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06/11/2022 11:07 | |
Ma già dal primo post si includeva la scena italiana nel discorso sul movimento.
D'altronde come può esistere un fenomeno diffuso se il fulcro sono quei 2-3 house show l'anno della WWE, serve per forza un giro più ampio sia per un discorso di fidelizzazione, ma anche per tenere impegnati gli addetti ai lavori.
O anche per far emergere figure nuove.
Che poi negli anni del boom era facile pure che si potesse dialogare con "wrestler italiani" sui forum. Certo, si trattava per lo più di figure folkloristiche che minacciavano di morte gli utenti o tentavano di scoparsi Colosso fingendosi donne, ma chi più chi meno tentava pure di provare un approccio più tecnico alla disciplina.
Anzi, a ripensarci gli insiders erano più deleteri che altro, Baldan a parte che era un genio.
'sta cosa degli show italiani degli anni '60 la vorrei approfondire prima o poi, ricordo che Giovanni Cianfriglia, uno stuntman veterano nel giro delle commedie con Bud Spencer e degli spaghetti western, scriveva di aver fatto anche il wrestler.
Però potrebbe essere stato un riferimento alle sue partecipazioni nei peplum (dove c'era sempre qualche scena di vero e proprio wrestling) e soprattutto nella breve saga di Super Argo, un epigono italiano dei film con Santo e Blue Demon. |
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