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La non presa di posizione

Ultimo Aggiornamento: 07/03/2024 08:57
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06/03/2024 12:00
 
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“Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.” A. Gramsci

«E io ch'avea d'error la testa cinta,
dissi: "Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent'è che par nel duol sì vinta?".

Ed elli a me: "Questo misero modo
tengon l'anime triste di coloro
che visser sanza infamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
delli angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé foro.

Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".

E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa".» Dante sugli Ignavi

Apro questa discussione già pentendomi di farlo perché evito ogni discussione politica visto che questa entra già nella mia vita lavorativa quotidiana e vengo già "visto" come poco ortodosso per i miei pensieri sul mondo del lavoro e non solo di oggi.

Ma ho bisogno di un confronto con qualcuno che fisicamente non conosco, che non sia accondiscendente o altro. Ho bisogno di qualcuno che non ha problemi a dirmi "sei un coglione".

Sono cambiati i tempi. E noi dobbiamo vivere il tempo presente che è molto più fatto di "scale di grigio" rispetto al posizione dove prendere posizione era molto più semplice. Questo perché tendiamo ad avere una mentalità di opposizione, alla "o con noi o contro di noi" e questo si riflette in ogni tema, dai più banali a quelli più sentiti.

Cerco di venire al dunque ma poi possiamo anche toccare il tema esposto poco fa: il conflitto israeliano palestinese e non solo.

Io non riesco a prendere posizione, vorrei ma non ci riesco. Perché di fronte ad un paese, quello israeliano, che affronta ogni problema con l'uso della forza e con una colonizzazione sfrenata, abbiamo un altro paese, quello palestinese, che sui diritti umani e quelli di genere è ancora fermo al passato. Perché dovrei prendere posizione, da uomo di sinistra, verso la Palestina dove i diritti umani, delle donne e del movimento LGBT, non sono garantiti? Perché devo prendere posizione in favore dello Yemen dove la Sharia è la principale fonte di legge?

Fatemi capire, ditemi anche che sbaglio ma non credo di potermi definire Ignavo perché non riesco a prendere posizione.

Grazie
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Prendere posizione significa assumersi la responsabilità della scelta. Richiede maturità e coraggio...non è semplice.
Io, con il tempo ho imparato più a mediare che a scontrarsi. Questo non perché ho paura a prendere posizione ma ho capito che alla fine ognuno rimane dalla sua parte e con il suo pensiero. Rispetto chi non la pensa come me ma non mi devono per forza convincere a cambiare opinioni e scelta.
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Hard Is Ono
Gag Lee Hano
06/03/2024 12:46
 
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Vuoi argomenti sul perché sostenere la Palestina o vuoi argomenti sul perché si dovrebbe prendere una posizione? Non è chiaro.

Ma poi prendere posizione in che contesto?

Nella società, nel tuo circolo di amici, nella CGIL?
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Gaia-77, 06/03/2024 12:30:

Prendere posizione significa assumersi la responsabilità della scelta. Richiede maturità e coraggio...non è semplice.
Io, con il tempo ho imparato più a mediare che a scontrarsi. Questo non perché ho paura a prendere posizione ma ho capito che alla fine ognuno rimane dalla sua parte e con il suo pensiero. Rispetto chi non la pensa come me ma non mi devono per forza convincere a cambiare opinioni e scelta.

Grazie per la risposta. Io per lavoro sono portato a mediare e per questo credo che anche non prendere posizione, se motivato, sia un grande segno di responsabilità.
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Hard Is Ono (Info Our Naah), 06/03/2024 12:46:

Vuoi argomenti sul perché sostenere la Palestina o vuoi argomenti sul perché si dovrebbe prendere una posizione? Non è chiaro.

Ma poi prendere posizione in che contesto?

Nella società, nel tuo circolo di amici, nella CGIL?

Ho fatto un esempio. Vorrei partire da una delle frasi più belle e incisive di Gramsci e capire cosa sia cambiato oggi, quando mi ritrovo ad essere in difficoltà nel prendere una posizione perché non convinto.

Ma non voglio parlare di me, ma usare il sottoscritto come pretesto per capire se è cambiato qualcosa in cent'anni.

Alla CGIL ormai sanno che sono un non ortodosso e mi (mal) sopportano ma quelli sono problemi miei.
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Hard Is Ono
Gag Lee Hano
06/03/2024 13:03
 
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Io penso che se qualcosa è cambiato da cent'anni a questa parte è che oggi è più importante prendere posizione.

Il mondo è soprattutto molto cambiato da 30 anni a questa parte e oggi lo schierarsi non è più lo schierarsi dentro la guerra fredda, ma lo schierarsi dalla parte degli sfruttati o degli sfruttatori, degli oppressi o degli oppressori. Questa è una cosa che comprende un numero crescente di persone e non è un caso se dal 2020 ad oggi ci sono stati, a tutti gli angoli del mondo, dagli USA all'UK, dal Perù al Pakistan, dal Kazakistan allo Sri Lanka, dalla Francia al Cile, movimenti di massa di varia natura che hanno espresso come sentimento di fondo l'insofferenza verso il sistema e le storture che produce e la richiesta di un mondo diverso.

Oggi schierarsi è più facile e più importante.

Sono pensierini, non un vero approfondimento in realtà, ma per ora m'è venuto questo.

PS
Non so in che modo sei considerato non ortodosso in CGIL, ma dal mio osservatorio sindacale, la CGIL ha esattamente una posizione di non-presa di posizione che è mal sofferta da colleghi, iscritti e attivisti.
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06/03/2024 13:08
 
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Hard Is Ono (Info Our Naah), 06/03/2024 13:03:

Io penso che se qualcosa è cambiato da cent'anni a questa parte è che oggi è più importante prendere posizione.

Il mondo è soprattutto molto cambiato da 30 anni a questa parte e oggi lo schierarsi non è più lo schierarsi dentro la guerra fredda, ma lo schierarsi dalla parte degli sfruttati o degli sfruttatori, degli oppressi o degli oppressori. Questa è una cosa che comprende un numero crescente di persone e non è un caso se dal 2020 ad oggi ci sono stati, a tutti gli angoli del mondo, dagli USA all'UK, dal Perù al Pakistan, dal Kazakistan allo Sri Lanka, dalla Francia al Cile, movimenti di massa di varia natura che hanno espresso come sentimento di fondo l'insofferenza verso il sistema e le storture che produce e la richiesta di un mondo diverso.

Oggi schierarsi è più facile e più importante.

Sono pensierini, non un vero approfondimento in realtà, ma per ora m'è venuto questo.

PS
Non so in che modo sei considerato non ortodosso in CGIL, ma dal mio osservatorio sindacale, la CGIL ha esattamente una posizione di non-presa di posizione che è mal sofferta da colleghi, iscritti e attivisti.

A dire il vero la CGIL parteciperà sabato alla manifestazione per la pace con una chiara posizione nei confronti della realtà palestinese. Più titubante è stata per il conflitto Russo Ucraino ma non ho voglia di approfondire motivi e altro.

Provo a fare un esempio concreto: perché io, ateo convinto che la religione debba sparire ovunque, devo partecipare per un popolo sì oppresso ma che se rialzasse la testa darebbe alla religione il "comando" delle loro vite?

Detto volgarmente, a me le religioni stanno sui coglioni senza se e senza ma e questo mio pensiero influenza sul resto.
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06/03/2024 13:23
 
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Re:
Saimas, 06/03/2024 13:08:

A dire il vero la CGIL parteciperà sabato alla manifestazione per la pace con una chiara posizione nei confronti della realtà palestinese. Più titubante è stata per il conflitto Russo Ucraino ma non ho voglia di approfondire motivi e altro.

Provo a fare un esempio concreto: perché io, ateo convinto che la religione debba sparire ovunque, devo partecipare per un popolo sì oppresso ma che se rialzasse la testa darebbe alla religione il "comando" delle loro vite?

Detto volgarmente, a me le religioni stanno sui coglioni senza se e senza ma e questo mio pensiero influenza sul resto.



perchè non è corretto prendere la nostra società come modello di come debba essere hic et nunc la società in tema di diritti ed emancipazione.
Del resto la storia dell'umanità è lunga e non tutte le aree del mondo viaggiano di pari passo nello sviluppo culturale ed umano.
Al contrario un dogma eterno ed immutabile è che se io sto a casa mia, tu entri di soppiatto e ti metti in soggiorno confinandomi in cucina, poi visto che sei ricco e ben voluto dal vicinato mi cacci pure dalla cucina e se reagisco mi dai dell'incivile tu hai torto.


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Hard Is Ono
Gag Lee Hano
06/03/2024 13:26
 
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Va bene, non approfondiamo.

Secondo me sulla religione vedi la cosa molto schematicamente.
Intanto ci sarebbe molto da dire su come Hamas si è costruita un consenso tra i palestinesi, sfruttando anche lo spalleggiamento del governo israeliano con il preciso intento di "dividi et impera". Non ho voglia però di addentrarmi in analisi geopolitiche che porterebbero dentro la discussione anche l'Iran, la logica del far saltare il riavvicinamento Israele\Arabia Saudita etcetera etcetera.

Perché il punto non è questo, il punto è che il consenso di Hamas non è minimamente fondato sulla sua ideologia islamica e reazionaria, è esclusivamente militare. Hamas oggi è visto come l'unica forza che si oppone all'oppressione. E anche le forze laiche autonome dall'ANP nel west bank nate negli ultimi agiscono insieme ad Hamas per questo.

Per questo posizioni come " il riconoscimento dello stato di Palestina sulla base delle risoluzioni Onu" come da appello per il corteo del 9 Marzo, a cui comunque parteciperò, sono armi spuntate.

Io sono perché tra le masse arabe nasca una direzione autonoma da Hamas, dagli alleati dell'Iran nella regione etcetera, ma precondizione di questo in Palestina è che chiunque si candidi a sottrarre ad Hamas la leadership di quel movimento rifiuti gli accordi di Oslo, che hanno agito come strangolatore delle forze laiche palestinesi che li hanno accettati in questi 30 anni.
[Modificato da Hard Is Ono 06/03/2024 13:29]
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Non voglio approfondire perché sono da Cell ed il pensiero corre più veloce della digitazione dei tasti, stesso motivo per cui la tua risposta, assolutamente legittima, merita qualcosa di più di frasi da Cell. Appena recupero un PC fisso in qualche ufficio rispondo volentieri su tutto ma intanto ti ringrazio.
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07/03/2024 04:59
 
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Io da apolitico dovrei essere ignavo di default, quindi [SM=p6430242] arredatemi l'inferno per quando arrivo [SM=x5891209]

A me pare che prendere posizione in quel contesto sia inutile piu' che altro perche' quelli vanno avanti per la loro e non danno retta nemmeno alle potenze alleate, ai parenti degli ostaggi, alle manifestazioni di dissenso che hanno in casa, etc figuriamoci il cazzo che gliene frega delle piazze altrui [SM=p6430242]

Questa tua riflessione pero' mi fa anche notare con piacere che in vita mia non mi sono mai messo nella condizione di sentirmi costretto a prendere una posizione o appoggiare qualcuno per ideologia/ordini di scuderia/conformismo etc.

Infatti nel privato mi son preso del comunista fino al 2011, 2 minuti dopo che e' caduto Berlusconi ero gia' accusato di essere minimo nazifascista [SM=x5891206]



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07/03/2024 08:57
 
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Saimas, 06/03/2024 12:00:

“Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.” A. Gramsci

«E io ch'avea d'error la testa cinta,
dissi: "Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent'è che par nel duol sì vinta?".

Ed elli a me: "Questo misero modo
tengon l'anime triste di coloro
che visser sanza infamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
delli angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé foro.

Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".

E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa".» Dante sugli Ignavi

Apro questa discussione già pentendomi di farlo perché evito ogni discussione politica visto che questa entra già nella mia vita lavorativa quotidiana e vengo già "visto" come poco ortodosso per i miei pensieri sul mondo del lavoro e non solo di oggi.

Ma ho bisogno di un confronto con qualcuno che fisicamente non conosco, che non sia accondiscendente o altro. Ho bisogno di qualcuno che non ha problemi a dirmi "sei un coglione".

Sono cambiati i tempi. E noi dobbiamo vivere il tempo presente che è molto più fatto di "scale di grigio" rispetto al posizione dove prendere posizione era molto più semplice. Questo perché tendiamo ad avere una mentalità di opposizione, alla "o con noi o contro di noi" e questo si riflette in ogni tema, dai più banali a quelli più sentiti.

Cerco di venire al dunque ma poi possiamo anche toccare il tema esposto poco fa: il conflitto israeliano palestinese e non solo.

Io non riesco a prendere posizione, vorrei ma non ci riesco. Perché di fronte ad un paese, quello israeliano, che affronta ogni problema con l'uso della forza e con una colonizzazione sfrenata, abbiamo un altro paese, quello palestinese, che sui diritti umani e quelli di genere è ancora fermo al passato. Perché dovrei prendere posizione, da uomo di sinistra, verso la Palestina dove i diritti umani, delle donne e del movimento LGBT, non sono garantiti? Perché devo prendere posizione in favore dello Yemen dove la Sharia è la principale fonte di legge?

Fatemi capire, ditemi anche che sbaglio ma non credo di potermi definire Ignavo perché non riesco a prendere posizione.

Grazie

Saimas, mi complimento con te per l'apertura di un topic di alto livello.

Il tema che sollevi non solo non è di risposta immediata. Forse la risposta non c'è. Sulla questione che sollevi per ora sono ignavo come te, ma solo perché non conosco approfonditamente molti eventi storici e delle chiacchiere da bar non me ne faccio nulla senza essermi prima di essermi documentato.

Questo se rispondo razionalmente, ovviamente.
Se parlo col cuore invece, dandoti una risposta di getto, sono dalla parte di Israele, per i motivi che hai suggerito tu e per altri che mi riservo di argomentare successivamente in altro post.

Tuttavia, la tua discussione mi interessa perché la leggo in chiave più etica che politica: quello che percepisco (soggettivamente, sia chiaro) è la ricerca di un paradigma, un protocollo da adottare per poter scegliere.
Sarebbe fantastico, perché ci permetterebbe di risolvere sia questioni individuali (etiche) sia sociali (politiche).

Ma come sappiamo non esiste.
Guerre, contrasti, rivolte ecc in parte nascono anche da questo (al di là dei movimenti economici, che spesso per la loro ipocrisia intrinseca nascondono le vere motivazioni delle scelte).

Quindi chi è che lotta con così tanto ardore? Gli impetuosi, i moschettieri sul palco, certo.
Ma non solo: anche Richelieu è un personaggio. Che combatte dietro le quinte senza farsi vedere.
Letteratura, teatro, cinema e produzioni artistiche in generale ci hanno abituato a vedere i moschettieri come eroi e Richelieu come il cattivo della stessa storia.
Perché è rassicurante.

Ma... breaking news!
Non è MAI la stessa storia.
Non è MAI la stessa cosa.

Chi è più coraggioso? Chi ci mette la faccia o rinuncia a metterla e intanto prova a manovrare i fili?
Secondo me il secondo, che tra l'altro è anche il più potente.
Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Per questo non si può parlare di politica senza prima avere discusso di etica e scelto quali valori morali difendere.

Mi riservo di argomentare meglio in futuro (ho già in mente un esempio domestico) ma voglio prendermi un po' di tempo.

Proprio perché l'argomento è impegnativo.
E per rispetto anche solo del tempo che hai investito nella stesura del primo lungo post.
Cosa di cui conosco per esperienza il significato..

Anche io tendo a scrivere molto, al punto che in passato mi hanno chiamato Omero per la lunghezza dei post che scrivevo sul mio primo forum; ma la stesura di un flusso di pensiero e sua successiva decodifica affinché sia accessibile mi porta ad aggiungere più che togliere (andando contro ogni recente studio filologico, visto che sembra che per essere chiarivoccorra utilizzare paratassi e non superare le 5 righe per un unico periodo).

Per ora mi congedo.
E anche se il topic é serio, mi permetto di chiudere in musica anche qui come mia consuetudine.

Ad Maiora semper!

youtu.be/kZHvXtl4KY0?feature=shared
______________________________________________________
Forse è tutto un karaoke in playback
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