La rape-culture
Presente? Quella cultura portata avanti da tizi che non lo farebbbero mai e che sono contrari alla violenza in ogni sua forma ma che ne parlano per farsi due ghigne con un tizio, perchè, sai com'è, l'uomo tende sempre a giungere al confine del dicibile.
Ma se faccio battute su Hitler porto avanti la nazi-culture?
Ma pensa piuttosto alla tua cultura che è quella degli indignati.
"La società dell’indignazione è una società sensazionalistica, priva di compostezza, di contegno. L’insistenza, l’isteria e la riottosità tipiche della società dell’indignazione non ammettono nessuna comunicazione discreta, obiettiva, nessun dialogo, nessun discorso. Il contegno, però, è costitutivo per la sfera pubblica; la distanza, però, è necessaria per la costruzione della sfera pubblica. Le ondate di indignazione, inoltre, presentano un’identificazione minima con la società, dunque non costruiscono alcun Noi stabile, che mostri una struttura di cura per la società nel suo complesso. Anche la preoccupazione dei cosiddetti indignati non è per la società nel suo complesso, ma è piú che altro cura di sé. Di conseguenza, torna a disfarsi rapidamente."
Puntate precedenti:
Empatie. L'esperienza empatica nella società del conflitto (Laura Boella, Raffaello Cortina, 2018)
Critica della vittima. Un esperimento con l'etica (Daniele Giglioli, Nottetempo, 2014)
L'epidemia dell'immaginario (Slavoj Zizek, Meltemi, 1997)
[Modificato da The Heathen 23/06/2020 19:16]