00 17/07/2019 14:25
Ero piuttosto imbevuto di retorica antiberlusconiana come gran parte di quelli della mia generazione, votare per Silvio era come tradire me stesso, gli ideali, gli amici, la stessa generazione. Ma allo stesso tempo era una decisione mia, anche se un po' forzata dagli eventi (Governo Monti su tutti).
Era un'affermazione individuale.

Invece la retorica antileghista non mi prende, li considero io in primis dei cialtroni e degli incapaci, per cui mancherebbe quel senso di liberazione che ha alimentato i Brividi col voto A Silvio.

Dentro FI cmq c'erano delle personalità che mi piacevano (Romani su tutti), invece l'unico leghista che ho mai vagamente stimato è Pagliarini.
Borghi mi diverte come troll televisivo, e con gli anni ho scoperto il lato ufologo-complottista di Borghezio, ma sono terribili.
[Modificato da Horace ホレス 17/07/2019 14:48]