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A&F - Ankie & Friends - Il Luogo di Aggregazione & Infotainment creato dal Leader Carismatico Ankie

Questo Forum è un Grande Show di Satira, quanto viene scritto non va preso seriamente.

Siamo tutti dei Personaggi frutto della nostra Immaginazione.

 

 
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SANREMO HISTORY

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2023 10:53
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07/02/2022 11:31
 
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07/02/2022 11:33
 
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Furono in gara 20 canzoni, mentre a concorrere furono solamente tre interpreti: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano.

Vinse Grazie dei fiori, interpretata da Nilla Pizzi: la canzone era stata composta dal maestro Saverio Seracini poco tempo dopo essere divenuto improvvisamente cieco

[Modificato da Ankie 07/02/2022 11:35]
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07/02/2022 11:36
 
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CLASSIFICANKIE 1951

TUTTE - DUD
[Modificato da Ankie 07/02/2022 11:36]
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07/02/2022 11:38
 
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L'idea di una gara di canzoni da svolgersi al Casinò di Sanremo venne all'allora gestore di quest'ultimo Pier Busseti, dietro suggerimento di Amilcare Rambaldi, fioraio e consulente del Comune di Sanremo, che aveva proposto anche di organizzare la rassegna su una nave.

L'organizzazione della manifestazione e il suo svolgimento non avevano niente a che fare con il grande evento che sarebbe diventato negli anni successivi: i cantanti si esibivano sul palco mentre il pubblico era sistemato su tavolini tra i quali giravano i camerieri occupati a portare le consumazioni, in stile café-chantant.

Le votazioni si svolgevano in sala: le hostess passavano di tavolino in tavolino con delle urne, nelle quali ognuno poteva infilare la sua scheda di preferenza.

L'edizione non ebbe particolare risonanza mediatica, tanto che i quotidiani dell'epoca dedicarono poche righe all'evento nelle pagine di cronaca, commentando in alcuni casi in maniera sprezzante il modesto valore dei premi in palio. In occasione della seconda serata fu necessario trovare delle persone interessate a occupare alcuni dei tavolini rimasti vuoti nonostante il prezzo non eccessivo del biglietto d'ingresso, 500 lire.

[Modificato da Ankie 07/02/2022 11:39]
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11/02/2022 16:18
 
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15/02/2022 11:57
 
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Il quarto Festival di Sanremo si tenne al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 28 al 30 gennaio 1954 alle 22 e, per la quarta volta consecutiva, fu presentato da Nunzio Filogamo.

La canzone vincitrice fu Tutte le mamme, cantata da Gino Latilla e Giorgio Consolini, che risultarono così i primi vincitori di sesso maschile della storia della kermesse canora. Da segnalare il debutto al Festival del Quartetto Cetra (fu però la loro unica partecipazione alla manifestazione) e di Totò in veste di autore di Con te, nelle versioni di Achille Togliani e di Natalino Otto in coppia con Flo Sandon's. La canzone si piazzò solo al nono posto, facendo riferire alle cronache dell'epoca di una «grande arrabbiatura del grande sconfitto».

La manifestazione fu animata da un misterioso contestatore, il signor Serafino Dabbene, soprannominato "Il Vendicatore di Vercelli", che per protestare contro l'esclusione di Nilla Pizzi minacciò di buttare "gatti affamati in platea, cani sul palcoscenico e conigli sulle poltrone". La minaccia venne messa simbolicamente in pratica due anni dopo quando il signor Dabbene lanciò improvvisamente dei volantini in sala per protesta contro l'esclusione di un suo brano "dedicato ai conigli e ai gatti", prima di essere immediatamente allontanato dalla sala e tratto in arresto.

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15/02/2022 11:58
 
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Già c'erano le gag del rosicone e del contestatore.
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24/02/2022 17:01
 
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In scena dal 27 al 29 gennaio dal Salone delle Feste del Casiò municipale di Sanremo, le tre serate del Festival della canzone italiana del 1955 vengono per la prima volta trasmesse in differita in televisione, sul primo canale della neonata Rai in seconda serata, subito dopo il varietà “Un, due, tre” della coppia Vianello-Tognazzi. La formula rimane pressochè la stessa, a parte la conduzione affidata al giornalista Armando Pizzo e all’annunciatrice Maria Teresa Ruta (zia dell’omonima presentatrice) che diventa di diritto la prima storica valletta della manifestazione canora.

Questa edizione entra nella storia anche perché è la prima in cui viene usato il playback: infatti Claudio Villa, a causa di un'improvvisa faringite che lo colpisce proprio il giorno della finale, non canta dal vivo ma utilizza la registrazione fonografica del brano. Nonostante ciò, vince lo stesso il festival.

Infine è anche la prima edizione con un ospite non in gara: si tratta del cantautore toscano Odoardo Spadaro che, durante l'ultima serata, viene invitato per recitare i testi delle prime tre canzoni classificate.

Il presentatore, il giornalista Armando Pizzo, viene scelto all'ultimo momento dopo che, nelle settimane precedenti, si era parlato di Mike Bongiorno come conduttore della manifestazione. La Rai impose a Pizzo, abile improvvisatore, l'assoluto divieto di discostarsi dal copione e prescrisse anzi l'obbligo di imparare i testi delle presentazioni a memoria. Pizzo, per sicurezza, li scrisse a macchina su dei bigliettini e li sistemò sul leggio sotto il microfono, suscitando la sorpresa di una spettatrice seduta in platea che urlò: "Pizzo legge!", creando un momento di imbarazzo.

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24/02/2022 17:02
 
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Ancora 2 anni di roba inutile e poi si VOLAAAAAAAAAAAA [SM=p6026357]
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01/03/2022 12:02
 
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Il sesto Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dall'8 al 10 marzo 1956 dalle ore 22, e fu condotto da Fausto Tommei affiancato da Maria Teresa Ruta, alla sua seconda conduzione consecutiva. In TV venne trasmesso dalle 22:45 le prime due serate e alle 22 la serata finale.

La canzone vincitrice di questa edizione fu Aprite le finestre, cantata dalla debuttante Franca Raimondi.

Quell'anno gli organizzatori decisero di far cantare i brani a cantanti debuttanti, per fare in modo che il festival tornasse ad essere un "concorso di canzoni" e non una gara fra interpreti.

Per ovviare alle polemiche scaturite dalla decisione di escludere gli artisti già noti al pubblico, fu organizzata una quarta serata fuori concorso durante la quale si esibirono Nilla Pizzi, Achille Togliani, Teddy Reno, Carla Boni, Gino Latilla, Claudio Villa, Katyna Ranieri, Giorgio Consolini, Tullio Pane, Franco Ricci, Nuccia Bongiovanni e Bruno Pallesi.

Il 1956 fu l'anno di esordio dell'Eurovision Song Contest, al quale parteciparono, per l'Italia, le prime due classificate (Franca Raimondi e Tonina Torrielli), con i brani da loro presentati a Sanremo.



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09/03/2022 10:14
 
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Il settimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 7 al 9 febbraio 1957 in contemporanea Radio e Tv dalle ore 22.

Il Festival di quell'anno vide il ritorno alla conduzione di Nunzio Filogamo (già alla guida delle prime quattro edizioni della kermesse, trasmesse alla radio), affiancato da Marisa Allasio, Fiorella Mari e Nicoletta Orsomando.

Ad aggiudicarsi la competizione fu la canzone Corde della mia chitarra, cantata da Claudio Villa e Nunzio Gallo. Nunzio Gallo raccontò che l'avversario da lui più temuto era il suo idolo Natalino Otto, e che quando vinse andò a scusarsi con lui.
Claudio Villa si aggiudicò anche il secondo posto insieme a Giorgio Consolini con la canzone Usignolo.

Ma la canzone di questa edizione che rimase maggiormente impressa nell'immaginario collettivo fu Casetta in Canadà (presentata da Gino Latilla, Carla Boni ed il Duo Fasano e da Gloria Christian ed il Poker di Voci), a dispetto del quarto posto ottenuto nella classifica finale.

A causa delle troppe gaffe commesse nelle serate precedenti, Marisa Allasio fu costretta da Nunzio Filogamo a rimanere dietro le quinte durante l'ultima serata per lasciare il posto a Nicoletta Orsomando, e poté apparire solo al momento della proclamazione dei vincitori. Da segnalare inoltre le aspre critiche della stampa che colpirono Claudio Villa, che si rese protagonista di una clamorosa stecca (ribattezzata eurostecca perché trasmessa, come tutta la rassegna, in Eurovisione) nell'esecuzione del brano Cancello tra le rose; il cantante fu inoltre tacciato di superbia, volendo interpretare sempre le canzoni più belle del Festival, provocando anche un'interrogazione da parte dell'onorevole Bruno Spampanato al Ministro delle Poste e delle telecomunicazioni Giovanni Braschi.

Un altro episodio degno di nota fu un calo di voce causato da un'influenza che colpì Tonina Torrielli durante la serata dedicata alle canzoni degli "autori indipendenti" di domenica 10 febbraio, che la portò ad abbandonare il palco. Invitata nuovamente a raggiungere la scena da Nunzio Filogamo, portò a termine l'esecuzione. Il 1957 fu inoltre il primo anno in cui, seppure in un'ottica molto diversa da quella che avrebbe avuto alla fine degli anni '60, accanto alla manifestazione ufficiale venne organizzato un "Controfestival": un pianista e un cantante molto noti, ma di cui i giornali non rivelarono mai i nomi, si riunirono in un albergo nei pressi del Casinò per presentare dieci brani esclusi dal Festival.



Interrogazioni parlamentari, gaffe, influenza, sempre le stesse cose succedono, tipo il Wrestling.

Per B4B

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11/03/2022 07:17
 
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SANREMO 1958



Nel blu dipinto di blu si avviò a diventare la canzone italiana più celebre di sempre, con oltre 22 milioni di copie vendute in tutto il mondo e tredici settimane di permanenza alla prima posizione della Billboard Hot 100 (la hit parade dei singoli più venduti negli Stati Uniti), risultato mai conseguito prima da un cantante italiano (e che sarà conseguito nuovamente solo sessant'anni dopo da Andrea Bocelli ed il suo album Sì, arrivato al primo posto della Billboard Hot 200, la classifica degli album più venduti negli USA), nonché, ancora oggi, il brano sanremese di maggior successo in assoluto.

Per la prima volta inoltre un autore presentava al festival una canzone di sua composizione come cantante, diventando quindi il primo cantautore della storia di Sanremo, Domenico Modugno, che fu il vero trionfatore: in abbinamento con il giovanissimo Johnny Dorelli suscitò scene di entusiasmo persino tra gli addetti ai lavori, grazie soprattutto alla ventata di novità proposte dalla sua Nel blu dipinto di blu sia dal punto di vista musicale che poetico. Il successo di vendite risultò straordinario sia a livello nazionale sia internazionale, con oltre venticinque milioni di dischi venduti. In realtà Modugno aveva dovuto fare di necessità virtù: Nel blu dipinto di blu era stata proposta a diversi interpreti, tra cui Nilla Pizzi e Claudio Villa, e da tutti era stata rifiutata, costringendo così l'autore (che, convinto del brano, non smise mai di insistere) a cantarla da sé.


[Modificato da Ankie 11/03/2022 07:17]
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11/03/2022 07:20
 
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E SI VOLAAAAAAAAAA!!! [SM=p6026357]

Si entra nel vivo del Concept finalmente, dai cazzo! [SM=p6430250]

I BRIVIDONI CHE HANNO CAMBIATO LA NOSTRA VITA PER SEMPRE [SM=x5891215]
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11/03/2022 07:24
 
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1958 - Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu) ★★★★★
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20/03/2022 11:00
 
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Il nono Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 29 al 31 gennaio 1959 in contemporanea Radio e Tv dalle ore 22 e fu condotto da Enzo Tortora affiancato da Adriana Serra, celebre annunciatrice Rai di quegli anni. Proprio a Sanremo, in pieno svolgimento del Festival, Tortora annunciò la separazione dalla moglie Lina Reillo.

Per la seconda edizione consecutiva vinse la coppia Domenico Modugno - Johnny Dorelli con la canzone Piove (ciao ciao bambina), che secondo alcuni conteneva velati riferimenti alla Legge Merlin del 1958 che aveva disposto la chiusura delle case di tolleranza.




Il pubblico aveva appena premiato, a suon di milioni di voti, la tradizionalista Nilla Pizzi come la trionfatrice di Canzonissima, ma inevitabilmente Domenico Modugno (accompagnato al festival dalla sposina, la soubrette Franca Gandolfi), divenuto ormai un fenomeno internazionale, era destinato a bissare il successo dell'anno precedente.

Piove (ciao ciao bambina) risultò un altro clamoroso successo mondiale, in un'edizione in cui emersero ancora Johnny Dorelli - interprete anch'egli della canzone vincitrice - e spuntarono fuori Arturo Testa e Jula de Palma, seppur per una gloria piuttosto effimera.

Da notare, infine, il successo di vendite di Nessuno, ma nella versione urlata di Mina.




Clamoroso, per l'epoca, lo scalpore suscitato dall'esibizione di Jula De Palma: la sua interpretazione di Tua, in abito attillato e particolarmente appassionata, infastidì alcuni alti funzionari della Rai che la giudicarono eccessivamente sensuale, troppo esplicita nell'allusione al rapporto fisico con l'uomo oggetto della canzone: l'indignazione fu cavalcata da alcune associazioni cattoliche e dalla stampa vaticana, tanto che la De Palma ricevette più di cinquemila lettere di improperi e venne persino aggredita per la strada. Malgrado l'accoglienza lusinghiera della giuria del Festival, che la classificò al quarto posto, e gli ottimi riscontri di vendite, il disco venne censurato e scattò il divieto di radiotrasmetterlo. La De Palma, comunque, prima di conoscere una discreta fortuna in Sudamerica, sarà nuovamente presente a Sanremo l'anno successivo e persino in quello successivo ancora senza alcun problema, segno che l'eco dello "scandalo", in capo a un anno, si era già spenta. Da notare inoltre che le polemiche non sfiorarono minimamente l'altra interprete della canzone, Tonina Torrielli.

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20/03/2022 11:06
 
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Questo Pezzo di Modugno mi pare da ★★
De Palma troppo avanti per quell'Italia.
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03/04/2022 17:23
 
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A vincere il Festival fu la canzone Romantica, con la versione melodica di Renato Rascel e quella più vivace dell'urlatore Tony Dallara, che Rascel aveva scritto ispirandosi alla sua allora compagna Huguette Cartier, la quale lo accompagnò per tutta la durata della manifestazione.

L'edizione 1960 vide l'esordio in gara della diciannovenne Mina, agli albori della sua carriera (ma con già all'attivo un primo posto in hit parade).

Modugno, in coppia questa volta con Teddy Reno e dato per favorito, non riuscì dunque ad aggiudicarsi la terza vittoria consecutiva. Se Rascel si affrettò a dichiarare diplomaticamente di aver partecipato non per porre fine a nessuna "dittatura musicale", ma solamente per presentare la sua nuova canzone, Modugno commentò sportivamente di essere "sereno" e "felice" egli stesso della fine di quello che ormai era divenuto il mito della sua "invincibilità".


La vera rivelazione risultò Joe Sentieri che riscosse un buon successo di vendite con Quando vien la sera, cantata in abbinamento con Wilma De Angelis, ed È mezzanotte, eseguita in tandem con Sergio Bruni

Un piccolo caso (senza conseguenze di rilievo) fu sollevato da Irene D'Areni, che a manifestazione conclusa fece causa agli organizzatori della stessa sostenendo di aver loro pagato del denaro per poter partecipare. [SM=x5897700]

Nella serata finale Domenico Modugno non si presentò, essendosi addormentato a causa di un calmante.
Quest'edizione del Festival ebbe un grandissimo successo di pubblico, in quanto fu vista in eurovisione da circa 30 milioni di persone. [SM=g6578669]


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03/04/2022 17:24
 
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Diamo ★★ pure a Tony Dallara va.

Modugno non s'era montato la testa. [SM=g6574050]

★★ pure a lui comunque che inneggia alla Libertà con Libero, anzi facciamo ★★½ così gli assegno pure questa di vittoria.

[Modificato da Ankie 03/04/2022 17:28]
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05/04/2022 12:03
 
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Sanremo 1961


Fu condotto da una coppia di donne, Lilli Lembo e Giuliana Calandra, benché quest'ultima fu sostituita nella serata finale da Alberto Lionello

Fu, anche, la prima edizione a non essersi svolta in tre serate consecutive in un fine settimana, ma su quattro serate le ultime due delle quali furono due sabati a seguire: il primo fu la presentazione dei brani finalisti, il secondo la finale vera e propria dopo una settimana di cosiddetto "Votofestival" legato alle schedine dell'Enalotto.

Si aggiudicò la vittoria la canzone Al di là cantata in due versioni: la tradizionale melodica di Luciano Tajoli e quella urlata di Betty Curtis. Tajoli, un autentico "veterano" della musica leggera italiana (era in attività già dalla seconda metà degli anni trenta), attendeva di cantare a Sanremo praticamente dalla prima edizione, ma per via della sua zoppia causata dalla poliomielite che lo aveva colpito da bambino, era stato giudicato fino ad allora "non edificante" da mostrare in video da parte dei funzionari della Rai.

Mina, data per favorita, non andò oltre il quarto posto. L'emozione le giocò un brutto scherzo: durante la seconda serata, sulla nota finale di un acuto mentre cantava Io amo tu ami, le si spezzò la voce; la cantante scoppiò a piangere e si allontanò dal palcoscenico senza neppure finire la canzone. Delusa e amareggiata, promise che non avrebbe mai più partecipato ad un festival, promessa che avrebbe mantenuto.

Nonostante la canzone vincitrice possa considerarsi appartenente al filone "tradizionalista" e melodico vecchia maniera, la manifestazione fu teatro di alcuni episodi per l'epoca anticonvenzionali se non provocatori: oltre alla défaillance di Mina, Adriano Celentano mostrò la schiena al pubblico, provocazione inaudita per quei tempi; Gino Paoli fu il primo ad esibirsi al Festival senza indossare il tradizionale smoking e con la cravatta slacciata.

Umberto Bindi sfoggiò un vistoso anello al dito mignolo, che attirò l'attenzione della stampa e del pubblico sulla sua sospetta omosessualità e di fatto decretò l'ostracismo del cantante fino al 1996. Tra le altre singolarità, fu il primo festival a essere oggetto di un'interrogazione parlamentare, nella fattispecie riguardo alla sostanziale assenza della Rai, emittente di Stato, dai processi decisionali della manifestazione

Altro evento singolare ma non infrequente all'epoca, Celentano, all'epoca ventitreenne, si presentò alla manifestazione con una licenza speciale concessa dal comandante della caserma di artiglieria di Torino dove stava svolgendo il servizio di leva; per fargli avere la licenza intervenne addirittura l'onorevole Giulio Andreotti, allora Ministro della Difesa. Tra gli aspetti di costume, non mancò neppure la critica del Vaticano tramite l'Osservatore Romano che titolò «Un festival che vorremmo dimenticare al più presto», in riferimento alle nuove tendenze canore emerse durante la rassegna. Da segnalare infine, per la prima volta, una massiccia presenza dei cantautori: oltre ai suddetti Celentano, Bindi e Paoli, anche Giorgio Gaber, Bruno Martino, Pino Donaggio, Joe Sentieri, Edoardo Vianello e Gianni Meccia, ma, a parte il primo, senza molto successo.

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05/04/2022 12:06
 
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Si comincia a fare sul serio!!!

Celentano BOOOOM!!!



Anche Mina spacca!!! [SM=p6026357]



Come hanno fatto a non vincere? [SM=p6026368]

E quanti cazzo di Aneddoti [SM=p6026363]
[Modificato da Ankie 05/04/2022 12:09]
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05/04/2022 12:17
 
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★★★★★
1958 - Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu)

★★★★
1961 - Adriano Celentano (24000 baci)

★★★
1961 - Mina (Mille bolle blu)

★★½
1960 - Domenico Modugno (Libero)

★★
1960 - Tony Dallara (Romantica)

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08/04/2022 07:33
 
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Sanremo 1962


Fu presentato da Renato Tagliani affiancato da Laura Efrikian e Vicky Ludovisi.
Per la terza volta in cinque edizioni, il vincitore fu Domenico Modugno che, in coppia con Claudio Villa, presentò la canzone Addio… Addio…; grandissimo successo internazionale, tuttavia, pur non vincendo, ebbe il brano di Tony Renis Quando quando quando, eseguito dall'autore stesso in coppia con Emilio Pericoli. Sergio Bruni si aggiudicò il secondo e il terzo posto: fu questa l'ultima volta nella storia del Festival in cui uno stesso interprete piazzò due canzoni nel podio della stessa edizione. Tra i grandi esclusi Adriano Celentano, rivelazione dell'anno precedente, la cui Vedrai che passa fu bocciata dalla commissione esaminatrice, e il duo Raimondo Vianello-Ugo Tognazzi, che avrebbero dovuto esibirsi assieme in veste di comici: una delle loro scenette, che tirava in ballo Amintore Fanfani fu censurata dalla Rai; Vianello dovette accontentarsi di assistere come spettatore in platea, mentre Tognazzi partecipò ma come co-autore, assieme a Gianni Meccia, del brano Cose inutili, cantato da Fausto Cigliano e Jenny Luna. L'unico comico ad esibirsi a Sanremo (il primo nella storia) fu quindi Gino Bramieri, che si presentò al teatro del Casinò in sella ad un cavallo.



Un po' reazionaria quest'Edizione. [SM=g6576501]

★★½ a Tony Renis.
[Modificato da Ankie 08/04/2022 07:36]
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10/04/2022 12:49
 
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Sanremo 1963


Fu condotto da Mike Bongiorno — alla prima di cinque conduzioni sanremesi consecutive e di undici in assoluto fino al 1997 — affiancato da Edy Campagnoli, Maria Giovannini (entrambe in passato già al fianco di Bongiorno come vallette nel quiz Lascia o raddoppia?), Rossana Armani (sorella del futuro celebre stilista Giorgio) e Giuliana Copreni.

Da notare che le canzoni furono tutte eseguite in anteprima al pianoforte (senza parte cantata) il giorno prima della gara a beneficio dei pochi presenti al night del Casinò di Sanremo, rendendole tecnicamente "non inedite" all'inizio della manifestazione. Questo avvenne per aggirare l'articolo 61 del regolamento SIAE che escludeva dai diritti d'autore "i brani inediti che partecipano ad una gara con classifica". A suonare il pianoforte fu un giovanissimo Fred Bongusto.

A presiedere la commissione esaminatrice fu chiamato il noto attore e regista Vittorio De Sica, che querelò lo scrittore Giuseppe Marotta (autore di una canzone scartata dalla commissione) il quale lo aveva definito "un ignorante che non saprebbe distinguere un endecasillabo da un manico di ombrello".

A vincere fu la coppia Tony Renis — Emilio Pericoli con Uno per tutte, scritta dallo stesso Renis insieme ad Alberto Testa. La canzone fu al centro di un'accusa di plagio: accusa dalla quale lo stesso Renis, assieme a Testa, si difese raccogliendo in un disco una dozzina di canzoni di epoche diverse, e dimostrando che ciascuna era uguale a quella precedente e che tutte ricordavano la sua.



Mi pare un'Edizione scialba senza Pezzi da recuperare.
Ma non capisco cosa aspettano a fare una Serie TV sulla Sanremo History.



[Modificato da Ankie 10/04/2022 12:50]
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12/04/2022 07:23
 
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Sanremo 1964


Fu condotto per il secondo anno consecutivo da Mike Bongiorno, affiancato da Giuliana Lojodice

Tale edizione, la prima in cui i concorrenti italiani si esibirono in coppia con un interprete straniero, è rimasta nella storia per varie ragioni: in primis per aver visto la vittoria di una sedicenne Gigliola Cinquetti che, in coppia con la cantante italo-belga Patricia Carli, presentò la canzone Non ho l'età, e a seguire l'esclusione dalla finale di Bobby Solo (che, per l'occasione, si presentava in coppia con lo statunitense Frankie Laine) a causa di un'improvvisa raucedine che gli impedì di esibirsi dal vivo; gli fu concesso di presentare fuori concorso la sua canzone, Una lacrima sul viso in playback nell'ultima serata e, a seguito di quell'esclusione, fu coniata per lui l'espressione di «vincitore morale» , poi utilizzata per altri cantanti e anche in altri contesti. La Cinquetti era stata ammessa di diritto in quanto vincitrice del concorso "Voci Nuove" di Castrocaro, e fu questa l'unica occasione in cui un artista vinse entrambe le manifestazioni nello stesso anno.

L'annuncio della vittoria della Cinquetti provocò una furiosa reazione da parte di Domenico Modugno, che la definì "una buffonata, una pazzesca buffonata" e abbandonò la sala stampa in segno di protesta rifiutandosi di concedere autografi: ma due anni dopo sarebbe stato lui a vincere, e proprio in coppia con la Cinquetti. Fu inoltre la prima volta in cui ogni cantante in gara poté scegliere il proprio direttore d'orchestra, spezzando così il "monopolio", poi divenuto "duopolio", che aveva sempre caratterizzato le edizioni precedenti.

Si trattò di un'edizione molto fruttuosa dal punto di vista commerciale, perché sulla scia della manifestazione le canzoni in gara vendettero complessivamente sei milioni di copie, di cui un quarto solo grazie al brano di Bobby Solo; Gigliola Cinquetti, grazie alla vittoria sanremese, fu inviata dalla Rai all'Eurofestival 1964 a Copenaghen (Danimarca) e lo vinse prepotentemente, quasi doppiando il secondo arrivato, il britannico Matt Monro, e dando all'Italia la sua prima vittoria nella manifestazione continentale, e la prima vittoria ad una canzone vincitrice del Festival di Sanremo, fatto che si sarebbe poi ripetuto solo nel 2021.




Modugno che non ci sta a jobbare. [SM=p6026364]
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12/04/2022 07:25
 
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Ma che Brividoni Gigliola! [SM=p6026357]

Anche Bobby Solo va in Lista

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14/04/2022 17:39
 
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Sanremo 1965


Fu condotto, per la terza volta consecutiva, da Mike Bongiorno, affiancato da Grazia Maria Spina.

Si trattò dell'ultima edizione in cui ai cantanti italiani in gara fu consentito presentare più di una canzone (possibilità che invece venne ancora concessa agli interpreti stranieri fino al Festival del 1967).

L'edizione fu vinta da Bobby Solo con il brano Se piangi se ridi (abbinato al gruppo folk statunitense The New Christy Minstrels, questi ultimi in gara al Festival nel quadro di una più ampia tournée europea), la cui affermazione fu letta come una compensazione per la «vittoria morale» dell'anno precedente, in cui l'artista non ebbe la possibilità di esibirsi in finale dal vivo causa una raucedine e fu, quindi, escluso dalla gara come previsto dal regolamento.

Come nell'edizione 1964, tutti gli interpreti dopo il primo furono classificati secondi a pari merito



Che costruzione di anno in anno, Bobby Solo come John Cena che prima jobba a The Rock e poi vince.
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14/04/2022 17:44
 
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A me pare solo un rigurgito elvisiano, era meglio l'anno scorso.

Meglio Pino Donaggio da un paio di stellette lui sì



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16/04/2022 09:22
 
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Sanremo 1966


Fu condotto, per la quarta volta consecutiva, da Mike Bongiorno, nell'occasione affiancato da Paola Penni e Carla Maria Puccini. Quest'ultima fu protagonista di un curioso episodio: durante l'ultima serata ebbe improvvisamente un malore e si accasciò sul palco, ma Bongiorno (sospettando che tale svenimento fosse solo una messinscena della Puccini per attirare l'attenzione su di sé) andò tranquillamente avanti con la presentazione della kermesse, facendo finta di nulla. [SM=g6576502]

Canzone vincitrice fu Dio, come ti amo interpretata da Domenico Modugno (alla sua quarta vittoria in nove edizioni) e Gigliola Cinquetti (ancora minorenne e vincitrice per la seconda volta dopo l'exploit di due anni prima). Fu la prima volta nella storia della manifestazione in cui la canzone vincitrice fosse opera di un solo autore che ne fosse anche l'interprete. Fu anche l'unico caso di canzone italiana presentata all'Eurovision Song Contest che totalizzò zero punti.

Dopo il festival conobbe un grande successo commerciale la seconda classificata, Nessuno mi può giudicare, scritta originariamente per Adriano Celentano (che la rifiutò) e interpretata quindi dallo statunitense Gene Pitney e soprattutto dall'esordiente Caterina Caselli, la quale si presentò contro il parere dei genitori. Non fu da meno Il ragazzo della via Gluck, interpretata da Celentano e il Trio del Clan (ovvero Ico Cerutti, Pilade e Gino Santercole), divenuto in poco tempo un vero e proprio inno ambientalista. L'esclusione del brano di Celentano dalla finale provocò la viva protesta da parte dei "fedelissimi" del Clan, che invasero polemicamente il Casinò e sostennero con eccessivo vigore I Ribelli, unici rappresentanti dell'etichetta rimasti in gara, fino a portare all'intervento delle forze dell'ordine e addirittura alla denuncia di Miki Del Prete. Il 1966 fu anche l'anno di esordio massiccio dei complessi, tutti - a parte i Ribelli - eliminati dalla finale.



Che Spettacolo! Pure gli Sbirri! [SM=g6580341]

Modugno peggio di Roman Reigns [SM=g6574172]
Doveva vincere Caterina Caselli [SM=g6576621]
[Modificato da Ankie 16/04/2022 09:23]
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16/04/2022 09:29
 
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Pezzone da 4 Stars eh



Che Carisma, anche se aveva meno Pause di come la fa ora.

[Modificato da Ankie 16/04/2022 09:29]
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21/04/2022 15:33
 
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Sanremo 1967




Fu condotto per la quinta volta consecutiva da Mike Bongiorno, nell'occasione affiancato da Renata Mauro.

La canzone vincitrice fu Non pensare a me cantata da Claudio Villa ed Iva Zanicchi, che prevalse per soli due punti di distacco sulla seconda classificata, a tutt'oggi il minimo storico di tutti i Festival di cui si conosca il punteggio finale.

Quest'edizione è nota alla storia per aver fatto da sfondo al suicidio del cantautore Luigi Tenco, presente alla gara con Ciao amore, ciao abbinato alla cantante franco-italiana Dalida (alla quale era legato anche sentimentalmente), brano eliminato dopo la prima serata.

Le possibili ragioni del suicidio, esplicate in un bigliettino attribuito a Tenco («Faccio questo […] come atto di protesta contro un pubblico che manda Io, tu e le rose in finale e una commissione che seleziona La rivoluzione»), divennero cavallo di battaglia di chi denunciava la deriva commerciale del Festival a scapito della canzone d'autore. La stessa Orietta Berti, interprete di uno dei brani citati nel biglietto di Tenco, Io, tu e le rose (assieme al gruppo francese Les Compagnons de la Chanson), ancora a cinquant'anni di distanza dal fatto raccontava di essere stata trattata dalla stampa come capro espiatorio, per quanto involontario, del suicidio del cantautore. Caterina Caselli, interprete di Il cammino di ogni speranza, durante l'esecuzione del brano nella seconda serata, scoppiò in lacrime e lasciò il palcoscenico prima della fine del brano a causa della tensione legata al luttuoso evento.

Tra i cantanti stranieri in gara, da segnalare le statunitensi Dionne Warwick e Cher, l'allora marito di quest'ultima Sonny Bono, e la britannica Marianne Faithfull, all'epoca nota per essere impegnata in una turbolenta relazione con il frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger. Tra gli stranieri avrebbe dovuto figurare anche il francese Christophe, in coppia con Domenico Modugno, che però si pentì di averlo scelto come partner e riuscì a farlo sostituire in extremis con Giuseppe Gidiuli.

I 45 giri più venduti risultarono L'immensità di Don Backy e Johnny Dorelli e Cuore matto di Little Tony e Mario Zelinotti, andate ben oltre il milione di pezzi venduti.

Per lungo tempo si credette che un incendio divampato all'interno dell'archivio della RAI negli anni ottanta avesse distrutto le registrazioni di questa edizione, così come quelle del 1966, 1974, 1975 e 1976, oltre a diverso materiale degli anni settanta.

Nel gennaio 2017 è stata invece ritrovata all'estero, probabilmente a Malta, la serata finale (trasmessa in Eurovisione) registrata da vidigrafo. Tale evento è stato annunciato durante la puntata della trasmissione Porta a Porta del 25 gennaio dello stesso anno. Contestualmente, il materiale ritrovato è stato integralmente pubblicato sul sito Rai Play, in data 26 gennaio, e trasmesso da Rai Premium in prima serata il 6 febbraio seguente.

In questa occasione, la direttrice di Rai Teche Maria Pia Ammirati smentì l'ipotesi dell'incendio che si era diffusa, affermando che in quel periodo la RAI non registrava gli eventi trasmessi in diretta televisiva.

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