un uomo greco che si spacciò per brasiliano per giocare nella Fiorentina, che scappava dalla sua patria perché là era stato messo sotto processo: la sua colpa era quella di comportarsi da tafano verso gli altri avventori dell’agorà. Ogni giorno infatti scendeva nell’agone dialettico delle discussioni sul wrestling, ed ogni giorno si ritrovava a discutere, anche animatamente, con le stesse persone, che portavano avanti concetti ben radicati. E ve ne erano di diversi gruppi.

Da una parte vi erano i sofisti, i cosiddetti IMHOisti: costoro reputavano che tutto dipendesse dal gusto, e che niente di oggettivo esistesse al mondo. Tutto era o inconoscibile, o non classificabile, o inesistente. Negavano l’esistenza di Verità Assolute, negavano la possibilità di giungere ad una classificazione assoluta e/o definitiva delle cose, negavano l’esistenza di idee oggettive. Il loro ateismo di pensiero si concretizzava nell’idolatria di un solo dio, il dio Gusto. Solo il Gusto poteva mostrare le cose, perché solo il Gusto diceva la verità, personale e diversa a seconda di ogni individuo (il Gusto era dunque un dio “casalingo”, come i Lari o i Penati) e rendeva quindi veritiero ogni pensiero che fosse da Esso suggerito.

L’Etica del Perlopiù (non importa dire cose corrette, basta dire cose che siano corrette per il proprio Gusto), la Dittatura della Maggioranza (lo pensiamo in tanti, perciò è vero o comunque è vero perché condiviso), il Voluto Ambito Limitato di Conoscenza (“se un leone potesse parlare, non lo capiremmo comunque”, e dunque, deduco io, nemmeno saremmo interessati a cercare di comprendere la sua lingua).

Si può dire che Angle sia più tecnico di Jeff Hardy? No, va a gusto. Si può dire che Hernandez sia più agile di Mark Henry? No, va a gusto. Si può dire che Edge sia più carismatico di Snitsky? No. Perché? Indovinato, va a gusto. Prima queste considerazioni venivano definite normali, ora spesso vengono considerate normali sì, ma accanto c’è sempre l’aggettivo IMHOista, della qual parola mi “vanto” di essere stato uno dei coniatori, se non “il” coniatore.

E tali IMHOisti guardano con sospetto ai tafani, perché i tafani tentano di trovare dei Princìpi con cui comprendere il mondo, tentano di comprendere i “perché” delle cose, senza accontentarsi a credere per fede a ciò che viene mostrato. Ricerca che spesso è molto lunga e difficilmente fruttuosa per “colui che specula sulle cose celesti, che investiga i segreti di sotterra, che le ragioni deboli fa apparire più forti e questo va insegnando”. Insegnando in modo libero, visto che il tafano è il primo a sapere di non sapere, e a circondarsi di gente eterogenea, la maggior parte delle quali non ha sulle cose la stessa idea del tafano e il tafano non vuole ce l’abbia, visto che Imparare è una forma di scambio reciproco. Il tafano impara qualcosa dal lettore e il lettore impara qualcosa dal tafano.

Ma il tafano con la sua irrequietezza di ricerca e con la sua ansia di progresso si fa nemici non solo i relativisti, ma anche l’altra corrente di pensiero che impazza per l’agorà: i Tradizionalisti, i Difensori del Pensiero Dominate. Così allo stesso modo in cui quattrocento anni fa fece Meleto di Salamina, gli Accusatori si fanno forti dl numero, in una dittatura della maggioranza solo formalmente rappresentante del pensiero contrario rispetto a quella usata dagli IMHOisti.

Non so se qualcuno di voi a scuola ha mai studiato filosofia: chi lo avrà fatto si ricorderà di Anassagora, chi non lo ha fatto scoprirà ora una piccola cosa nuova: Anassagora fu incriminato per aver detto che la Luna e il Sole non erano dei ma due pietre incandescenti che “stavano” nel cielo. Ora noi sappiamo che la Luna e il Sole non sono pietre, ma ancora di più sappiamo che non sono dei: e capiamo che l’idea di Anassagora, benché sbagliata, fu il primo vero passo per smitizzare ciò che non si voleva comprendere ma in cui si voleva meramente credere, e il primo vero passo per tramutare la Religione in Scienza. Ha sbagliato? Steak Hutsie, come recita la mia bisteccheria preferita, reputo più intelligente un approccio più inesatto ma più “ricercatore del Principio” che non un discorso indimostrato ed indimostrabile ma fatto passare per vero solo perché meramente “condiviso”.

Ma i Cinquecento, i veri padroni della città, non erano d’accordo: per i Cinquecento infatti, o comunque, per meglio dire, per la maggior di parte di loro, non si può contravvenire a certi Assiomi. Non si può dire che i Vincitori a volte hanno torto e i Vinti a volte hanno ragione (motivo per cui Paolo non si può discutere anche se Carlo e Stiniero lo discutono, e motivo per cui non si può parlare di Atlantide perché Atlantide è morta e ora esiste solo Atene). Non si può criticare il Potente per le sue parole ma lo si può soltanto venerare, non si può trattare i cinquecento come se si fosse loro pari ma ci si può rivolgere a loro soltanto da Inferiori, da poveri servi.

In più nell’agorà spesso il vostro Tafano si imbatteva in un tipo strano di discorsi, discorsi su Atene e su Sparta e su Tebe. E a questo proposito un’ultima cosa ha incuriosito il povero Tafano. I Cinquecento sono Ateniesi e sono nemici degli spartani e dei tebani, tanto che i tebani neanche li considerano mentre degli spartani ne parlano solo per parlarne male. Però nei loro scritti dicono sempre che “Atene fa schifo” per poi affermare il contrario e dire che “gli ateniesi sono i migliori lottatori al mondo e nessuno spartano e tantomeno tebano è al loro livello, e nessuno si può azzardare a dire il contrario a meno di essere tacciato nemico degli ateniesi ”. Lo spartano migliore è per loro un uomo che non sa dire due parole in croce e gli altri spartani sono solo ex ateniesi reputati troppo scarsi per restare ateniesi, mentre i tebani poi sono addirittura sconosciuti al grosso pubblico greco tanto che anche quando vanno nel Mitico Egitto combattono comunque davanti a non più di dieci egiziani che contano i suplex da bravi egiziani.

E non che siano meglio i tebani e gli spartani. Gli spartani rimpiangono di quanto Sparta era una piccola città rinchiusa su sé stessa e non perdono occasione di denigrare la Sparta di oggi, una Sparta che tenta di espandersi per la Grecia, che non fa più nei suoi stadi solo rappresentazioni sportive e gare d’atletica ma tenta di ampliare e differenziare il prodotto mostrando anche tragedie, commedie e, perché no, rappresentazioni di “stampo ateniese”.

I tebani invece sono convinti di essere pochi ma buoni, che da loro ci siano indiscutibilmente i lottatori migliori, e che a parlare di Tebe può essere solo chi frequenta solo Tebe. E chi non ama Tebe è solo uno stolto che non può e non vuole conoscere Tebe. A Tebe si fanno fatti, non parole.

Così il frequentatore dell’agorà protagonista di questo piccolo racconto si trova ad essere malvisto dagli ateniesi perché non vuole ammettere che Atene sia l’unica città degna ma osa considerare anche Sparta ed Atene, viene malvisto dagli Spartani perché dice che la Sparta di ora è molto meglio della Sparta di allora e viene malvisto dai tebani perché osa dire che a Tebe non si vede aprioristicamente la migliore lotta. Tanto che il Tafano l’anno scorso ha votato come lottatore dell’anno uno Spartano, come migliore coppia due fratelli Tebani e come miglior match un match tra due Ateniesi. Il tafano ha una sola cittadinanza, quella del mondo, e ne va fiero.

Perciò, come disse un uomo molto più saggio ed intelligente di me quasi quattrocento anni fa, “o miei concittadini, io vi sono obbligato e vi stimo: ,ma obbedirò piuttosto al mio daimon che a voi, e finché abbia respiro, e finché ne sia capace, non cesserò mai di filosofare e di ammonirvi”. Anche perché chi legge questi miei scritti, come ho detto più volte, non voglio che abbia la mia stessa idea sulle cose, voglio solo che sappia che esiste un altro punto di vista sulle cose.

Ah, dimenticavo: piccolo disclaimer, questo racconto parla di questioni ipotetiche, ogni riferimento a cose e/o personaggi reali è puramente casuale. E se volete vedercelo ugualmente, siete maliziosi… Obiettivo dello scrivente non era cerro rappresentare il wrestling web, ma era meramente di aiutare chi sta preparando la maturità a ripassare un po’ di filosofia antica. :D

Concludo, ricordandovi che se avete critiche queste non potranno essere fatte a pena di essere tacciati di supponenza, odio verso questo sito, arroganza e chi più ne ha più ne metta., e che se volete dirmi la vostra idea, limitatevi a dire se siete d’accordo o meno, ma senza fare periodi complessi di più di quattro parole. Senza scherzi, ovviamente se avete invece la bontà di condividere qualcosa di divertente, interessante o anche solo di curioso da comunicarmi, o volete dirmi come la pensate voi sugli argomenti di cui in discussione, sarò più che lieto di dialogare con voi al mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it.

Stay Tuned. Rob.
Vota: 15MediaObject2,733024015MediaObject0,001240
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:16. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com