A vincere il Festival fu la canzone Romantica, con la versione melodica di Renato Rascel e quella più vivace dell'urlatore Tony Dallara, che Rascel aveva scritto ispirandosi alla sua allora compagna Huguette Cartier, la quale lo accompagnò per tutta la durata della manifestazione.
L'edizione 1960 vide l'esordio in gara della diciannovenne Mina, agli albori della sua carriera (ma con già all'attivo un primo posto in hit parade).
Modugno, in coppia questa volta con Teddy Reno e dato per favorito, non riuscì dunque ad aggiudicarsi la terza vittoria consecutiva. Se Rascel si affrettò a dichiarare diplomaticamente di aver partecipato non per porre fine a nessuna "dittatura musicale", ma solamente per presentare la sua nuova canzone, Modugno commentò sportivamente di essere "sereno" e "felice" egli stesso della fine di quello che ormai era divenuto il mito della sua "invincibilità".
La vera rivelazione risultò Joe Sentieri che riscosse un buon successo di vendite con Quando vien la sera, cantata in abbinamento con Wilma De Angelis, ed È mezzanotte, eseguita in tandem con Sergio Bruni
Un piccolo caso (senza conseguenze di rilievo) fu sollevato da Irene D'Areni, che a manifestazione conclusa fece causa agli organizzatori della stessa sostenendo di aver loro pagato del denaro per poter partecipare.
Nella serata finale Domenico Modugno non si presentò, essendosi addormentato a causa di un calmante.
Quest'edizione del Festival ebbe un grandissimo successo di pubblico, in quanto fu vista in eurovisione da circa 30 milioni di persone.