ANKIE & FRIENDS - IL METAFORUM™ - L'Eremo di Carisma&Libertà

TV Internet News Musica Cinema Spettacolo Sport Costume Lifestyle

Media Potere Intrattenimento Goliardia Carisma Autoglorificazione Cazzeggio Creativo

A&F - Ankie & Friends - Il Luogo di Aggregazione & Infotainment creato dal Leader Carismatico Ankie

Questo Forum è un Grande Show di Satira, quanto viene scritto non va preso seriamente.

Siamo tutti dei Personaggi frutto della nostra Immaginazione.

 

Barbara Alberti

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Ankie
    00 09/07/2020 08:42

    Mi parli di Barbara Alberti.

    «Scrivo per non pensare, altrimenti mi sparerei. La gente è disperata perché in questa civiltà dell’ego sfrenato, dominata dai social, si concentra su sé stessa».



    Ma perché dovrebbe spararsi, scusi?

    «Per la mia pochezza infinita. Ho avuto una bellissima infanzia schizofrenica. A 6 anni vidi che la penna scriveva. Avevo trovato la via di uscita. La nonna materna ad Assisi ci menava con il rosario, per lei tutto era peccato: la risata, l’altalena, l’orlo delle mutandine. I nonni toscani, anarchici, vivevano di opere liriche».



    Chi scoprì la Alberti scrittrice?



    «Vittorio Sereni, dopo che per tre anni Memorie malvage era stato rifiutato da tutti. Solo che il giorno in cui mi presentai in Mondadori, con mio figlio Malcom in pancia da sei mesi, si scusò: “Mi hanno giubilato”. Però inviò il libro a un premio per inediti, in giuria c’era Maria Bellonci. Vinsi. Cesare De Michelis, grande amico di mio marito, me lo pubblicò».





    In «Riprendetevi la faccia» ha criticato il ricorso al botulino contro le rughe.

    «Non ho niente contro il lifting, finché non lo rendono obbligatorio. Ho calcolato che, per quanto brutta fossi diventata, non sarei mai stata così orrenda come da rifatta. Hanno abolito la parola vecchio. Ai miei tempi era un titolo d’onore».




    Che cosa ha cercato di più nella vita?

    «La felicità: essere amata e amare. E la libertà, che è l’anagramma del mio cognome. Siamo stati giovani molto fortunati, non come voi venuti dopo. Pensavamo di poter cambiare il mondo. Non c’erano i cellulari, la famiglia non ci sorvegliava. Giravi l’angolo e stavi a Calcutta. I genitori non avevano sui figli l’imperio atroce di oggi. Come fai a crescere se la mamma ti telefona ogni 30 secondi?».





    In «Mio signore» mette a confronto desiderio e santità. Voleva essere santa?

    «Ma certo! Sono grata alla mia cattiva educazione cattolica, una grande mitologia: angeli e diavoli, bene e male. Tornata da un viaggio in America, passai un mese senza trasfigurazione. Il tavolo era il tavolo. Lucidamente pensai: se continua così, mi ammazzo. Era una vita priva di spirito. Come quella che tutti conducono oggi, orfana della trascendenza».





    Invece lei scrisse la storia a puntate di san Francesco e santa Chiara sull’«Osservatore Romano».

    «Una pazzia divina proposta da Lucetta Scaraffia e accolta dall’allora direttore Giovanni Maria Vian. Magari mi avesse telefonato papa Francesco! Il mio narcisismo eretico sarebbe stato appagato. Invece niente. La Chiesa non disse una parola neppure 40 anni fa, quando nel Vangelo secondo Maria feci abortire la Madonna. Sono qua che aspetto di bruciare sul rogo, ma nessuno lo accende».





    È una critica al pontefice argentino?

    «No. È l’unico ad aver detto una frase sensata sulla pandemia: “Pensavamo di rimanere sempre sani in un mondo malato”. La verità è che noi vecchi miscredenti vogliamo tornare in sacrestia con i preti, gli ultimi che ancora studiano».



    Davvero mentre scriveva «Vangelo secondo Maria» restò casta per otto mesi?

    «Non ricordo i tempi. Avevo intorno un’aura e non volevo che si sciupasse. Sono le mani che scrivono, non la testa».

    barbara alberti
    BARBARA ALBERTI





    Che cos’è il pudore, secondo lei?

    «Una prudenza celestiale».

    Peggio la quarantena da Covid-19 o quella nel «Grande fratello Vip»?

    «In tv mi sono divertita in modo indecente. Reduce da un’aggressione, ero sotto shock. Sono andata lì imbottita di Lexotan. In una notte ho scordato tutto».



    Il miglior compagno di segregazione?

    «Rita Rusic. Con lei nella casa c’era famiglia. E anche la vincitrice, Paola Di Benedetto. Non sapevo nulla degli influencer. Il mio mondo è antico, ho il Nokia».







    Ha guadagnato bene, almeno?

    «Il denaro è stato un movente. Ho un rapporto disastroso con i soldi».

    Pronunciò un motto cinico: «Prendete ai poveri. Hanno poco ma sono tanti».

    «Un proverbio cinese. È lo stile di tutti i governi. Pensi solo alle tasse in Italia».



    È mai stata povera?

    «Continuamente. Vengo dalla retorica del ’68. Per non essere come i nostri genitori borghesi, non abbiamo mai fatto i conti. Ci staccavano la luce e ridevamo. Un Natale mangiammo i fagioli della tombola, non c’era altro. Temo che Malcom non l’abbia vissuta bene, questa cosa. Poi con mio marito si buttava giù una sceneggiatura e diventavamo ricchi per sei mesi. Gli amici si fermavano da noi a Roma anche per tre anni. Devo tutto a un droghiere di via Anapo, Virgilio Virgili, che ci ha sempre sfamati».






    Malcom è diventato giornalista.

    «È stato un bimbo abbandonato. Credevamo che giocasse con la Playstation. Il giorno che andò a studiare a Bologna trovammo in camera sette faldoni di scritti suoi, tipo vite dei santi. Non ce lo aveva mai detto. Non si fidava di noi».



    Odia Roma dall’età di 15 anni. Perché?

    «Da quando ci arrivai. Milano è una città mistica, ha l’anima, come San Pietroburgo. Invece Roma mi ricorda una frase di Theodor Adorno: “Volgarità è essere dalla parte della propria degradazione”. I romani arrivano con un’ora di ritardo esibendo un sorriso compiaciuto, sfottono le vecchie per strada, hanno l’insulto per la donna sempre pronto».



    Si fida poco degli uomini o sbaglio?


    «Per natura mi fido di tutti. Sono un cane. Incontro qualcuno e scodinzolo, gli faccio le feste. Ho scoperto che statisticamente conviene. Al massimo prendi una fregatura ogni mille».





    Rivelò d’aver avuto amori lesbici.

    «M’innamoro degli occhi, il resto viene dopo. Il fascino non c’entra con il sesso. M’innamoro di chiunque. Con le donne mi diverto di più. Non hanno il problema dell’erezione, una prova tremenda. Siamo libere, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Nei maschi il fallo è la clessidra della loro vitalità, da quando si accorgono di averlo fino alla morte».






    Qui traspare il suo animo femminista.

    «Le femministe perbenine di oggi sono ridicole. Ai miei tempi mi facevano paura. Erano cattivissime. Hanno cambiato le leggi. Ho condotto un sondaggio nel rione Salario-Trieste, dove vivo: qual è la tua notte ideale? Su 100, due hanno risposto: scopare con Brad Pitt. Le altre 98: dormire. Le giovani madri con figli piccoli passano le notti in bianco. Se vogliono leggere Dostoevskij o farsi la ceretta, devono rubare le ore al sonno».



    Perché ha scritto «Non mi vendere, mamma!», contro l’utero in affitto?





    «Perché è una pratica infame, l’ultima frontiera della schiavitù. Quando la serva Agar nella Bibbia partorisce Ismaele per la moglie sterile di Abramo, almeno rimane accanto al figlio. L’idea che la sinistra consideri possibile concepire un bimbo affinché sia venduto è ripugnante. Lo spacciano per un gesto d’amore. Ma quando mai la signora Agnelli ha generato un figlio per la sua domestica?».





    Ha affermato che «il matrimonio è un’istituzione basata sulle corna».

    «Era una battuta. Però vera. Ho sposato Amedeo Pagani due volte: a Londra per far felice mio padre e nell’abbazia di Casamari per soddisfare sua madre, dopo un fidanzamento con 300 invitati alla Casina Valadier, dove mi presentai rapata a zero. Era bellissimo. A 18 anni si vestiva dal sarto. Veniva ai cortei studenteschi in giacca e cravatta di seta e mi diceva: “Sta’ vicino a me, così la polizia non ti mena perché mi scambia per un fascista”. Oggi lo considero il mio maestro».





    Ha avuto anche «un fidanzato pelosissimo, con due baffoni», che la menava.



    «Due sberle. Non sono offesa: le meritavo. Però era molto spiritoso. Sembrava uno dei carabinieri di Pinocchio».



    Ha amato alla follia Vittorio Sgarbi.



    «È stato la mia musa. Ho scritto un’autobiografia come se fosse sua. Sull’arca del diluvio da Covid ho imbarcato lui e il filosofo Giorgio Agamben, gli unici che non si sono piegati al pensiero unico».


    Si è mai arrabbiata quando la scambiavano per l’astrologa Lucia Alberti?

    «È morta da 25 anni e ancora succede. Mi arrivò persino un ricco assegno destinato a lei, così diventammo amiche. A volte faccio anch’io l’oroscopo. Basta predire alle persone eventi insensati».



    Di che segno è?

    «Ariete, ascendente Ariete. Guai se mi metto a ragionare: finisco contro il muro. L’Ariete deve andare diritto, rischiare».

    Invidia qualcuno?

    «Due donne. Una è Mina: è riuscita a sparire. Se scompare Alberti, se ne accorge solo il gatto. L’altra è Elena Ferrante. A 77 anni io mi sbatto per esistere, lei scrive libri stupendi sotto falso nome. Tanto tempo fa feci lo stesso. Zero copie».





    Ha paura della morte?

    «Moltissimo. Mi fa incazzare. Invidio i cattolici veri. Per loro sarà solo l’inizio. Vorrei tanto credere in Dio. Invece so che non potrò rivedere i miei morti e i miei vivi. Aveva ragione Alberto Moravia: “Tanta fatica per imparare l’inglese, e poi, tac!, fine”. Ho capito come avrei dovuto amare mia madre solo 20 anni dopo che se n’era andata. Non siamo mai a posto con i morti. Mai, mai, mai».

  • OFFLINE
    Ankie
    00 27/07/2020 17:52

    Scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, giornalista, opinionista, conduttrice radiofonica e anche ex protagonista assoluta del “Grande Fratello Vip”. Barbara Alberti a 77 anni, una delle donne più lucide e brillanti della nostra cultura, non si sottrae a discettare su amore, relazioni, ma anche lanciarsi in una analisi impietosa dell’uomo di oggi. Poche certezze nella sua vita, come confessa in una lunga intervista a Il Foglio: “Morirò imperfetta”. Il discorso si sposta sugli anni che passano: “Io temevo tanto la vecchiaia. Ho corteggiato l’idea del suicidio per non passare i trent’anni. – confessa – Dai 24 ai 30 ho sentito l’invecchiamento con una potenza incredibile: cominciava a cambiarmi il viso e capivo che prima o poi sarei morta (…) Ci raccontano che le donne invecchiano peggio: è una menzogna! Sfuma la sessualità ed è una grande liberazione, anche se ora devono farci scopare fino a cento anni, perché vogliono raccontarci che siamo eterni, invincibili, e invece siamo soltanto zimbelli del mercato”.
    Grande osservatrice degli esseri umani, la Alberti nota che si complicano la vita (e i sentimenti) tra mille contraddizioni: “Vanno sempre contro loro stessi, e farebbero qualsiasi follia per essere infelici. – afferma – Chi scrive a una posta del cuore sa benissimo cosa deve fare, non cerca un consiglio, non vuole risolvere niente, anche se sta soffrendo. Scrive perché cerca un’amica sconosciuta che per cinque minuti porti il suo peso, vuole una compagna di sofferenza e di dubbio”.

    E i maschi? “Provo grande tenerezza per loro. Sono sempre su un palcoscenico, giudicati per tutto. Dipendono ancora da quel loro arnese, che è un’arma di sconfitta. Il cazzo. – ribadisce – È quello che li rende così rigidi e affezionati al potere, e li espone continuamente. Per noi è diverso, il piacere è un nostro segreto, non veniamo giudicate su come facciamo l’amore. Gli uomini sì e questo è terribile. Anche loro dovrebbero emanciparsi, sbarazzarsi di questa riduzione così meschina”.
    Infine un bilancio amoroso, senza fronzoli né tabù: “Ho amato più uomini che donne. Questi nostri anni portano a molti conformismi ma anche a qualche bel risultato di libertà: la mia preferita è il fluid, perché io alla mia identità sessuale non ho mai creduto e mi è bastato innamorarmi anche solo una volta di una donna per capire che è una convenzione”.

  • OFFLINE
    Ankie
    00 06/08/2020 15:37

    Barbara Alberti disprezza il MeToo

    Potrebbe sprofondare nell’Oceano quel movimento, perché è stato falso, di un conformismo, un perbenismo e un puritanesimo inaccettabili. Ha solo scoperchiato lo scandalo internazionale di ricatti nel mondo del cinema. Ma non sei molestata quando sei una attrice, ma quando hai 700 euro al mese e un figlio disabile e non puoi dire di no. Noi donne dobbiamo pagare una tassa per lavorare. Le ragazze del #MeToo di questo sono totalmente colpevoli. Non erano disgraziate, ma belle, giovani, talentuose, star internazionali e la dai a quel rospo per fare un film in più? Ma non hanno un minimo di orgoglio? Ai bambini bisogna insegnare l’inviolabilità del proprio corpo. Weinstein non era Hitler, c’è chi ce l’ha fatta anche senza di lui. Si sono tenute dentro tutto per vent’anni e poi hanno fatto questa psicoanalisi di massa. Il #MeToo è diventato una passerella che non è servita alle donne di tutti i giorni

    Le parole su Asia Argento
    Barbara Alberti non ha remore nemmeno nei confronti di Asia

    Lei aveva 36 anni e lui 17, ma cos’è una violenza? Questo ragazzo gli ha fatto lo stesso scherzo che lei ha fatto a Weinstein. Invece lei avrebbe dovuto rispondere: è vero, e allora? È reato? Per me no, perché a 17 anni un ragazzo sa benissimo cosa sta facendo. Fino a qualche anno fa era favorito il rapporto con le donne più grandi, con la definizione volgarissima di “nave scuola”. I ragazzi hanno sempre desiderato una donna più matura. Sul femminicidio salterei la forma, ma se ci fosse stato il preticidio o il maschicidio sarebbero già state varate delle leggi speciali.


  • OFFLINE
    Ankie
    00 15/11/2020 16:28

    Oggi obbligo sociale, articolo da supermercato, spogliato del suo mistero. E così l’eros è morto. Come resuscitarlo?
Tornando al più grande detonatore erotico: il pudore

    Questo articolo è pubblicato sul numero 45 di Vanity Fair in edicola fino al 10 novembre 2020




    Sesso, sesso, sesso, è un assalto, un obbligo sociale, un’ingiunzione. Prima lo si usava per vendere i prodotti, ora si vende direttamente quello, e se a 80 anni non scopi tre volte al giorno sei uno sfigato, un nemico del presente. Questa retorica che va di moda oggi, l’esaltazione del sesso fra vecchi. Ci vogliono arrapati fino a cent’anni. È un’impostura. La natura è più clemente della pubblicità, esistono le stagioni.

    L’immagine di due vecchi corpi congiunti non evoca l’erotismo, evoca la morte. E quei novantenni che vanno in tv a vantarsi dei loro amplessi, buon per voi, ma perché gridarlo? Il pudore è bello a ogni età. E intanto, un grave lutto è stato ignorato. Povero Eros! È morto in un portone, dimenticato. Non era più il putto con la faretra, ma un vecchio clochard avvolto in un cappottone pieno di buchi, da cui spuntava un’ala spelacchiata. È caduto a terra, un passante si è chinato su di lui, e ha esclamato:
    «Lei, il dio degli dèi! Come ha fatto a ridursi così?».
    «Siete stati voi. Ero il dio del mistero, avete fatto di me un articolo di mercato. Tutto gridato, tutto spiattellato, mi aggrediscono carrettate di membri di chiappe di peli, in tv sui giornali sui social… soffoco! Non sono io, quello! La gente fa sesso per postarlo, l’industria erotica è contro di me, invece di suscitare il desiderio lo mortifica… c’è una congiura mondiale per abbattermi. Sono riusciti a vincere la mia immortalità. Hanno reso finito l’infinito, profanato il segreto. Il sesso è un atto sacro, anche se consumato con uno sconosciuto contro un muro».
    «Ma no, è divertimento!».
    «Perché, il divertimento non è sacro?».
    «Non mi dica che rimpiange i tempi della repressione».
    «Oh sì. Perdutamente. Quei bei tabù, quella deliziosa vergogna, e la divina parola, lussuria… Allora non c’era il calo del desiderio! Adesso, in quest’orgia permanente, andate tutti dal sessuologo. Il mio nemico, che rende tutto laico, e ti ricatta dicendo che faccio bene alla salute… io, il dio dell’audacia, degradato a medicina. E i sessuologi in tv? Ogni volta che parlano, migliaia di desideri si spengono. Farebbero passare la voglia anche a Priapo. Avevo un alleato, la Chiesa, che condannava il sesso rendendolo eroico. Ma adesso, anche lì… senza proibizioni, io che ci sto a fare?».
    «Che reazionario! Io ho ricevuto una pessima cattolicissima educazione sessuale, grondante colpa e vergogna».
    «Eppure, più rispettosa del mistero, che non il sabba sguaiato di oggi. Il sesso non è uno sport. Mi manca l’attesa, mi manca il batticuore».
    «Che discorsi preistorici… Già negli anni Settanta facemmo la rivoluzione sessuale».
    «Oh sì. Ma quella volta, io c’ero. Ricordo la grazia della scoperta, l’eccesso felice, lo slancio… allora osavate. Era un sesso pieno di speranza. Ma adesso è tutto precotto e virtuale. Allora non c’era Tinder. Mick Jagger cantava “masturbation can be funny”… ma oggi non si fa altro. Onanismo superstar. Il sesso senza volto, senza il fastidio della presenza. In passato legioni di madri furiose e di preti hanno perseguito con l’aspersorio e il matterello l’adolescente colpevole di obbedire al richiamo più elementare della natura, per farne un cittadino sottomesso. Bagni gelati, legacci, busse… Allora l’autoerotismo era una forma di libertà contro la repressione degli adulti. Oggi, un modo per cancellare l’altro. Se tornassero quei piccoli martiri, e vedessero che l’onanismo è diventato una speculazione con un enorme fatturato. Si sono profusi patrimoni, pur di eliminare il partner. Finiti i tempi scomodi della fornicazione reale, quando bisognava vestirsi e lavarsi tutto. Ora c’è questa comodità, che siamo ombre. Impuri spiriti, minacciati da un’impotenza stregata e collettiva».
    «Anch’io ho dei problemini in quel senso… prima di spirare, avrebbe un consiglio?».
    «Tornate al peccato, che è meglio. Alla voluttà del proibito, quando il sesso bisognava conquistarselo con la paura della punizione, così eccitante. Torniamo al grande detonatore erotico, il pudore. Che il sesso sia un rischio, un’affermazione del desiderio, non una fila al supermarket».


    Barbara Alberti, 77 anni, scrittrice, sceneggiatrice, giornalista. Il suo ultimo romanzo П Mio Signore (Marsilio, pagg. 176, € 12).



    www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2020/11/07/torniamo-al-peccato-che-...
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 09:54
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 10:02
    Vista al GF Vip ... da dimenticare.

    Spocchiosa, volgare, rancorosa, frustrata e chi ne ha più ne metta.
    Ma poi fintissima, ipocrita in modo assurdo, forte con i deboli ed asservita a chi invece era protetto dagli autori.

    Da dimenticare.
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 10:05
    [SM=p6430293]
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 10:12
    Come scrittrice nulla da eccepire
    [SM=g6584750]
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 10:22
    Dei suoi romanzetti che usa per mangiare non m'importa nulla.

    Al GF era asservita sola a Rusic che è stata fatta fuori presto.
    Era l'unica Persona Vera lì dentro in mezzo a gente non valeva un cazzo, UN CAZZO!!
    Era lì per i soldi e per svagarsi, non aveva Percorsi prestabiliti da seguire come gli altri.
    Non era spocchiosa, era SU-PE-RIO-RE al resto, compresi Autori e Spettatori come te che dovrebbe solo ringraziarla per aver dato lustro al GF VIP ed avervi dato modo di vedere h24 una Persona che vale veramente.





  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 10:29
    Re:
    Ankie (anklelock89), 08/04/2021 10:22:

    Dei suoi romanzetti che usa per mangiare non m'importa nulla.

    Al GF era asservita sola a Rusic che è stata fatta fuori presto.
    Era l'unica Persona Vera lì dentro in mezzo a gente non valeva un cazzo, UN CAZZO!!
    Era lì per i soldi e per svagarsi, non aveva Percorsi prestabiliti da seguire come gli altri.
    Non era spocchiosa, era SU-PE-RIO-RE al resto, compresi Autori e Spettatori come te che dovrebbe solo ringraziarla per aver dato lustro al GF VIP ed avervi dato modo di vedere h24 una Persona che vale veramente.








    Ma figuriamoci, era di una falsità estrema, una paracula con la P maiuscola.
    Asservita agli autori, stronza, falsa e pure bugiarda.
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 10:32


    Bè a quanto pare essere definiti Paraculi da te è un ONORE.

  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 10:35
    Ma sei capace di sostenere un contraddittorio senza andare sul personale ?
    A quanto pare no.
    Resta nel merito
    [SM=g6578679]
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 10:36
    No, io guardo le cose nel complesso, non è che se c'è una Pandemia allora chiudo tutto senza pensare al resto.

    Hai dato del paraculo a me e l'Alberti, è evidente che il Problema sei tu.
    [Modificato da Ankie 08/04/2021 10:41]
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 10:41
    Re:
    Ankie (anklelock89), 08/04/2021 10:36:

    No, io guardo le cose nel complesso, non è che se c'è una Pandemia allora chiudo tutto senza pensare al resto.


    Ma che esempio è ? 🤣
    Non è che se io ho un'idea diversa dalla tua non possiamo andare d'accordo eh.

  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 10:43
    Dici troppe stronzate, non è solo un'idea.

    [Modificato da Ankie 08/04/2021 10:43]
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 10:47
    Vabbè ... allora non scrivo più niente, non è che mi cambia qualcosa eh.
    Così stai più sereno 🤣
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 10:54
    Ma io sono serenissimo.
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 11:45
    Ma se sbrocchi in due secondi !
    Ma perchè ? Bah
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 11:51
    Se dici



    Io e l'Alberti valiamo molto più di te e non siamo dei Paraculi
    [Modificato da Ankie 08/04/2021 11:57]
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 12:37
    [SM=g6581038]
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 12:42
    Vieni qua a provocare e dare dei Paraculi a due Dei, che è come se io venissi a casa tua a pisciarti nel salotto, e pretendi poi che tu non ti si giudichi?

    Colosso
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 13:46
    Re:
    Ankie (anklelock89), 08/04/2021 12:42:

    Vieni qua a provocare e dare dei Paraculi a due Dei, che è come se io venissi a casa tua a pisciarti nel salotto, e pretendi poi che tu non ti si giudichi?

    Colosso



    [SM=p6430650]
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 15:33
    Re: Re:
    Pupazza (8Cd2210319), 08/04/2021 13:46:



    [SM=p6430650]




    [SM=p6430649]

    Spero che ti gangbanghino nel vomito [SM=p6430249]

    Sono sempre stato un Colosso-Wannabe [SM=g6574108]
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 16:40
    Eddai, un po' di contegno, sono sempre una signora eh.
    [SM=g6574171]
  • OFFLINE
    Ankie
    00 08/04/2021 17:47
    E Mancini invece è uno stronzo [SM=g6574173]
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 08/04/2021 19:08
    [SM=g6579938]
  • OFFLINE
    Pupazza
    00 12/04/2021 14:17
    Ankie, ti faccio un regalo, poi non dire che non ti voglio bene [SM=p6430244]

    www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-giovane-ero-scassacazzi-micidiale-oggi-mi-sono-scoperta-26...
  • OFFLINE
    Ankie
    00 29/05/2021 20:43
  • OFFLINE
    Ankie
    00 29/06/2021 09:19

    “RINUNCIARE ALLA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE È LA PEGGIORE DELLE EPIDEMIE” - BARBARA ALBERTI STRONCA L’ESASPERAZIONE DEL POLITICAMENTE CORRETTO: “IL MONDO È VITTIMA DI UN RINCOGLIONIMENTO TOTALE. LE NUOVE REGOLE INCLUSIVE DEL CINEMA? IDIOZIA AL POTERE E MORTE DELL’ARTE” - SULLA BODY POSITIVITY: “PERCHÉ TU TI PUOI VESTIRE DA BALENA E DILETTA LEOTTA NON SI PUÒ VESTIRE DA BARBIE?” - LA NEOLINGUA TANTO CARA A MICHELA MURGIA? “È FORMALISMO IPOCRITA E CENSURA”


  • OFFLINE
    Ankie
    00 01/11/2023 07:46
1