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Ri-Presentazione dell'High Flyin di The Rob in Town

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2023 10:26
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25/09/2023 08:49
 
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Beh, ci siamo quasi [SM=p6430673]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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25/09/2023 08:53
 
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Sì, solo che lui credo intendesse quella del 2010. [SM=p6430242]
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30/09/2023 06:30
 
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HIGH FLYIN 106 - LA STORIA SIAMO NOI

Introduzione particolare oggi: frammenti di un dialogo via e-mail, tra virgolette le domande che mi sono state poste e senza virgolette le mie risposte. “Rob, ho visto che non sono l’unico a dirtelo: o sei un genio o sei un pazzo”. La seconda che hai detto. “Come fai a citare una settimana l’Apologia di Socrate e la settimana dopo la rivoluzione francese e il Consiglio di Vienna, il tutto parlando di wrestling contemporaneo?”. Storia e filosofia si applicano per un motivo: applicarle a ciò che si vive, cosa c’è di strano quindi nell’usarle per il wrestling? “Citerai qualcos’altro di storico questa settimana?” Certo. Aleggia l’ombra di Giordano Bruno, e poi il “Lucrezia Incident” del figlio di Tarquinio il Superbo e molto altro ancora. “Dopo gli ultimi avvenimenti il tuo umore com’è?”. E’ il solito: sono sicuramente deluso e meravigliato dai comportamenti umani, ma di sicuro non sono arrabbiato, ho un’età alla quale ho già visto cose molto peggiori, e soprattutto ho la forza di comportarmi sempre in modo da voler vedere ogni mattina una brava persona quando mi guardo allo specchio e ho la consapevolezza di perseguire sempre l’Ideale in cui più Io Credo da sempre, la Giustizia. Tanto mi basta. “Rob, me lo fai leggere il pezzo prima di pubblicarlo?”. Certo, così mi dici cosa ne pensi, più che volentieri.

LA STORIA SIAMO NOI

“La storia, come un’idiota, meccanicamente si ripete”, Paul Morand.

A volte i flashback arrivano all’improvviso, cose a cui non ripensi da tempo, ed improvvisamente ti ritornano in mente, e provi a dare un senso a cosa una volta avevi visto, e provi a capire a cosa ha portato. Certi episodi possono essere capiti solo col senno di poi, e il senno di poi è l’unico che ti può servire a tentare di evitare sbagli nel futuro prossimo.

In questi giorni mi sono venuti in mente tanti episodi passati del wrestling, e ho pensato così di dargli un senso qua, in questo editoriale. Soprattutto ho tentato di concentrare i miei pensieri sugli episodi di manifestazione del Potere nel mondo del wrestling, sia work che shoot, per ricostruirne un filo rosso e vederne una possibile attinenza con ciò che succede nella società.

Soprattutto quando il Potere è stato esercitato in regime di monopolio di fatto. E quindi la mia mente è ovviamente volata subito al periodo post Wrestlemania 17, e soprattutto a due episodi di Dimostrazione di Potere: il concepimento del “Kiss My Ass Club” e il Jarrett Incident. Ma andiamo con calma: alla fine dell’angle dell’Invasion nacque questo angle che vedeva protagonista Vince McMahon il quale, approfittando della propria posizione dominante, costringeva i vari dipendenti a baciargli il sedere, non solo metaforicamente. Letta così è un tipico comportamento fatto per accrescere heat su di sé, ma in realtà il pubblico non lo vedeva in modo unicamente negativo, visto che a rimanere vittima di tali “baci” erano anche, se non soprattutto, heel.

Il fatto è che il pubblico WWE di base vedeva in tale comportamento l’affermazione della definitiva superiorità di Vince McMahon e quindi della propria federazione. Ancora oggi, episodi di vessatorietà da parte del Potere vengono viste da alcuni come legittima e ammirevole manifestazione di potere, in una sorte di immedesimazione del “servo” nella mente del “padrone”, in una sorta di Sindrome di Stoccolma.

Ma torniamo a parlare di wrestling, e vediamo ora due episodi che però testimoniano le deviazioni che può comportare un simile comportamento. Si è fatto prima riferimento al Jarrett Incident: il Jarrett Incident è il nome con cui viene chiamato l’angle con cui McMahon on screen dichiarò che, comprata la WCW, un lottatore che mai più avrebbe messo piede in WWE era Jarrett. Pur essendo Jarrett uno dei migliori lottatori e personaggi della morente WCW (tra i primi tre, sicuramente) non poteva avere un futuro in WWE per tre ragioni: era inviso al boss per via di alcune dichiarazioni fatte alcuni anni prima (tra l’altro dichiarazioni più che condivisibili nella sostanza), il top player della WWE ne era geloso per questioni personali (Debra era stata precedentemetne legata proprio a Double J) e, last but not least, per dare un segnale che davvero in regime di monopolio unica condizione per il successo era essere benvisti da McMahon.

Certo col senno di poi fa sorridere pensare che l’unica forma di concorrenza (seppure ora a livelli ancora parecchio distanti) alla WWE sia venuta proprio grazie ad un’idea dello stesso Jarrett, la TNA. Ma Jarrett aveva una lunghissima esperienza nel campo delle promotions (il padre è/era un grande promoter), risorse finanziarie forti e soprattutto aveva voglia di montare su una federazione. Se non avesse avuto una qualsiasi di queste tre cose, ora non esisterebbe concorrenza e nessuno si ricorderebbe dell’esistenza di un tal Jeff Jarrett, ma se non avesse subito un ingiusto trattamento da parte dei McMahon i McMahons non avrebbero mai dovuto preoccuparsi di concorrenza.

Altra conseguenza che può avere una ritorsione personale del potere contro qualcuno che sta meramente “antipatico” la abbiamo vista nel gennaio del 2000 in WCW. La WCW veniva da tre mesi meravigliosi, in cui davvero qualità e ascolti erano migliorati in modo esponenziale e in cui davvero era stato finalmente compiuto il tanto bramato ed atteso progresso nel main eventing. Ma una “congiura di palazzo” eliminò l’artefice di cotanto successo, e al suo posto venne messo un wrestler molto controverso per i suoi spiacevoli trascorsi negativi come booker, cioè Kevin Sullivan.

Costui, non pago di aver già arrecato danni grossi in WCW (avete mai sentito parlare del celeberrimo episodio dell’ “I respect you bookerman” con protagonista Pillman? Bè, il “bookerman” deriso era proprio Sullivan), come prima mossa da nuovo uomo di potere tramò in modo da “eliminare” Chris Benoit, che solo la sera prima era diventato per la prima volta in carriera campione del mondo. Benoit, uomo che doveva moltissimo a Russo e odiato invece da Sullivan perché gli aveva “portato via” la moglie Nancy, colse l’occasione e se ne andò in WWF portando con sé Eddie Guerriero, Perry Saturn e Dean Malenko.

La vendetta personale di Sullivan tolse quattro strepitosi lottatori alla WCW tra cui il campione del mondo stesso, e quel giorno cominciarono i tre mesi più grigi della storia WCW, fino a quando non si tentò di salvare in salvabile richiamando Russo, anche se ormai il danno era stato fatto. Una ritorsione personale causò l’inizio del baratro. E Sullivan non era neanche il proprietario della WCW ma era solo un dipendente che approfittò della propria momentanea posizione di potere per bannare dalla federazione chi gli era antipatico.

Il fatto è che il wrestling si basa su diverse figure di eroi, e spesso nell’immaginario collettivo la figura dell’Eroe, a torto o a ragione, è vista contrapposta al potere. L’antieroe Austin che con toni sgarbati, dita medie alzate e azioni non politicamente corrette si sbarazzava del capo che voleva impedirgli il successo, o l’Eroe Involontario Sting, che suo malgrado, intristito dalle malefatte NWO, divenne il simbolo di chi si opponeva a tale potere. Il grigio eroe col viso bianco solcato da lacrime nere che combatteva il proprio nemico soltanto ricordando al proprio pubblico che era ancora vivo e non era felice. Lottando non con le mani o con i piedi o con armi, ma instillando il dubbio nelle coscienze.

E troppo spesso si fa volutamente confusione a chi si contrappone al potere. A contrapporsi al potere può essere un terrorista mujaheddin spinto da un ideale autodistruttivo, ma può essere anche un blogger cinese o una attivista birmana che mostrano meramente al mondo le azioni dei loro governi criticandole con parole garbate ricevendo così la stima delle masse. Trattare ogni critico come un terrorista non è mai stato e mai sarà indice di libertà, e proibire ogni forma di critica non è mai stata una politica vincente. Elimini un critico ma crei un simbolo. Dai dieci mesi di galera ad uno stupratore o un assassino, e condanni all’ergastolo un dissidente “politico”.

Nell’introduzione si parlava di Tarquinio il Superbo; bè, l’ultimo re di Roma cadde quando tentò di coprire uno stupro fatto dal figlio. Non era la malefatta più grave compiuta da quel potere, tutt’altro, ma Lucrezia fu erta a simbolo tanto che la si ricorda ancora oggi a distanza di più di 2.500 anni.

Il tutto sta a non prendersela, credo che a volte la consapevolezza, anzi, la assoluta certezza, di avere la Giustizia con sé, porti a perdonare tutto ciò che di sbagliato ci può essere fatto. Ricordo un feud di due anni fa tra Foley e Flair, un feud worked shoot, in cui i due ripresero l’inizio dei loro dissidi reali, quando Foley fu frenato nella sua ascesa dal suo idolo Flair, che era invidioso del giovane Foley e temeva di perdere il proprio posto al sole vedendo che al pubblico il giovane Foley piaceva anche troppo per i gusti del Nature Boy. Il Nature Boy tramò alle spalle di Foley (poteva, era suo legittimo potere visto che era uno dei booker della federazione) e lo costrinse così ad andarsene. Foley mantenne il suo pubblico e trovò comunque strade nel fare sentire la propria voce. Il nocciolo alla fine era solo uno, la domanda a cui Foley avrebbe voluto sempre avere una risposta era solo una: perché? Riassumendo il tutto in sei parole, “you stepped on those dreams, Ric”. E’ sempre triste rendersi conto che chi da bambino stimavi è in realtà una persona poco raccomandabile e pronta a tramarti contro.

Concludo, ricordandovi che se avete invece la bontà di condividere qualcosa di divertente, interessante o anche solo di curioso da comunicarmi, o volete dirmi come la pensate voi sugli argomenti di cui in discussione, sarò più che lieto di dialogare con voi al mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it. E approfitto dell’occasione per salutare i nuovi membri del nostro staff, sono sicuro che daranno tutti un ottimo contributo.

p.s.: Ah, ho passato il pezzo al protagonista dell’introduzione. La sua risposta è stata: “Rob, solo io vedo diversi richiami?”. In che senso? “Nel tuo pezzo. L’argomento, le citazioni, le similitudini con…bè, sai con cosa. E’ una coincidenza? Perché so che tu non cred…”. Sì, sbagli, è solo una mera coincidenza...

Stay Tuned. Rob.

[Modificato da Ankie 30/09/2023 09:17]
30/09/2023 09:12
 
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"ntroduzione particolare oggi: " è riuscito a sbagliare la prima parola [SM=x5891209]

Il resto è molto interessante, ma la WCW cresciuta in qualità nel primo periodo con Russo non si può leggere, dai. Starrcade 1999 fu letteralmente un incubo [SM=p6430653]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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30/09/2023 09:16
 
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Re:
CorporalCajun, 30/09/2023 09:12:

"ntroduzione particolare oggi: " è riuscito a sbagliare la prima parola [SM=x5891209]




Botchato io il copia/incolla [SM=g6574108]
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04/10/2023 08:31
 
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HIGH FLYIN 107 - L’ANNATA DEL BUON VINO

Chi di voi mi legge da centosette numeri, ma anche chi mi legge da meno, di sicuro avrà capito una cosa di me: sono un tipo meditabondo. E tra le tante cose a cui ciclicamente penso, in questi ultimi giorni mi è capitato di pensare all’età che avanza, alle esperienze acquisite e ai cosiddetti “trucchi del mestiere”. Spesso penso che se dieci anni fa avessi avuto l’esperienza di adesso, me la sarei goduta meglio la vita: con le ragazze, con la professione, con gli amici. E sono altrettanto consapevole che tra dieci anni penserò le stesse cose relative ad ora, chissà con dieci anni di esperienza in più come me la passerei ancor meglio. Adesso più o meno so le parole con cui posso far predisporre bene le ragazze nei miei confronti, adesso più o meno so quali tasti usare nel mio lavoro per svolgerlo nel modo migliore, tutte cose che una volta non sapevo. Tanto che ho capito una cosa banale ma importante: il “talento”, le “capacità naturali”, non sono nulla senza esperienza. L’aver già vissuto una situazione da’ un “vantaggio tattico” incredibile, ovviamente se si è capaci di usare l’esperienza acquisita. E alla lunga l’esperienza paga, soprattutto se accanto a te ci sono dei pivellini, seppur potenzialmente “migliori”. E che però c’è anche sempre qualcuno con più esperienza e malizia che può sempre fregarti.

L’ANNATA DEL BUON VINO

“Tutte le professioni sono delle cospirazioni contro i profani”, Gorge Bernard Shaw.

Improvvisamente il pensiero dei frequentatori del wrestling web pare essersi orientato verso i consueti premi di fine anno. Sarà l’uscita del PWI 500 (a proposito, complimenti ad Orton), sarà l’approssimarsi dello show che viene visto come spartiacque dell’anno, Summerslam, sarà quel che sarà, ma questa settimana in tre mi hanno chiesto se avevo già pensato a “previsioni di voto” per gli awards di fine anno.

Bella domanda, quest’anno ci avevo pensato poco. E’ stato un anno strano di wrestling. Diversi ottimi match, in media molti più che negli ultimi anni, ma pochi PPV belli, forse nessuno. Molte ottime idee ma nessuna storyline memorabile. E soprattutto non è stato un anno in cui sia spiccata la figura di un wrestler. E’ da tanti anni che alla fine dell’anno faccio le mie “personali classifiche dell’anno trascorso” e quasi sempre ho avuto estrema facilità nello stabilire il wrestler dell’anno. Solo in due annate ricordo di aver avuto diverse difficoltà a “sceglierlo”, il cosiddetto WOTY, cioè nel 2002 e nel 2005, vale a dire l’anno dei tanti campioni e l’anno dei due campioni al tempo mediocri.

Tanto che alla fine scelsi due lottatori a sorpresa, ovvero RVD nel 2002 (e con me fu concorde il PWI 500, un uppercarder continuo autore di tanti ottimi match e soprattutto presente ad alti livelli per tutto l’anno) e nel 2005 scelsi, credo unico tra tutti, Edge, che era il Personaggio Nuovo dell’anno tra la storyline worked shoot con Matt Hardy, la vittoria nel MITB e gli ottimi mesi finali. Ma in entrambi i casi la vittoria fu determinata più dall’assenza di alternative, tra campioni mediocri e lottatori a mezzo servizio. Quest’anno no, quest’anno è diverso.

Alla fine se dovessi decidere oggi qualcuno probabilmente opterei per Kurt Angle, e quindi non una Giovane Promessa ma un Campione Affermato. Il fatto è che mai come quest’anno è parso di vedere il classico Anno di Transizione. Non è emerso nessun nuovo personaggio, né in “piccolo” né in ”grande”: nel senso che nessun wrestler adesso sarebbe meritevole di un titolo di Most Improved Wrestler, né è emerso alcun autorevole rookie (Rookie of the year chi potrebbe essere? Al momento non vedo nessuno), né nel senso di un lottatore che da bravo sia diventato bravissimo e abbia davvero focalizzato su di sé lo show.

Joe ad esempio ha finalmente coronato il lungo cammino che da quasi tre anni lo vedeva topp layer TNA ma il suo regno, pur essendo buono, non lo ha certo elevato ad uno standard più alto:; anzi, credo di non dire affatto un’eresia se dico che in altri anni, come ad esempio il 2006, Joe ha avuto una annata assai migliore di questa. Qua ha avuto quello che ritengo il miglior match della sua carriera, con Angle a Lockdown, ma Impact non è diventato “lo show di Joe”.

In WWE nemmeno troviamo un vero candidato: il vincitore del PWI 500 Orton ha sì avuto un lungo regno, però sulla sua annata pesano diversi fattori: un infortunio che giocoforza lo esclude per qualche mese, un regno che da brutto è diventato discreto però senza davvero far iniziare la Age of Orton, e in più non ha un solo candidato MOTY ma anzi, tutte le difese titolate sono state abbastanza mediocri.

Cena? Uno strepitoso ritorno alla Rumble poi tanta mediocrità, tanto che solo adesso dopo il Draft che lo ha reso Simbolo Unico di Raw pare uscirne. Triple H non fa un gran match da…da troppo, Edge non è certo nella sua migliore annata, Undertaker è di nuovo stato assente qualche mese e fino a giugno non aveva impressionato, eccetera eccetera.

Alla fine la scelta migliore mi sembra l’usato sicuro, Kurt Angle. Angle è un lottatore straordinario, uno che da quando ha esordito ha sempre lasciato un segno indelebile nel mondo del pro wrestling. Dall’incredibile anno da rookie, in cui vinse ogni tipo di cintura per lottatore singolo, al meraviglioso primo decennio di ogni millennio in cui pur non essendo mai stato top player della WWE né tantomeno WOTY ha comunque collezionato grandi successi, grandi onori ed è probabilmente stato il lottatore dal rendimento costante medio migliore.

Ciò che pensa questo scribacchino interesserà poco, ma ad esempio io non ho mai indicato Angle come WOTY ma l’ho messo varie volte sul podio virtuale: secondo nel 2001, 2003 e 2004 e terzo nel 2002, 2006 e 2007, perciò una presenza costante ad alti livelli incredibile. Un lottatore col quale tutti i grandi del passato rimpiangono di non aver lottato un ultimo match (Bret Hart su tutti, ma anche Goldberg e Savage).

Alla fine quest’anno ha dimostrato, come scritto nell’aforisma iniziale, che tutte le professioni, ivi compresa quella di pro wrestler, sono davvero delle cospirazioni contro i profani. Angle è emerso grazie a ciò che ha fatto sempre: buoni match, ottimi segmenti al microfono sia interpretando ruoli comedy che ruoli seriosi, e ottenendo ottimi risultati. Eppure non è il miglior Angle di sempre. E’ “semplicemente” l’Angle più “consapevole”.

Ma anche tra i tag teams è accaduto lo stesso: se l’anno scorso rimanevo molto perplesso davanti a chi aveva indicato il Team 3D come migliore dell’anno, quest’anno io li voterei a mani basse. Sarà che i Beriscoes nn potevano ripetere l’incredibile scorsa annata, sarà che a coppie come i Guns, i LAX, Miz e Morrison, manca sempre il soldo che fa la lira, ma quest’anno il Team 3D è stato coinvolto in tanti feud da main event e sempre disputando almeno un ottimo match a feud nonostante le più che precarie condizioni fisiche. Con un Bubba tra i più autorevoli candidati a Heel dell’anno grazie agli spassosi segmenti al microfono. Eppure non ha fatto nulla di diverso rispetto a ciò che ha sempre fatto: lo ha semplicemente fatto con più “sicurezza” o “consapevolezza”, chiamatela come volete.

Raw in questo periodo mi piace come non accadeva da eoni, lo Show dei Giovani sta avendo un successo di critica e di ascolti come forse nemmeno i più ottimisti credevano e/o speravano: ma a Punk manca ancora il Match della Consacrazione, agli altri giovani campioni del roster come i vari Kingstone, Rhodes, Di Biase manca ancora…uhm, vediamo….ah sì, tutto!

E invece alcuni lottatori si reggono unicamente sull’esperienza: Triple H, ad esempio, che ha un personaggio accattivante, anni di ottimo status dietro di sé, e tanto basta. O Undertaker, che pure ha fatto il più che lodevole sforzo di migliorarsi. O gli stessi Michaels, Cena, Booker T, Jericho, Sting. Tutta gente che è nel main event non perché sia al momento il miglior lottatore del roster, sia fisicamente che tecnicamente che dal lato entertainment, ma che ci sta perché ci sa meglio stare, perché sa cosa fare, come farlo e quando farlo.

Gli show di wrestling sono come la vita: ognuno cerca di occupare il proprio posto al sole nel modo a lui più congeniale: chi giovane ci prova con l’entusiasmo e con le capacità atletiche, chi è più in là con gli anni usa l’esperienza. E questo è stato l’anno del buon vino, che diventa migliore quando avanza con gli anni. E, lo avete mai notato?, negli sport chi è grandissimo ma non campione indiscusso emerge sempre quando c’è il momento di transito generazionale o quando accade qualche imprevisto. A volte accade.

Guardate quest’anno: il Tour se lo stanno giocando due onesti gregari come Sastre ed Evans, agli Europei di Calcio la Spagna ha vinto grazie all’esperienza della sua coppia di centrocampisti centrali Xavi e Senna, e cambiando esempio (d’altronde il wrestling è sia sport che spettacolo) quante volte è accaduto che un Oscar sia andato a un vecchio attore piuttosto che ad un giovane talento?

Non è né un segnale né negativo né positivo, è semplicemente un avvenimento che ciclicamente accade. Infatti non è mia intenzione dare un giudizio di valore, ma semplicemente descrivere ciò che vedo. E quest’anno, pur essendo io da sempre un arci-convinto sostenitore dei Giovani Leoni, quest’anno nel mondo del wrestling ho visto Angle, ho visto Bubba Ray, ho visto Undertaker, ho visto l’Esperienza. E mi sembrava giusto farlo notare.

Concludo, ricordandovi che se avete invece la bontà di condividere qualcosa di divertente, interessante o anche solo di curioso da comunicarmi, o volete dirmi come la pensate voi sugli argomenti di cui in discussione, sarò più che lieto di dialogare con voi al mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it. Prossima settimana questa rubrica non ci sarà a causa di inderogabili impegni del suo curatore, ma quest’estate di wrestling è ancora lunga e ci sarà ancora tanto da dire.

Stay Tuned. Rob.
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09/10/2023 13:57
 
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HIGH FLYIN 108 - DOMANI SARA' UN GIORNO MIGLIORE VEDRAI

Il bello dell'estate è che vedo attorno a me gente che ride. C'è chi va al mare (beati loro), c'è chi è felice perchè le ragazze girano in top e minigonna ed è spesso un bel vedere, c'è chi è costretto a lavorare ma lo fa col sorriso perchè “col sole si fa tutto più volentieri”, c'è chi sta vivendo dei grossi casini ma è felice perchè pensare positivo lo aiuta a tirare avanti. Anch'io in questo momento sono al sole, e sto sorseggiando una bella granita. Non so ancora se avrò le meditate e meritate ferie, né so che farò stasera, domani o tra una settimana. Ma in ogni caso sorrido. Non morirò seriosauro, ma continuerò a ridere di tutto e di tutti, e in primo luogo di me stesso. Non mi è infatti mai piaciuto prendermi sul serio, né apprezzo chi lo fa. E fidatevi, sono tanti. Ad esempio per una cosa simile a quella di oggi c'è gente che si è arrabbiata molto. Peggio per loro. Ma se non si ride in esatte quando si ride? E se ridere un po' può aiutare a smontare qualche luogo comune e a far ragionare qualche persona, allora poi è una situazione perfetta. In fondo un editoriale smart serve soprattutto a questo: far ragionare divertendo. Vi pare?

DOMANI SARA' UN GIORNO MIGLIORE VEDRAI

“Meglio la gioia di un sorriso triste, che la tristezza di non saper sorridere”, Proverbio popolare.

L'High Flyin' è terra di scoop. Una volta furono le intercettazioni ambientali con McMahon e la Carter, un'altra volta furono le lettere arrivate direttamente da Orlando, stavolta invece il buon Rob è entrato in possesso del resoconto di una normale giornata di tapings vissuta ad Orlando. Vediamo che è accaduto.

Ore 8.00: Il booking team TNA arriva con macchine separate all'Impact Zone
Ore 8.05: Gerweck mette in evidenza una news secondo la quale Samoa Joe avrebbe dichiarato in mattinata a una radio locale che vuole lasciare la TNA
Ore 8.10: Samoa Joe si sveglia nella sua casa di Orlando dopo una dormita di otto ore
Ore 8.20: Kurt Angle incontra Eric Young e gli dice che vorrebbe lavorare con lui; Eric Young ne è felice.
Ore 8.30: Alex Shelley dichiara sul proprio blog che non ama la Impact Zone e che rimpiange i bei tempi in ROH
Ore 8.35: James Storm arriva all'arena e nel salutare un fan scivola e si procura una contusione al piede destro. Per protesta il pubblico intona il coro “Fire Russo”.
Ore 8.40: Sui forum italiani un presunto insider dichiara che Russo ha tentato di rompere un piede a Storm, e che se Storm andrà nel main event sarà solo merito di D'Amore e se verrà licenziato sarà colpa di Russo.
Ore 8.45: Alex Shelley dichiara sul proprio blog che spera di lottare in WWE il prima possibile
Ore 9.00: Kurt Angle incontra Shark Boy e gli dice che spera un giorno di lavorare con lui, e se a lui va potrebbe raggiungerlo a casa sua più tardi.
Ore 9.01: Shark Boy, felice, annulla gli impegni pomeridiani: una sessione di autografi in un ospizio di Tampa e una visita col figlio all'acquario di Disney World..
Ore 9.15: Kurt Angle nel frattempo si prepara per la consueta intervista settimanale al Radio Show.
Ore 9.30: Talia Madison dichiara che farà tutto ciò che potrà per migliorare la TNA: è pronta a prendersi bump su puntine come Abyss, ad aiutare Christian Cage a migliorare la mic skill dell'Instant Classic, e anche a spiegare un po' il business a Booker T.
Ore 9.31: Talia Madison prepara il bikini per il nuovo photoshoot TNA che andrà in prima pagina su People.
Ore 9.45: Johnny Devine arriva all'Impact Zone con un vistoso raffreddore: per stare meglio sorseggia un sorso di sciroppo e si prende un'aspirina, e per sudare e smaltire così la febbre si avvolge in un cappotto scuro.
Ore 9.50: Il pubblico per protestare contro la scena appena vista intona il coro “Fire Russo”.
Ore 10.00: Inizia il Radio Show con Kurt Angle. L'Eroe Olimpico prima dell'inizio della trasmisisone è riuscito a parlare con Angelina Love dicendo che vorrebbe lavorare con lei, e che se lo raggiungerà a casa sua dopo i tapings le spiegherà i dettagli
Ore 10.30: Kurt Angle nell'intervista al Radio Show ha parlato di Olimpiadi, delle capacità tecnico atletiche di Samoa Joe, AJ Styles e Christopher Daniels, e ha intavolato un bellissimo discorso sul futuro del business. Nessun sito ha ancora riportato le parole di Angle.
Ore 10.40: Il presentatore chiede a Kurt Angle se si ricorda chi furono i suoi avversari alla Rumble del 2001 e a Wrestlemania 21. Kurt Angle risponde che furono Triple H e Shawn Michaels.
Ore 10.45: Gerweck titola: “Angle si scaglia contro Triple H e HBK”, PWInsider titola “Angle cita ancora una volta HHH e Michaels”, Lords of Pain titola “ma questo qua deve citare sempre i due mitici membri della DX anche quando noon c'entrano nel discorso?”, e un presunto insider italiano apre un topic intitolato “Angle si scaglia contro HHH e HBK ma in realtà il suo obiettivo è Russo”.
Ore 11.00: Jeff Jarrett arriva all'Impact Zone. Se l'Impact Zone non va al Re del Montagna, il Re della Montagna va all'Impact Zone.
Ore 11.20: Alex Shelley sostituisce la maschera di Abyss con la combo occhiali-naso finti.
Ore 11.25: A Tomko viene proposta un lungo feud con AJ Styles, dal quale dovrebbe uscire vincitore The Phenomenal One. Tomko rifiuta sdegnato, dicendo che in Giappone gli hanno proposto di squashare Inoki in otto secondi.
Ore 11.30: Kevin Nash vorrebbe lottare contro Samoa Joe nel main event di Bound for Glory
Ore 11.35: Kurt Angle torna alla Impact Zone dopo l'intervista. L'associazione “Difensori della WWE” lo accoglie a pomodorate e gli ricorda che se è statocampione olimpico lodeve solo a Vince McMahon.
Ore 12.00: Finita la sessione d'autografi, i wretslers vano a mangiare. Il pubblico intona per protesta il coro “Fire Russo”.
Ore 12.10: Bubba Ray entra per primo in mensa sfruttando la sua mole per superare gli altri. Appena entrato, urla a Devon “Devon, get a table!!!”.
Ore 12.15: A Shark Boy viene servito del tonno. Riconoscendo in esso un suo cugino, piange.
Ore 12.25: Devine, ancora influenzato e col mantello per coprirsi, prende solo un brodino.
Ore 12.40: Eric Young non mangia, essendo nervoso per l'allenamento pomeridiano a casa di Angle
Ore 13.00: Awesome Kong ha mangiato Jeremy Borash e Elix Skipper.
Ore 13.05: La TNA è contenta, due stipendi in meno.
Ore 13.10: Le Beautiful People hanno mangiato solo un pacchetto di crackers per mantenere la linea, mentre Roxxi una confezione di pelati.
Ore 13.15: Alex Shelley ha sostituito alla Coca Cola di Chris Sabin dell'antigelo.
Ore 13.20: Finisce il pranzo, i wrestler TNA vanno a riposarsi.
Ore 13.25: L'esperto TNA di un popolare sito italiano dichiara che i lottatori TNA sono tutti scarti della WWE, che è l'unica vera federazione di wrestling al mondo. Ottiene subito una promozione.
Ore 13.50: A Tomko viene proposto il main event di un PPV minore contro Samoa Joe. Tomko risponde che in Giappone è considerato l'erede di Rikidozan e che gli hanno proposto di diventare Triple Crown Winner al prossimo show.
Ore 13.55: Kurt Angle ferma ogni singolo booker e gli spiega che cambiamenti porterebe lui agli show.
Ore 14.00: Un insider italiano scrive che ha saputo che Russo nei tapings serali voleva far diventare Apollo Creed campione del mondo battendo in un Iron Man match per 10-0 Samoa joe, ma per fortuna Scott D'Amore si è imposto e ha evitato questo scenario.
Ore 14.05: Eric Young è arrivato a casa di Kurt Angle ma è così nervoso che ha paura a suonare.
Ore 14.10: Eric finalmente suona, e quando Karen apre gli dice che è stato mandato da Kurt per lavorare con lui. Karen, felice, si mette a urlare: “oh, finalmente è arrivato il filippino!”.
Ore 14.15: Eric Young pulisce le medaglie d'oro e prepara il pranzo alla signora Angle.
Ore 14.30: Viene annunciato che dopo i tapings il roster partirà per una tourneè in Europa, e che visto il buon andamento della federazione, la Panda Energy aumenterà i suoi investimenti.
Ore 14.45: I maggiori siti di wrestling annunciano il prossimo fallimento della TNA.
Ore 14.50: Alex Shelley non capisce perchè non viene pushato.
Ore 14.55: Tomko rifiuta di jobbare in modo sporco in un handicap match contro Christian, Matt Morgan, Joe e AJ Styles. Dice che in Giappone sono pronti a rinominare il Tokio Dome in Tomko Dome.
Ore 15.00: Shark Boy arriva a casa d Angle.
Ore 15.01: Karen apre la porta ed esulta, capendo che è arrivato il nuovo addetto alla piscina.
Ore 15.02: Eric e Sharky si ritrovano e si salutano. Notano che manca solo Curry Man, e Karen dice che non c'è perchè lei odia il cibo piccante.
Ore 15.20: Inizia la riunione di booking sui tapings della serata.
Ore 15.30: Ci si arena subito su Abyss. Russo vorrebbe che tornasse senza maschera, ma Borash dice che assomiglia troppo in viso a Necro Butcher. Nessuno del booking team sa chi è Necro Butcher.
Ore 15.31: Si votano le opzioni su Abyss. Unendo le opinioni di tutti Abyss dovrebbe tornare con la maschera di Joker e un bazoka che lancia puntine. Si decide invece di farlo tornare con una maglia con dietro scritto “Park”, abbreviazione di “Parkeggiato in attesa di sviluppi”.
Ore 15.50: Si decide a chi dare una title shot. Ognuno propone un nome diverso.
Ore 15.55: Per fare contenti tutti, main event sarà un gauntlet match.
Ore 16.10: Visto che tette e culi attirano audience, viene decisa l'assunzione di Jesse Jane, Audrey Hollander e Jenna Haze.
Ore 16.15: .Russo chiede che venga fatto almeno un match con qualcosa “on a pole”.
Ore 16.40:Kip James ai tapings indosserà un perizoma rosa a fiorellini
Ore 17.00: Sono già stati bookati i primi dieci minuti dello show
Ore 17.01: Viene deciso all'unanimità una pausa pranzo. Perla restante ora e venti di show, si improvviserà.
Ore 17.30: Sonjay Dutt finge di non vedere nessuno: fa l'indiano.
Ore 17.35: Jay Lethal entra troppo nella parte e decide di andare a cercare Stephanie McMahon per ingropparsela.
Ore 17.50: Stephanie lo viene a sapere e decide che la WWE farà un tour di qualche settimana in Florida
Ore 17.55: Triple H per ripicca definisce la TNA “una fed di nani in mutande nere”.
Ore 18.00: Matt Morgan risponde che le sue sono rosse
Ore 18.01: Kip James dice che invece il suo perizoma è rosa
Ore 18.10: Talia e Angel fanno sapere che invece loro non le indossano proprio.
Ore 18.20: Per protestare contro la mancata apparizione di talia e Angel senza mutande allo show, il pubblico della Impact Zone intona il coro “Fire Russo”.
Ore 18.35: Nei forum italiani un presunto insider sparge la voce che Russo sia un maniacco sessuale.
Ore 18.45: L'esperto TNA di un importante sito italiano afferma che le knockouts sono “cessi”.
Ore 18.55: Viene deciso che le knockouts saranno nel main event per fare il picco d'ascolti.
Ore 19.10: Una knockout rimarrà nuda nel segmento finale. Quando Spike TV lo viene a sapere, impedisce il segmento: ODB nuda creerebbe proteste: niente horror prima di mezzanotte.
Ore 19.30: Jarrett legge la scaletta della puntata. Prende la sua collezione di Gibson e le fracassa sulle teste dei bookers.
Ore 19.31: Per fortuna Jarrett per sbaglio aveva preso le chitarre di Hoyt e Rave.
Ore 19.32: Christy tenta di convincere Russo a pushare Rave e Hoyt. Non si sa come, viene deciso che diventeranno campioni di coppia, con Lance TNA World Champione Jimmy TNA X-Division Champion
Ore 19.45: Tomko è volato in Giappone. A-Train si offre di farlo dormire nel suo tinello.
Ore 19.55: Jarrett dice che la TNA non vuole nel proprio roster scarti WWE. Nel backstage sono arrivati per salutare gli amici Trevor Murdoch e Rodney Mack
Ore 20.00: Traci cade per terra. Vende adesso un calcio che Jackie Gayda le aveva dato due anni fa
Ore 20.45: Mancano quindici minuti all'inizio del topic. Il pubblico per distrarsi intona il coro “Fire Russo”.
Ore 21.00: Angle dice che senza Russo se ne andrebbe da Orlando. Il pubblico dice “We love him too”.
Ore 21.15: Nel primo match poco overbooking: solo quarantaquattro le interferenze
Ore 21.30: Interviene Abyss: gli è stato detto di colpire “quello grosso”, ma invece di colpire Morgan o Hernandez, sbaglia e colpisce Kong
Ore 21.31: Kong la prende bene. Il roster è invitato dopodomani al funerale del fu Abyss..
Ore 21.45: Continua il triangolo Dutt-Val-Lethal; Sonjay e Jay faranno un PACS.
Ore 21.50: Don West ha un infarto commentando i ltopè con hilo di Homicide.
Ore 21.55 fino alle 23.00: Vengono registrati i tapings
Ore 22.10: Nei siti compaiono i primi spoiler.
Ore 22.20: D'Amore si licenzia perchè non è stata accettata la sua idea del finale in rissone con tutto il roster coinvolto.
Ore 22.30: D'Amore dice che rimarrà solo se verrà riformato i lTeam Canada
Ore 22.45: Il Canada lo viene a sapere e offeso annuncia che nel caso denuncerebbe la TNA. D'Amore si offende a sua volta e decide di prendere la cittadinanza islandese.
Ore 22.50: Nell'off topic di un famoso forum italiano un insider titola un topic “W l'Islanda”.
Ore 23.05: I bookers si riuniscono per decidere i lmain event dei tapings dell'indomani.
Ore 23.15: Ognuno ha proposto un nome diverso. Per evitare la nottta in piedi e per fare contenti tutti, il main event di domani sarà una battle royal.
Ore 23.16: Talia per arrotondare fa la stripper in un night club di Orlando. Con disgusto scopre che nello stesso strip club si esibisce come spogliarellista uomo Brother Ray..
Ore 23.20: Joe ha scoperto i lsuo avevrsario per Bound for Glory. Sarà uno tra AJ, Angle, Nash, Booker T, Sting, Morgan e Young. Il booking team deciderà il giorno prima dell'evento.
Ore 23.25: Kevin Nash si chiama fuori: ha un'unghia incarnita
Ore 23.30: Nel frattempo Angel Williams si presenta come da accordi mattutini a casa Angle: Karen le spiega che è il regalo di compleanno che lei fa al marito. Il marito infatti adora i “triple threat”.
Ore 23.45: Angel accetta: in cambio Kurt le farà vincere il Knockouts Title.
Ore 23.48: E' finito il “triple threat”. Per sdebitarsi con Karen, Kurt chiamerà per il compleanno della moglie Bobby Lashley.
Ore 23.55: Meltzer e un importante sito italiano dicono che è stata la peggior puntata nella storia TNA pur non avendola vista.
Ore 23.59: La Nielsen informa che la puntata ha fatto il record d'ascolti nella storia TNA. Russo si addormenta felice mentre un capannello di tifosi sotto casa sua intona il classico “Fire Russo”.

Sperando che nessuno si sia sentito offeso, concludo ricordandovi che se avete invece la bontà di condividere qualcosa di divertente, interessante o anche solo di curioso da comunicarmi, o volete dirmi come la pensate voi sugli argomenti di cui in discussione, sarò più che lieto di dialogare con voi al mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it.

Stay Tuned. Rob.
09/10/2023 14:26
 
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"Don West ha un infarto commentando i ltopè con hilo di Homicide." Eh?
Comunque, diverse battute sono divertenti, ma il pezzo è difficile da leggere a causa dei troppi errori di battitura, molti più del solito.

Quello delle 13:25 non sono io, comunque [SM=x5891211]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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10/10/2023 07:25
 
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Non capisco come siano possibili tutti quei refusi, Word all'epoca non sottolineava già di rosso gli errori?
O i pezzi li scriveva di getto via mail e nessuno aveva il coraggio di correggerglieli poi?

E questo sarebbe un Avvocato di Rango [SM=g6576502]
10/10/2023 08:07
 
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Pezzo scritto sicuramente di getto e non riletto, nè da lui, nè da eventuali correttori di bozze. Poi non so come funzionasse il suo sito, se pubblicasse direttamente lui (stile WoW) o mandasse i pezzi al webmaster (stile WW).
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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15/10/2023 06:38
 
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HIGH FLYIN 109 - IL FASCINO DELL'ANIMISMO

Ho sempre avuto un'ottima memoria, ma oltre che essere una caratteristica credo genetica, c'è da dire che è sempre stata stimolata da oggetti esterni. Quel quadro ad esempio mi fa venire in mente una persona speciale, ma mi da' ricordi sia positivi che negativi. La panca per gli addominali mi fa pensare all'orgoglio, a quanto giusta sia stata l'idea di crearsi una palestra casalinga, non ero così in forma da tanto. I miei occhiali da sole mi provocano alla vista un po' di dolore, pensando a chi me li ha regalati. Se guardo alla mia valigietta mi viene un po' d'ansia, quante cose ho da fare. E se guardo il calendario, sale la mia sete di vendetta. Amore, dolore, preoccupazione, vendetta. Come ho detto molte volte in questa rubrica citando un aforisma celeberrimo, nulla di ciò che è umano mi è estraneo, sono capace di provare qualsiasi tipo di emozione. E ciò mi succede anche solo guardando un qualsiasi oggetto: pare che tutti gli oggetti di casa mia tentino di dirmi qualcosa. E se esco nulla cambia, gli oggetti mi perseguitano, mi parlano, mi comunicano emozioni.

IL FASCINO DELL'ANIMISMO

“Se non ricordiamo non possiamo comprendere”, Edward Morgan Forster.

Siamo una società che da' tanto peso agli oggetti. Ciò non è necessariamente né un bene né un male, è semplicemente una costatazione (sì, senza “n”, non è un refuso, è vero italiano). Non è solo bieco materialismo, anzi a volte si sconfina quasi nell'animismo, diamo agli oggetti quasi un'importanza umana, e ci serviamo di essi per conservare ricordi, amore, odio, desiderio di vendetta. Certi oggetti poi hanno un'importanza unica: vedasi la fede nuziale, o le urne cinerarie, o una culla.

E visto che il wrestling, come detto eoni di volte in questa piccola rubrica, altro non è se non uno specchio della società, lo stesso animismo esiste nel wrestling. Basta vedere un martello perché il pensiero corra a Triple H, o una mazza da baseball perché vada a Sting, o un calzino per pensare a Foley.

E mai come in queste settimane vedo in TNA in WWE degli eventi narrati non attraverso parole ma attraverso oggetti. Sono un grande fan delle parole nel wrestling, ma a volte davvero basta mostrare un oggetto per raccontare una storia.

Prendete uno dei match che più farà discutere quest'anno, l'Hell in a Cell di domenica scorsa: tutto iniziò l'anno scorso con un Hell in a Cell, e decisiva fu una...telecamera. Telecamera che giustamente è stata protagonista anche del match di domenica, con Edge che come oggetto sotto al ring va a cercarsi proprio la telecamera. E nulla mi toglie che proprio la telecamera doveva essere protagonista dello spot finale, più che un'inutile e pleonastica tombstone. E non ho capito le critiche per il fantomatico “mero TLC combattuto in una gabbia”. Il nodo gordiano del feud era arrivato con un TLC, e giustamente la vendetta di Undertaker non poteva non essere effettuata senza l'uso dei suddetti sedie, scale e tavoli. Un po' come accadde alle Series del '94 dopo gli eventi della Rumble del '94. Un po' come nella psicanalisi: per superare un dolore devi riviverlo, e così per sconfiggere qualcuno devi dimostrare di essere migliore di lui anche laddove lui era stato migliore di te.

Come detto, solo la telecamera avrei usato di più. Un po' come accadde nel feud tra Harris e Storm. Mesi di tensione e poi le diatribe messe da parte per difendere l'orgoglio americano degli America's Most Wanted in un flag match. E lì il Tradimento: Storm colpisce Harris con la birra, gli americani perdono per la prima volta un flag match disputato in un match combattuto in una major americana e finisce traumaticamente l'epopea di una delle più grandi coppie degli ultimi dieci anni.

E da lì la bottiglia divenne protagonista assoluta: Storm ne divenne dipendente, il suo personaggio dipendeva e ancora dipende da quella bottiglia, mentre il tradito Harris a causa di quella bottiglia era diventato un po' un pirata e un po' un signore, e su quella benda all'occhio crebbe il feud. Perciò prima un blindfold match, incontro brutto ma giustificato da storyline. E poi nel match finale, come spot finale “chi di bottiglietta ferisce di bottiglietta perisce”. Geniale. Gestito ottimamente il tutto. Ed esiste invece davvero chi rimpiange D'amore. Meh.

Tanto che ora chi più ci guadagnò da quella bottiglietta (i LAX, che ne ottennero un push spaventoso: in un colpo solo deflagrarono la più importante coppia della storia TNA e divennero i primi stranieri a sconfiggere l'America in un flag match) ora stanno rischiando di splittare proprio a causa di...una bottiglietta! Coincidenze? Io non...etc, etc... Geniale. Fantastico.

Ma non basta. Potrei (anzi, posso) farvi diversi altri esempi di “oggetti” protagonisti attualmente nel wrestling. Rimaniamo in TNA. E' bastata una chitarra per far esplodere la Jarrett-mania. Tanto che è bastato un riff di qualche secondo e una Gibson sul ring per far rimpiangere al pubblico “i bei tempi in cui Jeff Jarrett era campione inamovibile”. In realtà bei tempi non erano, quel Jarrett assomigliava pericolosamente al Triple H del 2003, il main eventing TNA era disastroso, ma Double J è una Leggenda e un lottatore fantastico , ed è ovvio che il suo ritorno venga salutato con favore. E ribadisco il mio pensiero, a mio avviso i lsuo incontro per Bound for Glory è già scritto fin dal celeberrimo main event di due anni fa: Angle contro Jarrett è un match che ingiustamente manca nella storia del nostro amato wretsling. Lo aspetto fin da quella prima ankle lock su Sting eseguita sotto gli occhi di un attento Angle, improvvisatosi arbitro del match.

Ma cambiamo federazione e torniamo in quel di Stamford, per parlare di un bizzarra storyline che sta facendo molto discutere, quella di Kane. Escludendo il fatto che quando Kane ha cominciato a parlare dell' “is he alive or dead?”, il buon Rey aveva combattuto solo dieci minuti prima contro il buon Santino, alla fine si sta risolvendo tutto in una storyline basata su ciò che nel wrestling più subisce il fascino dell'animismo: le maschere.

Una volta ho avuto la fortuna di parlare qualche minuto con un grandissimo luchador, e anche se in poche parole (peccato, il discorso si stava facendo interessante) mi ha confermato, più che con le parole con gli occhi sognanti, ciò che solo avevo letto senza aver compreso, cioè l'altissimo valore simbolico che le maschere hanno in Messico. Così nei mesi successivi ci ho ragionato sopra: dalla leggenda di El Santo alla fruibilità di Rey Mysterio, dall'esempio di Mistico alla longevità di La Parka. E in questo Kane è quasi un lottatore messicano: molti fan sono convinti che la maschera abbia su di lui lo stesso effetto che il mantello ha su Ralph Supermaxieroe o le arachidi hanno su Superpippo, tanto che ogni accenno di storyline lo veda coinvolto si spera sempre che lo porti a riacquistare questa benedetta maschera.

A me personalmente è sempre sfuggito cosa mai detta maschera possa aggiungere al personaggio, ma il pubblico ha bisogno di oggetti da venerare. Guardate in TNA: era tutto perfetto per far finalmente essere Abyss una star, e invece per dar retta a qualche seriosauro da web poco capace di comprendere le sfumature dell'umana esistenza, si è mandato in vacca il degno e logico finale di una poderosa storyline lunga diciotto mesi per avere un usato sicuro che ricorda ai vecchi acquirenti i bei tempi andati ma che nessun neopatentato comprerebbe mai per portarci fuori la ragazza. Ma alle volte per crescere bisogna buttare via il ciuccio o la coperta di Linus che tanto ci ha protetti.

E a proposito di animismo, qualcuno di voi ha notato che le medaglie olimpiche dell'Eroe Olimpico sono state messe in palio nel feud contro Styles proprio quando tutti gli sportivi americani erano concentrati sulle medaglie olimpiche di Phelps e compagni? Saper cogliere gli umori del pubblico è sempre stato il compito primo di ogni scrittore che si rispetti, e pertanto anche di un booker di uno show di wrestling. Ah, e per chi se lo fosse chiesto: quella di Minguzzi (a proposito, straordinario samoan drop, complimenti!) era lotta greco-romana, quel match leggendario di Atlanta era lotta libera.

Alla fine si parla sempre di oggetti nel wrestling: chi vince dopotutto non vince solo gloria e onori, ma vince un simbolo materiale, una cintura. La mente umana è strana, e tende ad associare le persone a determinati oggetti. Pertanto a volte per illustrare una storia basta mostrare una chitarra, una maschera graffiata, una medaglia olimpica o una telecamera. Un ricettore potente ed immediato unisce l'occhio alla memoria.

Ricordo sempre che se vi va una chiacchierata o vi va di condividere con me qualche opinione o qualche pensiero, sarò più che lieto di dialogare mediante il mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it.

Stay tuned. Rob.
17/10/2023 15:14
 
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Uno dei suoi pezzi migliori. Ankie sarà impazzito nel vedere qualcuno dare tanto significato a dei "meri oggetti" [SM=x5891211]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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17/10/2023 15:21
 
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Infatti bisogna disfarsene proprio per non perdere tempo dietro a tutti quei significati e ricordi che ingombrano solo la mente tenendola legata al guinzaglio invece di lasciarla prosperare verso nuovi orizzonti.
[Modificato da Ankie 17/10/2023 15:21]
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22/10/2023 18:03
 
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HIGH FLYIN 110 - SCENEGGIATURE

Questo non è un blog, è un sito. E per la concezione che ho io dei siti e dei forum, in un sito deve esserci dinamicità ed interdipendenza: io per esempio leggo tutti i lavori in homepage, e mi piace interagire con gli altri, da’ l’idea di un sito organizzato. E se alla fine dei miei scritti, lascio la mia e-mail è perché mi piace commentare quanto scritto, siano esse opinioni positive, negative o nuovi spunti di discussione. Se non c’è un rapporto tra chi scrive e chi legge, non esiste neanche un contenuto. Nei siti come, soprattutto, nei forum. E se non esistesse un rapporto tra le diverse persone che scrivono su questo sito, non saremmo un sito ma saremmo un mero “raccoglitore di articoli”. Così questa settimana ho colto un’occasione: tra chi mi ha chiesto cosa ne penso della storyline che coinvolge Sting, chi mi dice che ha apprezzato i lavori di qualche mese fa sul booking e gli piacerebbe però vedere qualche “esempio concreto”, e la “sfida” rivolta a tutti dall’amico Leo, per fare qualcosa di nuovo, e farmi qualche bella “sega mentale”, ho tentato di analizzare cosa si potrebbe vedere nei prossimi mesi. Non sono un principe, perciò perdonate se le cose vi sembreranno troppo assurde…

SCENEGGIATURE

“Riconosco per mio solo ciò che ho scritto con inchiostro simpatico”, Gesualdo Bufalino.

A detta di molti, me compreso, quest’anno nel wrestling si è sentita la mancanza di poderose storyline. Ho infatti visto ottimi match, mediamente migliori che negli scorsi anni, sia in WWE che in TNA, ho visto ottimi wrestler, ma fino a poco tempo fa mancava la storia capace di appassionare, mancava il personaggio la cui storia personale ti fa assaporare di più i telefilm, mancava l’eroe che ti fa seguire con più passione un romanzo epico.

Ma ultimamente qualcosa sta cambiando. In WWE è stata molto ben gestita la storyline che ha visto Michaels intrecciare le sue strade, dopo Wrestlemania, con Batista prima e soprattutto Jericho poi. MA, come detto da Leo, la storyline che più ha potenzialità quest’anno, è quella che in TNA sta avvolgendo il main event da perlomeno Slammiversary. Il Giovane Eroe, Joe. E attorno ci sono Nash, Angle, Booker T, un ritrovato Styles, c’è i comportamento bizzarro di Sting e ora sembra stiano tornando le chitarre e Jarrett con loro. E, breaking news!, ad Orlando sta per approdare nientemeno che Mick Foley!

A questo punto, se il vostro Rob dovesse prevedere cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi, o dovrebbe scrivere una sceneggiatura per convincere la bella Dixie Carter ad assumerlo, cosa scriverebbe? Ecco, ora spiego.

Prendiamo il regno di Joe. Vince il titolo con il match che molto probabilmente sarà MOTY 2008. Poi sconfigge un’Icona WCW come Steiner e un giovane emergente come Kaz. Poi sfata, primo nella giovane storia TNA, il tabù del King of the Mountain. Infine sconfigge uno dei più titolati lottatori di questo business, Booker T. A Orlando stanno facendo di tutto per rendere epico il suo regno, e a questo punto potrebbe esserci un ultimo tabù da abbattere: il tabù Sting a Bound for Glory.

Lo Scorpione ha partecipato due sole volte a Bound for Glory, ed entrambe le volte ha combattuto nel main event vincendo il titolo. Per Joe batterlo significherebbe guadagnare ulteriormente star power, abbattere un nuovo tabù per rendere ancora più epico il suo regno, e per la TNA significherebbe la definitiva supremazia della New School (ma affronterò qualche riga più avanti meglio questo discorso).

Tra l’altro tra Sting e Joe c’è una vecchia storia. Tutto iniziò a Sacrifice 2006: ricordate? Sting che sceglie Joe come compagno, vittoria, Sting che indica Joe come il futuro, e poi il pestaggio su Sting al quale Joe assiste da mero spettatore. Poi uno Sting che “ruba” il main event a Joe a Bound for Glory, Joe che esclude Sting dal King of the Mountain 2007 e tanto altro ancora. Un lupo solitario da sempre a difesa dei Grandi Valori contro un lupo solitario che da sempre vuole dimostrarsi superiore a tutti. La storia si scrive da sola.

Una storia di rispetto. Una storia di generazioni a confronto. Una storia di superiorità. E l’impressione è che si stia andando in quella direzione. Sting che ricompare come giustiziere per evitare che si infierisca sugli heel, non è esso stesso, come erroneamente analizzato, un comportamento heel, ma anzi è perfettamente in linea col personaggio dello Scorpione. Lo Scorpione porta Giustizia e Pietà da sempre.

E’ davvero dunque Sting a passare le mazze? Personalmente, ne dubito. C’è lo zampino di Nash? Possibile, sarebbe in linea col personaggio. D’altronde la storyline tra Nash e Joe è lunga quasi un anno, tra risvolti psicologici, “lezioni di vita” ed esperienze da “strana coppia”, perciò merita di avere un epilogo, o quantomeno un cambio di marcia preciso, proprio in occasione del PPV più importante della federazione.

Senza contare che, signori, sta tornando il King of the Mountain himself, Jeff Jarrett., sta tornando. Ora, io non sono certo un ipocrita, ero il primo a criticare l’assurdamente lungo regno di Jarrett. Però adesso lo vedo bene: non dimentichiamoci quanto di buono fece per i personaggi di Roode e Young nel brevissimo stint dell’anno scorso. Jarrett è il padrone della federazione, colui che anche il pubblico dello show sa essere il “Gran Capoccia”, colui che decide chi deve affrontare chi. Ed ultimamente le sue “improvvise apparizioni” sono finalizzate a difendere i giovani face della TNA dai vecchi heel, e contrastare le improvvise apparizioni delle mazze nere.

Ora, è da due anni, da quello strepitoso main event tra Jarrett e sting a Bound for Glory, e più precisamente da quella celeberrima ankle lock eseguita da JJ su Sting sotto gli occhi del neo arrivato Kurt Angle, che ogni vero fan di wrestling sta aspettando un dream match che manca nell’antologia del wrestling, il match tra Angle e Jarrett. Anche questo si scriverebbe da solo: Angle, che si è fatto la noema di “accentratore egoista che in TNA è diventato il re del mondo” contro colui che re della TNA lo è per davvero, contro colui che da solo ha creato una concorrenza nel wrestling nordamericano.

L’antico e primigenio Re, contro il Nuovo Re, colui che ha messo la TNA sulla mappa del pro wrestling major. Il nuovo maschio dominante che sfida il vecchio capo. Titano e Zeus. Granbassi e Vezzali.

In pratica proponi in un solo PPV due dream match. Qualcuno mi dirà: “eh, ma così rimane fuori AJ Styles e rimane fuori Booker T”. Perché non metterli contro allora? Ricordate cosa disse Booker T a Styles? “Who have you beaten?”. AJ è da un anno, prima d aChristian e ora da Booker T, che si sente dire che le sue passate vittorie “non valgono” e che quella non era una major. Essendo ormai probabilmente in corso uno spin off di quel potenzialmente grandioso feud che avrebbe potuto essere New Blood contro Millionaire’s Club, non sarebbe utopico pensare a un match tra un’Icona del wrestling come Booker T e uno dei wrestler attualmente più in vista al mondo come AJ Styles. “Who have you beaten?” “I’ve beaten you”.

E se i tre vincitori dei tre match fossero Angle, Styles e Joe si potrebbe proporre un match tra i tre unici Triple Crown Winner della storia TNA, e poi si potrebbe anche finalmente far abbattere a Styles il tabù-Joe (sarebbe un’idea di booking grandiosa: un regno che ha infranto grossi tabù, terminato da un avversario che vincendo sconfiggerebbe così un suo personale tabù).

E poi, finita questa storia, potrebbero tornare nel main event quei wrestler momentaneamente lasciati da parte come Cage, come i Beer Money o come la Nuova Sensazione Morgan, tutta gente che però in questo gigantesco feud sarebbe c’entrata poco, visto il loro background.

Generazioni a confronto. Tempi eroici WCW contro tempi moderni TNA. Storie epiche di grandi lottatori. Tabù da abbattere, status da consolidare e storia personale da non svendere. Sarà così? Non sarà così? Chissà.

Concludo, ricordandovi che se avete invece la bontà di condividere qualcosa di divertente, interessante o anche solo di curioso da comunicarmi, o volete dirmi che sono un pessimo booker, un potenzialmente buon booker, o semplicemente un Booker T, sarò più che lieto di dialogare con voi al mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it.

Stay tuned. Rob.
22/10/2023 23:14
 
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Ci aveva parzialmente azzeccato. Chissà cosa pensa del rebranding annunciato oggi.
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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27/10/2023 08:58
 
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HIGH FLYIN 111 - CULTURA POP (IL SEQUEL)

A volte penso che una parte del mondo sia troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane, ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate. No, non sono la copia di mille riassunti, anche se così verrebbe facile pensare. Al massimo sono uno che, per restare in tema, piccolissimo particolare ha perduto troppe cose senza cattiveria. Sono un’anima rock imprigionata nella cultura pop che aleggia sul mio mondo. Sono uno che la sera sta alla finestra ad osservare il tramonto, sono uno che parla e scrive tanto, probabilmente troppo, e che ama fare citazioni (film, aforismi, canzoni, semplici frasi, ma questo ormai in centodieci numeri circa lo avete già sicuramente scoperto). Ribadisco quanto detto già altre volte: è per questo che amo il wrestling. Cultura post-moderna in salsa pseudo-sportiva, storie epiche e gesta atletiche, e sul tutto un pizzico d’ironia e abbondanti dosi di razionalità. E visto che questo editoriale ha tantissimi difetti, ma ha anche il pregio di rispecchiare fedelmente l’animo del suo autore, così come a volte ho scritto dei saggi da seriosauro e così come a volte ho scritto dei monologhi da cabarettista di periferia siberiana, oggi beccatevi invece i deliri di un visionario pop.

CULTURA POP (IL SEQUEL)

“L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, ma nel rappresentarle con novità”, Ugo Foscolo.

No, non state sbagliando. Avete già letto un mio editoriale con questo stesso nome, il numero 84. Per questo ho aggiunto la dicitura “il sequel”. Infatti se non l’avete mai letto (male, molto male!) prima di leggere questo leggetevi quello, visto che questo vuole essere un approfondimento di quello.

Fatto? Lo avete letto (per alcuni, si spera tanti, riletto?)? Ecco, ora possiamo proseguire. Si parlava là del post-modernismo, del citazionismo a go-go. E si diceva che anche nel wrestling questo sta cominciando ad esistere, basti pensare a Black Machismo Jay Lethal. Spesso si dice che il voler riproporre “vecchie idee” o più in generale questa “mania dei sequel” sia indice di una diffusa mancanza di idee, io invece la vedo in modo diverso, adesso vi spiego.

Mettiamo caso che negli anni ’80 si fosse deciso di dare ad un wrestler una gimmick che riprendesse palesemente le caratteristiche di un wrestler di dieci-vent’anni prima. Non avrebbe mai avuto successo, e il motivo è evidente: il wrestling era sì sport diffuso negli anni ’60-’70 ma solo a livello regionale, e le facce non erano poi così note, oltre al fatto che i lottatori migliori non erano particolarmente caratterizzati se non dal nome. Il wrestling non andava in televisione, i lottatori erano in mutande nere e le differenze erano date soprattutto dal carisma.

Stessa cosa i film: negli anni ’50 o ’60 era oggettivamente difficile fare dei remake, visto che di film famosi di vent’anni prima ce ne erano pochi ed erano tutti impressi nell’immaginario collettivo, mentre la maggior parte era sconosciuta e non aveva molto senso quindi adattarla al presente. E’ proprio questo infatti il trucco del successo dei remake: prendere un’idea del passato, conosciuta superficialmente ma non nei dettagli, attualizzarla nei contenuti e creare così il contrasto originale-copia.

Motivo per cui meri rifacimenti dei classici come Psycho o il Pianeta delle Scimmie non hanno avuto successo, non erano ispirati e adattati, ma erano proprio rifacimenti e basta. L’arte contemporanea è anche e soprattutto attualizzazione dell’arte già esistente in nuove forme. Pensate a quanti canzoni sono state riarrangiate con enorme successo stravolgendone il ritmo originario, per fare un esempio concreto e immediatamente comprensibile.

Solo nel secolo scorso l’uomo ha cominciato ad immaginarsi il futuro (già, la fantascienza ha solo cnto anni di vita), e più o meno nello stesso periodo ha cominciato a smettere di glorificare il passato. “Una volta”, locuzione per indicare il tempo da millenni fa fino a quarant’anni fa, in vent’anni non accadeva nulla di significativo nei costumi sociali. Ora in vent’anni cambia tutto: perciò è logico che sia indice di divertimento ricordare cosa avveniva vent’anni fa, perché era effettivamente molto diverso.

Così, visto anche l’enorme successo ottenuto dalla gimmick di Black Machismo (andate a vedervi i commenti fatti nei forum quando la gimmick nacque: vi farete le stesse grasse risate che mi sono già fatto io sia al tempo che oggi), si stanno creando nuove gimmick di questo tipo.

Shark Boy Steve Austin, certo, ma io pensavo anche alla WWE. Pensate infatti a The Brian Kendrick. Wrestler cresciuto nella scuola di Shawn Michaels, esordì in WWE con una storyline identica a quella che vide coinvolto Delaney questa primavera, poi buoni successi in ROH e infine il ritorno in WWE per formare un gran tag team vincente con London.

E se già London e Kendrick agli aficionados di lunga data ricordavano moltissimo i Rockers, ora il nostro Brian da singolo è la copia esatta del primo Michaels, quello che aveva Diesel per guardia del corpo. Qualcuno di voi ha pensato all’incredibile assonanza fonetica che c’è tra i nomi The Brian Kendrick e The Heartbreak Kid? Ripetetevelo più volte tipo “tigre contro tigre” e poi ditemi. Coincidenza? Io non credo alle coincidenze.

D’altronde la situazione è uguale: un lottatore fisicamente simile (la differenza che cera al tempo tra Michaels e gli altri main eventers è la stessa che ora c’è tra Kendrick e gli attuali main eventers), che ne viene da uno split di una coppia importante, e che nei promo richiama quasi mnemonicamente le parole di quel Michaels. Spero però che tutto ciò abbia un senso: magari un futuro feud tra loro, o un nuovo Boyhood Dream da realizzare, la speranza è che tutto ciò non sia un mero cogliere la palla al balzo ma che ci sia anche altro, che sia una storyline ad ampio respiro.

Un po’ come con Lethal: ormai è un anno che sogno che avvenga una di queste tre cose: un feud con Senshi (Savage contro un Guerriero, sarebbe epico), un segmento con il Savage originale o un incontro con Roberts. Tra l’altro, ve la butto lì, avete notato una stranezza? La TNA ha “lanciato la moda “delle gimmick-omaggio con un wrestler che è in bruttissimi rapporti con McMahon e che difficilmente potrà mai riconciliarsi con lui (e se sapete il gossip, peraltro citato i questa rubrica poche settimane fa, che sta dietro alla vicenda, capirete facilmente il perché). La WWE invece lo fa con una gimmick ispirata al suo wrestler più fedele, all’uomo storicamente da sempre più vicino al Boss. Anche qua, non pare una coincidenza.

E giova ricordare che fino a dieci anni fa non esistevano gimmick-omaggio, ma solo gimmick-parodia, tipo Gillberg in WWE o Oklahoma in WCW. Al tempo paradossalmente erano usate per denigrare la concorrenza, ora invece per autocelebrarsi e per rendere ancora più over l’originale. Come cambiano le cose in solo dieci anni.

Oppure pensiamo un attimo all’autentica rivelazione delle due ultime settimane, Charlie Haas. Prima vestito da Charlito, con tanto di capelloni, mela e Backbreaker, e poi da Cena, con tanto di maglia personalizzata, saluto da marine, 5 Knuckle Shuffle e F-U. Si è reso più visibile ed impresso nelle ultime due settimane con queste “imitazioni” che non in tutto l’anno e mezzo precedente sommato insieme. Tra l’altro essendo un buonissimo lottatore sa adattarsi allo stile di tutti i lottatori che imita.

E giuro che non scherzo quando dico che le prossime settimane uno dei motivi per cui guarderò con più curiosità Raw sarà per vedere se lo vedrò entrare da Triple Haas, da HaasBreak Kid o da Haas Hogan. La gimmick dell’imitatore a mio avviso nel midcarding funzionerebbe benissimo e manderebbe immediatamente over, forse per la prima volta, il marito della bellissima Jackie.

Alla fine anche il wrestling ha scoperto le citazioni. Persino nelle puntate di Impact, ora che forse sta tornando il bel vizio di intitolare le puntate, c’è qualche titolo che richiama famose opere cinematografiche e/o d’arte in genere.

In un mondo post-moderno, il wrestling sta diventando ancor più postmoderno. Meglio tardi che mai, no?

Concludo, ricordandovi che se avete invece la bontà di condividere qualcosa di divertente, interessante o anche solo di curioso da comunicarmi, o volete dirmi se anche voi viete qualcosa di post-moderno, sarò più che lieto di dialogare con voi al mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it.

Stay tuned. Rob.
28/10/2023 10:53
 
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"un bel giretto di parole vuote ma doppiate" chissà cosa ne penserebbe della tua crociata contro il doppiaggio [SM=x5891209]

Comunque, su Haas ha puntato male, purtroppo. Come abbiamo visto poi con Sandow, la gimmick dell'imitatore che cambia personaggio ogni settimana è il preludio del licenziamento.

"(andate a vedervi i commenti fatti nei forum quando la gimmick nacque: vi farete le stesse grasse risate che mi sono già fatto io sia al tempo che oggi)" Si riferisce al forum del suo sito o a TW? [SM=x5897700]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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28/10/2023 12:45
 
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Quella sul doppiaggio non l'ho capita, sui Forum credo intendesse un po' tutti.
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02/11/2023 08:46
 
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HIGH FLYIN 112 - ANNO DOPO ANNO

Sono tanti anni che ciclicamente torna l'idea di far cominciare l'anno a settembre invece che a gennaio. A settembre ricominciano le scuole, a settembre ricomincia il lavoro dopo le ferie estive, a settembre cominciano i campionati, a settembre comincia davvero l'anno di una persona. Tre anni fa cominciò l'anno più bello della mia vita, l'anno scorso cominciò il più impegnativo, quello in cui sono dovuto più maturare, e quest'anno...boh, quest'anno forse per la prima volta non ho la più pallida idea di che aspettarmi, vivrò alla giornata. Io poi sono tipo da bilanci. A volte la sera prima di dormire mi capita di pensare a cosa mi è avvenuto durante il giorno, e la stessa cosa mi capita quando cambia anno o quando avviene qualche evento importante. Non è questione di avere rimpianti e rimorsi (che, in ogni caso, è umano avere) quanto di imparare da ciò che si è fatto, decidere cosa si vuol fare, per dirla con una locuzione stra-abusata, per comprendere “chi siamo e dove stiamo andando”. Non come comunità, ma come singoli individui, ognuno con la propria risposta personale.

ANNO DOPO ANNO

“L'unico modo di dare determinatezza al mondo è quello di dargli la consapevolezza”, Miguel de Unamuno

Quattro anni fa, era il settembre del 2004, la TNA decise di fare il suo primo PPV, Bound for Glory. Poi la cosa non andò in porto, per vari motivi, ma era comunque un primo significativo segnale di come nel mondo del wrestling stesse finalmente arrivando, dopo tre anni e mezzo, un timido accenno di alternativa possibile. In quell'anno la formula fu semplice ma abbastanza efficace: grosso spazio alla X-Division, lottatori non grossi ma altamente spettacolari, portatori del nuovo tipo di fare wrestling affacciatosi nel nuovo millennio, discendenti diretti della cruiserweight division WCW, dei TLC, delle influenze della lucha libre e della nuova scuola giapponese, e dei successi che stava cominciando a raccogliere la ROH. E nel main event lo starpower. Se all'inizio era Shamrock, ora erano Jarrett, DDP, Nash, un Monty Brown sconosciuto forse in campo wrestling ma stra-conosciuto dall'americano medio, e Raven. Con alcuni nuovi personaggi che si facevano vedere al grande pubblico: Styles, Abyss, Killings.

E così tre anni fa, a settembre ancora, avvenne il botto: contratto televisivo su Spike TV, il canale che trasmetteva Raw, nello spazio del fu Velocity, il sabato sera in seconda serata. La TNA era ufficialmente major. E quando le cose vanno bene, e il contratto ne era un segno tangibile, la cosa migliore non è rivoluzionare ma potenziare. Le cinture furono distribuite in base alla vendibilità: campione del mondo il lottatore più celebre tra quelli che combattevano settimanalmente, e campione X-Division l'atleta più spettacolare e più simboleggiante la categoria. E per incrementare lo starpower, l'ingaggio del tag team più decorato di sempre e dell'ultima star creata dalla ECW. E, al primo colpo, triplicati i ratings medi di Velocity.

E durante l'anno si potenziò quell'idea: per aumentare lo starpower venne riassunto colui che sempre è stato visto come il simbolo dell'Alternativa, lo Scorpione, e la aumentata considerazione della federazione venne cementata dal fatto che per la prima volta approdava in TNA non un lottatore licenziato dalla WWE ma un lottatore che aveva scelto la TNA al posto della WWE, cioè Christian. Per mostrare al grande pubblico cosa davvero era la X-Division fu creato un eterno feud tra le tre maggiori star della categoria, tre lottatori che in tre avevano fatto un solo match (Styles) in un main show di una major. E nella tag team division la prima creazione TNA ad essere premiata come migliore al mondo nella propria categoria, gli America's Most Wanted, consolidava il proprio status mostrandosi al livello dei Dudleys, il tag team più considerato al mondo.

Ma... Sì, c'erano dei ma. Ok, consolidare starpower nel main event. Ma così avevamo un main event statico. Jarrett vince, Jarrett perde. Il nuovo grande acquisto vince, il nuovo grande acquisto perde (fosse egli Rhino o Christian). Con Sting che gravita intorno. E nella X-Division, al di fuori dei tre grandi, gli altri erano dei meri atleti, di cui non pareva interessante scoprire la personalità ed esplorane la psicologia. Il tutto condito da un booking il cui unico scopo era o far match divertenti esteticamente o aumentare l'odio verso gli heel e i pop verso i face. Finali che sempre si chiudevano in rissone, gestione di feud basate sul mero “Tizio affronta Caio, uno è face, l'altro è heel, e hanno avuto una ragione di scontro”.

Tutto bello, bei match, situazioni interessanti e spesso accattivanti ma la sensazione era di un qualcosa di riempitivo a quello che già c'era: ok, dall'altra parte ho i pyros, i feud, i promo, l'entertainment, qua ho match divertenti e veloci, e personaggi famosi che altrimenti non vedrei più. Non era la strada giusta. Questa sindrome da “figli di un dio minore” non portava da nessuna parte, faceva sì che la TNA fosse il dolcetto che la gente mangia quando “ha voglia di qualcosa di buono”, ma che non può sostituire il pranzo o la cena di cui le persone hanno bisogno per saziare la loro fame.

A questo punto sì c'era bisogno di uno scossone, e non di mantenere e consolidare il tran tran. Così, a settembre (ne dubitavate?) del 2006 arrivarono i due annunci che hanno sconvolto la TNA: per aumentare lo starpower veniva assunto non un ex buon midcarder o un wrestler che si era ritirato anni prima, ma un cmapione che solo sei mesi prima era stato main eventer a Wrestlemania e che, unico nella storia, durante l'anno era stato sfidante per il titolo massimo di tutti e tre i brand WWE. E per migliorare il booking, veniva assunto il più rivoluzionario, geniale e controverso dei creatori di storie di wrestling, Vince Russo.

Così in TNA nacquero i Dream Match Inediti (Angle-Joe, ricordate un inedito con più attesa in questi ultimi anni?), fu finalmente esplorata la personalità dei personaggi (scoprimmo di più su Abyss nei primi mesi della nuova gestione, che non nei quattro anni precedenti...), i lottatori X-Division al di fuori dei tre grandi smisero di essere differenziati solo dalla finisher ma acquisirono una loro psicologia e una loro caratterizzazione.

Non aspettavi più l'Impact seguente solo per vedere il tal match o il tal wrestler, ma per vedere l'evoluzione delle psicologie, il passo successivo di un feud. Feud che non erano più basati solo sulla competizione sportiva, ma su elementi più cinematografici. E ogni lottatore era guidato da motivazioni attinenti al proprio personaggio e al tempo stesso mutevoli, che non rimanevano dunque immutate a dispetto di tutto e tutti, ma che evolvevano a seconda dell'evoluzione della storyline in cui erano inseriti.

Si arrivò così al settembre dell'anno scorso: nesssun arrivo significativo, quello di Booker T sarebbe avvenuto due mesi dopo, nessun annuncio significativo quanto un nuovo contratto televisivo, un nuovo head booker o l'inizio della trasmisisone in pay per view. Ma in realtà silenziosamente avvenne lo stesso una rivoluzione: cominciò a nascere l'Impact telefilmesco, quello che poi in inverno si sarebbe evoluto con il “previously on Impact”, i cliffhanger finali e i titoli alle puntate, Impact diventava finalmente un luogo completo in cui esprimere le emozioni umane: ad Impact infatti si rideva, si piangeva, si vedevano l'odio, l'amore, nasceva la Knockout Division e con essa uno spazio all'altra metà del cielo sotto i riflettori e un nuovo scopo agli spettatori per guardare la puntata.

E dopo tanto consolidamento finalmente si raccoglievano i primi frutti: Joe dopo sedici mesi dimostrava di essere davvero più forte di Angle, Styles dimostrava davvero di poter essere non solo subordinato ai vari Cage ed Angle ma di poter essere loro pari. Col senno di poi, infatti, ai due frontmen TNA mancava davvero qualcosa: ancora oggi nei promo ad esempio c'è ancora differenza tra un Joe e un Angle o un Cage e un AJ, e lavorare con Angle, Cage e quant'altri è servito enormemente. Chi sarebbe diventato Austin senza Bret? O Triple H senza Austin? O Batista senza lo stesso Triple H, e così in un moto perpetuo di insegnanti-maestri?

Ora siamo dinnanzi ad un nuovo settembre: c'è stato il consueto grosso acquisto, che quest'anno ha il viso simpatico, sdentato e intelligente di Mick Foley, e c'è davvero il grande annuncio di modifica del programma. Ce lo stanno dando in ognuna delle ultime settimane Sting, Jarrett, Angle, Cage, Booker T, Styles, Joe, Lethal, Morgan, i Dudleys, Abyss, i Beer Money.

Signori, la crescita è fatta. Ora bisogna creare. E pensare in grande. La maggior parte dei discorsi inerenti al wrestling che si è fatta negli ultimi anni, si parlasse di WWE, TNA, Giappone, Messico, o della palestra sotto casa, è stata sulla dicotomia vecchie glorie- leggende consolidate contro giovani leoni-nuovi talenti. Otto anni fa si tentò di affrontare l'argomento. Menti ottuse e dirigenti incompetenti tentarono di far fallire un progetto che purtroppo era nato anche senza l'entusiasmo di una delle due fazioni. Ora questo entusiasmo c'è, lo si vede dalle parole e dall'impegno che ci mettono i vari Sting, Booker T, Jarrett e dal talento e dalla voglia di apprendere che ci mettono i vari Styles, Joe, Lethal. Per non parlare dell'incredibile total package di worker quali Christian e Angle.

Signori, ho usato tante volte le parole “finalmente” ed “evoluzione” oggi, lo so. Ma ci credo, completamente. Mi portano a pensarlo sia la testa (analizzando quanto è successo nel corso degli anni) sia il cuore (che ha ancora con sé le emozioni dei discorsi ascoltati nell'ultimo Impact). Siamo a settembre, vediamo se i buoni propositi del nuovo anno si manterranno o saranno delusi.

Se vi va di condividere un pensiero con me, di dirmi cosa ne pensate dell'argomento di oggi e del significato degli ultimi anni di wrestling in TNA, o vi va una chiacchierata sul wrestling o avete solo semplicemente voglia di condividere un'opinione o un pensiero e/o avete qualche curiosità, sarò lieto di rispondervi e di discuterne in tranquillità mediante il mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it.

Stay tuned. Rob.

02/11/2023 09:40
 
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Gran bella analisi, ancora una volta traspare la sua passione per la TNA.

Ankie un giorno dovrà spiegarmi il motivo per cui andava a rompere i coglioni a uno così bravo a scrivere.
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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02/11/2023 09:51
 
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Lui era un fan wCw, io quando arrivai trollavo e la sminuii, quindi lui mi prese di mira, ed io dimostrai che sopravvalutava la wCw ad esempio sui Ratings.
Lui era il Santone che tutti ascoltavano, ma prendeva delle cantonate e nessuno gli diceva nulla.
Era un Amore/Odio poi, lui si innamorò della mia ironia, io del suo posto da Santone della Comunità.
02/11/2023 10:04
 
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Sto sempre più dalla parte di Rob *___*
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02/11/2023 10:11
 
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Dopo un anno e mezzo, di provocazioni e attacchi, la gente cominciò a dubitare di lui e lo ridussi così:


Perchè è casa tua questa, Ankie. E' diventata la "casa" che speravi e auspicavi. Se la tua missione iniziale fosse stata un feud, lo avresti vinto. Welcome home, Ankie. Io in modo achillesco mi ri-auto-esilio.



Lui era Angeliedemoni82 e io DanielNegreanu.

tuttowrestling.freeforumzone.com/x/d/9055983/Ma-siamo-sicuri-che-la-WWE-continuer%C3%A0-a-fare-wrestling-/discussion...
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02/11/2023 10:14
 
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02/11/2023 10:25
 
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Quanto devi averlo tormentato [SM=x5897700]
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02/11/2023 10:28
 
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Gli scrissi centinaia di mail, ero ossessionato, e lui mi dava pure corda.

Lo nominavo di continuo, e gli contestavo ogni virgola, la roba di Von in confronto è niente.
02/11/2023 11:44
 
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C'è una sola domanda per tutto questo: perché? [SM=x5897700]
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02/11/2023 11:47
 
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Mi aveva mancato di Rispetto [SM=p6430689]
02/11/2023 12:00
 
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[SM=x5897700] [SM=x5897700] [SM=x5897700]

Stavolta non so davvero come commentare. Mi dispiace solamente per lui.

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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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02/11/2023 12:02
 
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Non c'era solo lui. Tormentavo un po' tutti i Big, spingevo tutti a dare il meglio e li aizzavo gli uni contro gli altri, lanciando invece i Giovani di allora come Dario.
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