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Servatis a Maleficum - Gli Editoriali sulla TNA

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2024 08:53
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02/08/2023 11:12
 
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TNA Ultimate X #1 - L'era Hogan è iniziata
Quando ho iniziato la mia avventura su World Of Wrestling, ho deciso di portare solamente uno dei due editoriali che scrivevo su Wrestling World, il più recente e per certi versi più “maturo” The Line Is Crossed, che non ha una scadenza fissa e nel quale analizzo aspetti particolari di un personaggio o di una storyline, tralasciando tutto il resto. Col passare del tempo, però, si è sentito il bisogno di colmare l’assenza di un editoriale in cui si parli della TNA a tutto tondo e si faccia il punto della situazione, dando spazio anche ai pronostici degli imminenti pay per view. A questo punto mi sono trovato a fare una scelta: “standardizzare” il The Line Is Crossed oppure creare un altro editoriale che non gli si sovrapponga, ma lo affianchi, in modo che la lettura di entrambi possa dare un quadro di ciò che è la TNA al giorno d’oggi. Ho deciso di optare per la seconda opzione, ma non mi andava di ripartire da zero e così ho risvegliato l’Ultimate X, una creatura ormai sopita da troppo tempo e che mi riporta con la mente agli ultimi mesi del 2004, quando mi accingevo a muovere i primi passi come editorialista in quel grandissimo sito che fu Wrestling World(e non finirò mai di ringraziare Francesco Orlando per le tante opportunità che mi ha dato). Ogni due venerdì troverete un nuovo Ultimate X su questo sito(mentre il The Line Is Crossed manterrà la sua caratteristica imprevedibilità): inutile dire che vi aspetto numerosi, mentre per domande, curiosità, critiche, ecc. potete scrivermi all’indirizzo e-mail alessandro_servatis@hotmail.com. E ora si parte, iniziamo a parlare di questa era Hogan e del suo impatto iniziale sulla federazione di Orlando!

Il 2010 della TNA si è aperto con la straordinaria puntata del 4 gennaio, è continuato con un Genesis abbastanza deludente, e ora si arriva ad Against All Odds: è stata messa tanta carne al fuoco, ci sono stati tanti cambiamenti, ma tanti ancora ce ne saranno, alla faccia di chi dà già tutto per scontato. Ebbene sì, parto subito con una polemica, perché mi infastidice il fatto che sia passato soltanto un mese dall’inizio dell’era Hogan e i fans già tirino le somme, spesso condannando l’operato dell’Hulkster e profetizzando un imminente fallimento della TNA: mi sembra di essere tornato ai primi tempi della Main Event Mafia, quando a poche settimane dalla creazione della stable, questa veniva già bocciata dai “nerd”, i quali ne desideravano lo scioglimento il prima possibile. Ma davvero non siamo più in grado di dare tempo al tempo e di goderci una storyline a lungo termine? Resto sempre più convinto dell’idea che se avessimo vissuto il 1996 con questo stato d’animo, l’nWo non sarebbe durata più di tre mesi. A me sembra, invece, che pian piano, seppur con alcuni errori, la TNA e Hogan stiano costruendo qualcosa, e i risultati inizieremo a vederli in estate, anche se il mese cruciale sarà ottobre. Se il progetto funzionerà, l’avvicinamento di nuovi fans sarà graduale e porterà alla federazione di Orlando dei ratings per lo meno rispettabili. Una cosa che mi è piaciuta subito di questa nuova era è rappresentata dallo sfruttamento di un’idea sgradita al pubblico in chiave storyline: mi riferisco al ritorno del ring a quattro lati. Sia chiaro, io sono e rimango per il ring a sei lati, ma il fatto che Hogan non ignori i cori del pubblico ma reagisca, che Mr Anderson ne parli per sfottere i fans, è il segno che qualcosa sta cambiando, che siamo nel 2010 e ormai la linea tra finzione scenica e realtà è diventata davvero sottilissima, ma questo probabilmente è materiale da The Line Is Crossed. Ecco, Anderson tra i nuovi innesti si è rivelato sicuramente il più convincente: straordinariamente in forma, fenomenale come sempre al microfono, capace di regalare ottimi match. Gli altri grandi e medi nomi che sono approdati all’Impact Zone o si sono presentati fuori forma(Sean Morley, i Nasty Boys, Brian Kendrick, Scott Hall) o si sono limitati a fare il “compitino”(Orlando Jordan, Syxx Pac), tutt’altra roba rispetto a The Pope D’Angelo Dinero, che è arrivato in sordina ma, grazie a prestazioni straordinarie, ha conquistato il cuore dei fans fino ad arrivare a schienare pulito il campione dei pesi massimi AJ Styles. Quest’ultimo, dopo un anno e mezzo da face è tornato tra le file dei cattivi, e se nel 2007 il suo mentore era il mai troppo rimpianto Christian Cage, oggi al suo angolo c’è nientemeno che Ric Flair. Una collaborazione che può finalmente far maturare AJ come personaggio, ma di questo e dei motivi della scelta di The Phenomenal parlerò nel prossimo The Line Is Crossed.

Nell’orbita del main event ci sono il sempre grandissimo Kurt Angle e il “rinato” Samoa Joe, che finalmente è tornato a comportarsi come piace a noi: niente più facepaint, Nation Of Violence o alleanze ambigue, solo un guerriero spietato, arrabbiatissimo, che fa paura a tutti, Ric Flair compreso. Sarà interessante vederlo contro AJ per la cintura, ma per questo vi rimando ai pronostici. Uno che sicuramente sarà presto nel main event è Desmond Wolfe, lottatore bravo e convincente, con un futuro radioso davanti a sé. Arrancano invece Eric Young e Christopher Daniels, rei di non piacere al duo Hogan-Bischoff: Dixie Carter preme per farli tornare in alto, ma anche loro dovranno lavorare sodo per ottenere delle chanches. Nelle altre categorie stiamo vivendo un periodo di riassestamento: la vittoria dei titoli da parte di una coppia nata per caso(MattMorgan-Hernandez) ha fatto calare l’interesse nei confronti delle cinture, mentre i Beer Money si lamentano del loro scarso utilizzo e i Generation ME, per quanto fenomenali, sono in TNA da troppo poco tempo per pretendere una title shot. La speranza è che il Team 3-D, dopo essersi liberato dei Nasty Boys, punti alle cinture e se le riprenda, magari tornando nelle file dei cattivi e inaugurando una sorta di periodo di terrore. La X-Division ora ha un nuovo campione, Doug Williams, e un pay per view a tema che potrebbe finalmente rilanciare una categoria che è in crisi da anni: Destination X è l’occasione che questi atleti stavano aspettando per mostrare il loro valore e ritagliarsi uno spazio in quella Impact Zone che inizia a diventare fin troppo affollata. La divisione femminile ha perso Alissa Flash, lottatrice straordinaria che non è stata per niente valorizzata dalla federazione; un vero peccato, perché in questo momento Tara ha bisogno di una rivale e di heel convincenti non se ne trovano, sempre che Angelina non decida di turnare una volta concluso il feud con la sua vecchia stable. Tutto ciò però saprebbe di già visto, dato che le due hanno avuto combattuto per il titolo già in estate; e se invece fosse una tra Sarita e Taylor Wilde a sfidare la campionessa?

Prima di concludere, è tempo di pronostici per questo Against All Odds che è una vera incognita: due soli match con un feud alle spalle e un torneo per determinare il primo sfidante al titolo massimo. Partiamo proprio da quest’ultimo, che vede la partecipazione di otto wrestler: Kurt Angle, Mr Anderson, Abyss, Mick Foley, Hernandez, Matt Morgan, The Pope e Desmond Wolfe. Se si escludono il campione attuale e il suo sfidante in questo pay per view, si tratta dei migliori pesi massimi del roster: tutti meriterebbero di stare nel main event di Lockdown, ma ne verrà scelto solo uno. Vado con Kurt Angle, per il semplice fatto che il feud con AJ deve concludersi in un grande pay per view, e dopo Bound For Glory sappiamo bene che Lockdown è diventato l’evento più importante dell’anno, anche più di Slammiversary. Mi permetto però di fare una scelta di riserva: se dovesse essere Samoa Joe a trionfare nel main event, allora il candidato numero uno a vincere il torneo diventerà Desmond Wolfe, che ha sconfitto il samoano a Impact e che è da tempo in fase di lancio. Sul match di coppia, invece, non ho alcun dubbio: vinceranno il Team 3-D e metteranno fine al feud e, si spera, alla carriera dei Nasty Boys, che ormai non ce la fanno più a stare sul ring. Non nego di essere stato fan di Knobs e Saggs negli anni ‘90(arrivai addirittura a tifarli contro la Legion Of Doom!!), ammetto pure di essere stato contento di rivederli, ma finito l’effetto nostalgia ci rimane un tag team che aveva già dato tutto più di dieci anni fa e che ora non ha motivo di stare sul ring, se non per qualche tour di vecchie glorie come quello che si vide in Europa lo scorso anno. Comunque questa vittoria in ppv potrebbe riportare i 3-D nel giro titolato e magari Lockdown si rivelerà, per la terza volta nella loro carriera, un evento molto fortunato. Il main event vede opposti AJ Styles e Samoa Joe, con Eric Bischoff nel ruolo di arbitro speciale: una sfida che si rinnova, senza mai stancare. Da quando Joe è in TNA, AJ non lo ha mai battuto in un match uno contro uno ripreso dalle telecamere, schienandolo solamente in incontri di coppia e nel Triple Threat di Turning Point: questa potrebbe essere la volta buona, considerando poi che se AJ vincerà, le sue possibilità di arrivare a Lockdown con la cintura attorno alla vita aumenteranno a dismisura, così come quelle di diventare il campione più longevo della storia del TNA Title, togliendo il primato a Sting. Punto quindi sulla sua vittoria, probabilmente con l’aiuto di Ric Flair e qualche “magheggio” di Eric Bischoff, che sicuramente non sarà un arbitro imparziale: state certi però che Joe si rifarà, l’ho pronosticato campione entro la fine del 2010 e continuerò a farlo.

E’ tutto gente, vi auguro buona visione, sperando che l’edizione di quest’anno di Against All Odds sia al livello delle precedenti, specie quella del 2006, conclusasi col trionfo di Christian Cage, che pur non essendo più in TNA, mi ha lasciato in eredità la frase conclusiva di ogni mio pezzo.

If you don’t know… Now you know.
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