È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

TV Internet News Musica Cinema Spettacolo Sport Costume Lifestyle

Media Potere Intrattenimento Goliardia Carisma Autoglorificazione Cazzeggio Creativo

A&F - Ankie & Friends - Il Luogo di Aggregazione & Infotainment creato dal Leader Carismatico Ankie

Questo Forum è un Grande Show di Satira, quanto viene scritto non va preso seriamente.

Siamo tutti dei Personaggi frutto della nostra Immaginazione.

 

 

Ri-Presentazione dell'High Flyin di The Rob in Town

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2023 10:26
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
03/09/2020 07:04
 
QUOTA

HIGH FLYIN 51 - LA REDENZIONE DEL MOSTRO

A cura di The Rob In Town 79

Ringrazio tutti voi, questa rubrica oggi compie il suo primo anno di vita, e il suo successo dipende esclusivamente dai suoi lettori, siano essi abituali ed affezionati o anche soltanto semplicemente casuali. Ma non voglio perdermi in quisquilie, voglio fare ciò per cui è nata questa rubrica: raccontare storie. In settimana mi è capitato di avere una discussione riguardo al fatto se il wrestling racconti o no storie. Eccome se lo fa. E stamattina una mia amica in treno mi ha detto che il Sole è entrato in Toro e Nettuno è entrato in Acquario; bè, oggi per festeggiare questo primo anno con voi vi racconterò cosa è successo quando il main event TNA, e Abyss in particolare, sono entrati nel segno dello Scorpione.

LA REDENZIONE DEL MOSTRO

“A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere”, Francis Scott Fitzgerald

La scorsa settimana ho parlato di WCW e vi ho preannunciato che questa settimana avrei parlato della più grande Icona made in WCW: Sting.

Innanzitutto, chi è Sting? Molti fans non lo conoscono, nonostante venga sempre considerato una delle più grandi e luminose Leggende di questo sport, solo perché lo Scorpione non ha mai combattuto, per sua scelta personale, nella federazione più conosciuta, la WWF/E. Ma Sting ha attraversato da protagonista assoluto gli ultimi vent'anni del wrestling. Quand'ero piccolo e seguivo solo la WWE in America, visto che la WCW non veniva trasmessa, conoscevo di nome solo due atleti WCW, cioè Sting e Vader. Sting era un surfer, uno che sul viso aveva dipinti i variegati colori che scolpivano anche il viso di un Ultimate Warrior, era californiano come Hulk Hogan, e come loro rappresentava l'archetipo del face. Fu Ric Flair a consacrare definitivamente Sting, reputandolo tra i giovani il più degno e affidando a lui il passaggio di consegne per la nuova generazione. Correva l'anno 1988, cominciava allora l'epopea dello Scorpione. Un lottatore grosso, potente e tremendamente agile, che nonostante la stazza non disdegnava di salire sulla terza corda e rendersi protagonista di spericolati, e per l'epoca innovativi, voli. Ma soprattutto era un lottatore che possedeva una dote rara, un immenso carisma (e se volete sapere cos'è il carisma, leggetevi il numero 26 di questo editoriale).

Quando il Nuovo Ordine del Mondo sconvolse il wrestling mondiale e decise di mettere a fuoco la WCW, per mesi si speculò sulla scelta che avrebbe preso Sting: si sarebbe unito agli Invasori o avrebbe difeso fino all'ultimo la propria bandiera? Solo il fatto che si fosse creata incertezza, e che i suoi amici e compagni ne avessero messo in dubbio la lealtà, fece compiere a Sting il Gran Rifiuto. Durante Fall Brawl, prima un falso Sting entrò nella gabbia in cui si stavano svolgendo i War Games e si mise a fianco degli invasori, poi però entrò il vero Sting e mise a terra tutti, nemici e compagni. Il messaggio era chiaro: nessuno può mettere in dubbio la parola di Sting.

E lì nacque la più grande storia mai raccontata dal wrestling: la Storia del Corvo, di un wrestler che vedendo gli scellerati crimini commessi dal Nuovo Ordine del Mondo vedeva i colori pastello del suo viso diventare pallidi, e poi su quel viso scendere tante lacrime nere. Per un intero anno, dalla fine del 1996 alla fine del 1997, Sting non disputò nemmeno un incontro e non proferì mai una sola parola; si limitava a comparire con faccia triste e truce sui tetti delle arene. E nonostante questi “insignificanti particolari” veniva considerato dal pubblico il lottatore più amato e osannato di tutta la federazione. Tutto questo perché emanava carisma da ogni poro del suo corpo.

Dopo anni di oblio, nel dicembre del 2005 la nuova federazione emergente, la TNA, chiama nel proprio roster Sting. “E' vecchio”, dissero alcuni. “E' inadatto allo stile della nuova generazione”, aggiunsero altri. “Vorrà fare la primadonna”, blaterarono molti.

Ma lo Scorpione ancora una volta non fece una piega: recuperò il suo costumino nero, si mise in faccia il suo trucco da Corvo e riprese in mano la propria fidata mazza da baseball. E dopo nove mesi di lotte, nel PPV più importante della federazione, e prima escursione in una grande città americana per la TNA, lo Stinger tra il tripudio del pubblico divenne campione assoluto battendo l'archetipo del lottatore odiato, Jeff Jarrett, nel match che secondo il sottoscritto è stato il più emozionante del 2006 senza l'ausilio di stipulazioni speciali.

Sting era così ancora una volta campione, ma la domanda che tutti si ponevano era: che rapporto avrà con i giovani virgulti della federazione? Ne bloccherà la crescita o aiuterà la loro evoluzione? La risposta è arrivata, ed è stata una risposta tonante. Fin dall'inizio della sua nuova avventura Steve (questo è il suo vero nome, Steve Borden) aveva dichiarato che avrebbe voluto lavorare con Abyss; se si chiede a Sting quali sono stati i suoi avversari preferiti dirà Vader o Paul Wight (l'odierno Big Show), e il suo grande rimpianto è non aver affrontato Andrè The Giant. A Sting piace lavorare con i giganti, si trova bene ad interagire con loro. Abyss nel novembre scorso era un personaggio arrivato ad un vicolo cieco, un monster heel che non incuteva paura a nessuno, un mostro che perdeva ogni battaglia, un lottatore che serviva per metterne in luce altri perdendo sistematicamente.

Ma, non preannunciata, arrivò una rivoluzione: dopo un match strano a Genesis Sting perse il titolo da Abyss e nacque la storyline dell'anno, ma che dico dell'anno, del nuovo millennio. A Genesis Sting perse per squalifica a causa di un incontrollato scatto d'ira. Nonostante i discorsi che Sting fa da vent'anni sulla dignità e sulla giustizia, era caduto nella trappola di Mitchell, il manager di Abyss, e con quello scatto d'ira aveva percorso la strada che Mitchell fa compiere ad Abyss ogni giorno, la Strada per l'Inferno. All'inizio la storia sembrò questa: non, come poi sarebbe avvenuto, la Redenzione del Mostro, ma l'Eroe riportato sulla Via Buia. Ma, per quanto banale la frase possa sembrare, Sting è Sting. Non l'avrebbe avuta vinta Mitchell, i discorsi che lui considerava saccenti e moraleggianti di Sting sarebbero stati ciò che invece sempre sono stati, parole piene di dignità, giustizia e verità inconfutabile.

E fu così che Sting parlò ad Abyss, anzi a Chris, l'uomo che sta dietro alla maschera del Mostro. Sting gli parlò, e gli disse che ogni uomo ha una sua volontà, e che negli ultimi anni aveva visto Chris combattere nel filo spinato e tra le puntine e arrivare al meritatissimo primo titolo mondiale; glielo aveva strappato a lui ma ne era contento, anche se in modo sporco aveva perso contro un avversario degno. Ma Abyss non avrebbe mai potuto spiegare le proprie ali finchè sarebbe stato soltanto il cagnolino ammaestrato di Mitchell, per Abyss era giunta l'ora di farcela da solo, di ritornare ad essere Chris. E Abyss/Chris aveva bisogno di qualcuno che lo salvasse, che lo salvasse dal dolore costante che lo aveva tramutato in un Mostro, e Sting sarebbe stato il suo Redentore.

E fu così che Sting instillò ad Abyss l'arma mentale più potente, il Tarlo del Dubbio. Toccò l'anima del mostro, che cominciò così a ribellarsi al suo padrone, il Male Impersonificato James Mitchell. Ma il Male non riposa, e per ripicca usò ciò con cui viene da sempre simbolicamente rappresentato: il Fuoco. Per aver tentato di toccare l'Anima del Mostro, Sting fu colpito col fuoco in pieno viso, sfigurarne l'anima nelle intenzioni di Mitchell avrebbe dovuto significare intimidirlo e renderlo innocuo, era la colpa che avrebbe dovuto subire per aver osato interferire con il Malefico Progetto di Mitchell. Ma lo Scorpione ha mille vite, e tornò subito. E visto che nei giochi mentali nessuno ne sa più dello Scorpione, tornò con la maschera di Abyss in viso a protezione delle bruciature ricevute. Sting presto sarebbe guarito dalle ustioni e dalle proprie ferite fisiche e si sarebbe tolto la maschera, sarebbe riuscito Abyss a guarire dalle ferite della propria anima e togliersi anche lui la maschera?

Chris aveva infatti una ferita nell'anima, e la aveva anche grossa. Tre colpi di pistola. Quelli che aveva sparato al padre e che lo avevano fatto rinchiudere in una prigione le cui vie di fuga erano avvolte dal filo spinato (ed ecco finalmente spiegata l'avversione che il Mostro da sempre in federazione provava per il filo spinato…). La verità era stata messa in piazza; Sting era sorpreso e dispiaciuto, non immaginava una tale e grande ferita; Chris era distrutto, tutto il mondo conosceva il suo dramma e tutto il mondo lo avrebbe giudicato; Mitchell e il nuovo campione Christian Cage erano i due che avevano trovato solo che giovamento dalla situazione, il primo aveva ritrovato il suo Docile Schiavo e poteva riprendere il suo Progetto, mentre il secondo era diventato campione.

Non era più solo wresting lottato, era vita reale: non c'erano più Sting e Abyss, ora erano Steve e Chris. E a Steve rimaneva una sola cosa da fare: far morire il vecchio mostro e far rinascere un nuovo Chris. A mali estremi, estremi rimedi. Per salvare una persona capita anche di doverla mettere a confronto con i suoi più spaventosi spettri, colpirla là dove più ne soffre; una nuova vita giustifica un'immane momentanea sofferenza.

E la storia è continuata anche fuori dalle arene: come dimenticare la Colazione col Diavolo al ristorante tra Steve e James parlando di Chris? Il Fascino dell'Oscurità è sempre vivo: e a salvare un Uomo persosi dietro a un Dramma nascondendosi sotto ad una maschera può essere soltanto un Eroe Oscuro, un Uomo che arriva col buio e che non ha paura dell'Oscurità, la conosce e la sa domare.

La storia non è ancora finita, ma da come si è evoluta possiamo dire con certezza che, dopo mille avvenimenti, anche successivi al breve resoconto che vi ho fatto, il Mostro è ormai redento. Abyss è stato colpito duramente (sessanta reali punti di sutura sono serviti per ricucirlo) da quegli stessi compagni di viaggio che Mitchell aveva assegnato per lui, e Sting al prossimo PPV cercherà la vendetta per Chris e la giusta gloria per sè.

Ma ciò che è importante notare per il vecchio fan è cosa questa storyline ha portato.

Ha per la prima volta dato una psicologia al monotono e stantio personaggio di Abyss, facendolo passare in un amen da perdente di successo a fulcro del programma. Ha creato ogni settimana una spasmodica attesa di scoprire cosa sarebbe avvenuto nella puntata corrente e in quella successiva, come si sarebbe evoluta la storyline, e, visto che comunque sempre di wrestling si parla, ha mostrato sempre splendidi match tra i due lottatori, non solo belli esteticamente da guardare ma anche intensi, emozionali, e tutti sensati all'interno della faida. E il merito va ascritto ad un ragazzo quarantasettenne, che invece di starsene a casa a godersi una dorata e meritata pensione, si è rimesso in gioco completamente, subendo cadute sulle puntine, voli da grandi altezze, perdendo ettolitri di sangue reale, e dando tutto sé stesso per la crescita e la fama della federazione. Tutto questo per amore del business, e per far crescere la federazione di Orlando. Sting ha sempre odiato il monopolio, il monopolio blocca la crescita del wrestling e mette in condizione di subalternità i lottatori, che non possono scegliere e devono così sottostare agli umori dei Potenti.

Sting infatti non ha mai combattuto in WWE non perché non abbia simpatia per Vince McMahon, anzi sono grandi amici, ma prima solo perché non gli piaceva la connotazione esageratamente “adulta” che avevano gli shows WWE, e poi per non accrescerne e consolidarne il monopolio. Ma due volte lo Scorpione è stato vicinissimo ad approdare a Stamford: durante il 2001-2002, subito dopo l'angle dell'Invasion, era già stato pianificato il feud che avrebbe dovuto portarlo a combattere a Wrestlemania19 contro Stone Cold Steve Austin, e nell'estate del 2004, dove erano pronte due soluzioni per lui, o un feud contro il Rampante Legend Killer Randy Orton, o l'approdo a Smackdown!, un feud con JBL e poi sulle sue spalle la pressione del secondo show WWE.

Ma non se ne fece poi nulla, e come detto sopra, alla fine del 2005 arrivò una chiamata dell'amico Jeff Jarrett, che aveva bisogno di una Grande Leggenda per attirare l'attenzione dei fans e insegnare ai suoi giovani atleti un po' di sano wrestling. Sting è uno per cui alla fine degli anni '90 impazzivano più di 20 milioni di spettatori ogni lunedì sera, uno che ha vinto una quantità impressionante di premi, dopo Hogan probabilmente il più amato face di sempre. Si dice che questo sarà il suo ultimo anno, e se l'esordio nel business fu clamoroso (premio di Most Improved Wrestler e Match of the Year), l'addio sarà probabilmente altrettanto col botto (e chi glielo toglie il Feud of The Year?).

“L'unica cosa sicura di Sting è che nulla è sicuro. E' tempo di spettacolo, gente!”.

Per i commenti di questo numero potete inviarmi una e-mail al mio nuovo indirizzo di posta elettronica: rob@wrestling4ever.it

Stay Tuned. Rob.

Vota: 15MediaObject2,733024015MediaObject0,001240
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:02. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com