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Questo Forum è un Grande Show di Satira, quanto viene scritto non va preso seriamente.
Siamo tutti dei Personaggi frutto della nostra Immaginazione.
Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia Caro Dago, premesso che non c’è nulla di più lontano dal mio gusto delle risse televisive – le più squallide di tutte le risse –, voglio mettere i puntini sugli i su quel che è successo ieri a Rete4 poco dopo le 20.30. Vengo a parlartene perché sono stupito dal mare di idiozie che circola sui social a commento dell’episodio, che in sé è di una semplicità straordinaria tranne che per i beoti e gli analfabeti che cliccano sui social. Vado all’essenziale. E’ una trasmissione connessa all’attualità politica. Il punto di partenza ne è il fatto che Matteo Salvini si rifiuta di andare in Parlamento a spiegare meglio chi erano e che cosa hanno fatto e detto quei suoi compari che in Urss cercavano denari e tangenti. Per carità, non c’è nulla di cogente contro Salvini. Però è il suo dovere istituzionale andare e rispondere alle domande, e tanto più che c’è un’inchiesta in corso da parte della magistratura: un’inchiesta in cui esploreranno il telefonino di uno di quei suoi sodali. E’ quel che sto dicendo in trasmissione, nel mondo più sereno e garbato possibile. Quand’ecco che un altro ospite della trasmissione, uno seduto alla mia destra che in passato ha pagato (o meglio ha pagato Mediaset che ospitava le sue dicerie) qualcosa di vicino a 700 milioni a magistrati che lo avevano querelato, mi interrompe a dirmi che quella non è un’indagine ma “un crimine” apprestato dalla magistratura. Reggo e dico che quel termine (ossia quella indecente porcata) né lo condivido né mi appartiene. L’ospite insiste a voce alta. Ribatto che non mi rompa i coglioni. A quel punto l’ospite comincia a schiamazzare ripetutamente che sono “una testa di cazzo”. I due conduttori – i due padroni di casa – hanno perso la voce, non so come e perché. L’ospite continua a schiamazzare. A questo punto dico che lo prenderò a calci in culo. Lui insiste. Mi avvio a prenderlo a calci in culo. Lui si è armato dello sgabello su cui era seduto e me lo agita in faccia. Ci separano. Io vado via dalla trasmissione. In tutta tranquillità. Tutto qui. Di una semplicità elementare e fermo restando che non ci sono parole a esprimere il mio disprezzo intellettuale per i protagonisti dell’orrenda vicenda. Un abbraccio, caro Dago
«In un racconto ideale, io ogni 3, 4 anni faccio le mie impennate». Vittorio Sgarbi commenta così la scenografica lite fatta in diretta tv con Giampiero Mughini, durante «Stasera Italia», su Rate4. E come mai succedono queste «impennate»? «Ci sono molte ragioni che scatenano il mostro che ogni tanto viene fuori. L’altra sera, prima del collegamento, venivo da una lunga telefonata con Calogero Mannino. Non è possibile che la magistratura faccia politica, non ne posso più, quindi questo già mi motivava. Poi c’è un’altra cosa...». Cosa? «Avevo visto Mughini al trucco e lì ho scoperto che un mio intervento che avevo fatto per Tiki Taka è stato trasmesso invece dalla sua trasmissione. Io che neanche sapevo avesse una trasmissione. Non solo non me lo ha chiesto, ma ha anche detto che il mio intervento, a mio parere molto bello, su Balotelli e la vicenda dello scooter in acqua era una scemenza. In particolare ha detto: “E’ un video in cui dici le tue consuete scemenze”». Ahia. «Ecco sì, non solo perchè era un bellissimo video, che non mi è stato pagato. Comunque sia lì al momento non ho risposto. Ma quando in studio, lui, pagato da Berlusconi, ha iniziato a parlare in quel modo della magistratura, con quell’aria da profeta che scende in terra... ecco, lì per me è troppo, mi stai rompendo. Allora lo faccio apposta, non meriti di essere ascoltato e quindi ti schiaccio». Quindi è tutta una scena? «No, è una tattica che ho elaborato, tra cui ripetere in continuazione la stessa parola per non farlo parlare. Devo dire che il consenso è stato universale: ho ricevuto messaggi da chiunque». Quindi anche durante la lite era tutto sotto controllo? «Abbastanza sotto controllo. Per me la questione importante è che la magistratura non può trasformarsi nell’inquisizione che punisce anche solo i cattivi pensieri. E quindi se qualcuno li fa lo prendi e lo marchi perchè non è fedele. Su Balotelli, in quel video, dicevo questo. Per la vicenda dello scooter in acqua ci sono tre capi di imputazione: ma che ca.. . significa? Fagli una multa e occupati di cose serie». Ma non divaghiamo, torniamo all’altra sera. «Succede che mentre ci confrontiamo, anche in modo acceso, lui non sostiene le parolacce. Ha tirato fuori l’orgoglio da gentiluomo ferito e dalle parole è passato al “ti vengo a menare” . Allora io ho preso una sedia e glie l’ho messa davanti». Voleva evitare lo scontro fisico? «Le parolacce sono già una degenerazione a cui sono collaudato. Ma se ho una forte dialettica verbale, io i pugni, le botte non le capisco. Per me il limite della violenza è la parola, l’ira esiste. Ma le botte cosa risolvono? Non lo dico tanto per paura di prendere un pugno... che poi da Mughini. Ma sinceramente perché mi devo picchiare per Salvini o Savoini? Ma cosa me ne frega. Avevo paura mi rovinasse la cipria». Hanno mandato due servizi per bloccare la rissa. L’avevano invitata ad andare via? «Si ma io non me ne vado mai, lo studio non lo abbandono. Anche perchè significa lasciare il campo all’altro, errore gravissimo. Se ne è andato lui, meglio così. Anche perché io non mi diverto a litigare, mi diverto a argomentare. E lo faccio anche molto bene, Mughini non ha retto la mia implacabile logica». Alla scena ha assistito senza fare una piega Maria Giovanna Maglie: «Lei odia Mughini molto più di me. Guardava la scena e alla fine mi ha detto: “bravo”». A Mediaset, invece, pare non l’abbiano presa benissimo... «Erano tutti esterrefatti. Comunque io ero più rumoroso ma è stato Mughini a voler passare alle mani. Ado ogni modo lui mi sta sui c... da sempre, avevamo discusso già diverse volte, adesso gliel’ho detto anche in tv. Sono contento». Rimane quindi sulle sue posizioni? «Certo, sono convinto che Mughini abbia torto marcio. Ora chiedo alla magistratura come mei Mughini sia entrato in possesso di un mio video e lo abbia usato senza che abbia dato il permesso. Lo ha carpito e usato nella sua trasmissione. Voglio un’indagine della magistratura». E ora? Come farete quando vi rivedrete? «Io sono un bene televisivo per gli ascolti, succederà come con le altre persone con cui ho litigato di più: non ci mettono più insieme nello stesso programma. Mughini è intollerabile per il tono con cui argomenta, per quell’aria da profeta, ma parla normale... potrebbe dire anche che sono la persona più intelligente del mondo che mi starebbe lo stesso sul c...»
Con una sola frase Daniela Santanchè ha "sistemato" Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini che si sono esibiti in una rissa epocale in diretta a Stasera Italia. "Come sempre, le donne si distinguono", ha scritto su Twitter la Pitonessa che evidentemente, tra i due litiganti sceglie Maria Giovanna Maglie.
QUELLA TRA MUGHINI E SGARBI E' UN’ANTIPATIA CHE DURA DA TEMPO - I RETROSCENA DI QUESTA E ALTRE LITI TRA I DUE - “LA VERITÀ” INFILA LA PENNA NELLO SCAZZO: “L’ESPERIMENTO ERA PRENDERE UN SALOTTIERO SCRITTORE, CON RADICI A SINISTRA E UN PRESENTE LIBERALE, E RIPORTARLO ALLA RABBIA ANCESTRALE. IL PUR 78ENNE MUGHINI, INSULTATO, NON HA MINACCIATO QUERELE, HA ATTINTO AGLI ABISSI INSONDABILI DELL'ANIMALITÀ UMANA PER AVANZARE SPAVALDO AL GRIDO DI ‘APEZZODIMMERDA’..."
"La verità? Mi stavo divertendo a differenza degli altri nello studio". Così Maria Giovanna Maglie, su Twitter, commenta la già storica lite televisiva di Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini che dietro di lei si sono tirati le sedie a Stasera Italia. "Non c'era niente di preordinato ma io me l'aspettavo perché ultimamente Mughini è diventato molesto e provocatore nei dibattiti, Sgarbi continua a essere Sgarbi". Dopo la lite andata in onda mercoledì 24 luglio a Stasera Italia, anche Sgarbi si è espresso. "Mughini è un personaggio pittoresco che suscita anche tenerezza. Si è comportato come il prete contro l'indemoniata nel film L'esorcista: ha tirato fuori, lui juventino, l'anima interista che c'è in me", ha commentato su Twitter, picchiando ancora duro contro Mughini. Di sicuro la rissa entrerà negli annali della televisione, un po' come lo schiaffo di Sgarbi e D'Agostino a Radio Londra di Giuliano Ferrara e lo scontro tra Filippo Facci e l'avvocato di Ilona Staller.
Alessandra Mussolini commenta la rissa tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini: "Sgarbi e Mughini? A una certa età si diventa scomposti. Questo succede anche perché non si ha più paura di stare davanti alla telecamera".
LA MAGLIE ROMPE IL SILENZIO SULLA RISSA MUGHINI-SGARBI: “LO SAPEVO CHE FINIVA COSÌ, ME L’ASPETTAVO, PERCHÉ NON SI PIACCIONO NÉ POTREBBERO. SGARBI FA SGARBI DA MOLTI ANNI, UN METODO BREVETTATO E COLLAUDATO. MUGHINI SI È INCUPITO E HA ALZATO A DISMISURA IL SOPRACCIGLIO. L’ALTRA SERA IL SUO DISPREZZO INTELLETTUALE ERA SCRITTO SUL VOLTO ANCOR PRIMA CHE COMINCIASSIMO – IN PIÙ C’ERO IO, E PER MUGHINI SONO UNA TETRAGONA SALVINIANA, PERÒ…” – VIDEO