HIGH FLYIN 106 - LA STORIA SIAMO NOI
Introduzione particolare oggi: frammenti di un dialogo via e-mail, tra virgolette le domande che mi sono state poste e senza virgolette le mie risposte. “Rob, ho visto che non sono l’unico a dirtelo: o sei un genio o sei un pazzo”. La seconda che hai detto. “Come fai a citare una settimana l’Apologia di Socrate e la settimana dopo la rivoluzione francese e il Consiglio di Vienna, il tutto parlando di wrestling contemporaneo?”. Storia e filosofia si applicano per un motivo: applicarle a ciò che si vive, cosa c’è di strano quindi nell’usarle per il wrestling? “Citerai qualcos’altro di storico questa settimana?” Certo. Aleggia l’ombra di Giordano Bruno, e poi il “Lucrezia Incident” del figlio di Tarquinio il Superbo e molto altro ancora. “Dopo gli ultimi avvenimenti il tuo umore com’è?”. E’ il solito: sono sicuramente deluso e meravigliato dai comportamenti umani, ma di sicuro non sono arrabbiato, ho un’età alla quale ho già visto cose molto peggiori, e soprattutto ho la forza di comportarmi sempre in modo da voler vedere ogni mattina una brava persona quando mi guardo allo specchio e ho la consapevolezza di perseguire sempre l’Ideale in cui più Io Credo da sempre, la Giustizia. Tanto mi basta. “Rob, me lo fai leggere il pezzo prima di pubblicarlo?”. Certo, così mi dici cosa ne pensi, più che volentieri.
LA STORIA SIAMO NOI
“La storia, come un’idiota, meccanicamente si ripete”, Paul Morand.
A volte i flashback arrivano all’improvviso, cose a cui non ripensi da tempo, ed improvvisamente ti ritornano in mente, e provi a dare un senso a cosa una volta avevi visto, e provi a capire a cosa ha portato. Certi episodi possono essere capiti solo col senno di poi, e il senno di poi è l’unico che ti può servire a tentare di evitare sbagli nel futuro prossimo.
In questi giorni mi sono venuti in mente tanti episodi passati del wrestling, e ho pensato così di dargli un senso qua, in questo editoriale. Soprattutto ho tentato di concentrare i miei pensieri sugli episodi di manifestazione del Potere nel mondo del wrestling, sia work che shoot, per ricostruirne un filo rosso e vederne una possibile attinenza con ciò che succede nella società.
Soprattutto quando il Potere è stato esercitato in regime di monopolio di fatto. E quindi la mia mente è ovviamente volata subito al periodo post Wrestlemania 17, e soprattutto a due episodi di Dimostrazione di Potere: il concepimento del “Kiss My Ass Club” e il Jarrett Incident. Ma andiamo con calma: alla fine dell’angle dell’Invasion nacque questo angle che vedeva protagonista Vince McMahon il quale, approfittando della propria posizione dominante, costringeva i vari dipendenti a baciargli il sedere, non solo metaforicamente. Letta così è un tipico comportamento fatto per accrescere heat su di sé, ma in realtà il pubblico non lo vedeva in modo unicamente negativo, visto che a rimanere vittima di tali “baci” erano anche, se non soprattutto, heel.
Il fatto è che il pubblico WWE di base vedeva in tale comportamento l’affermazione della definitiva superiorità di Vince McMahon e quindi della propria federazione. Ancora oggi, episodi di vessatorietà da parte del Potere vengono viste da alcuni come legittima e ammirevole manifestazione di potere, in una sorte di immedesimazione del “servo” nella mente del “padrone”, in una sorta di Sindrome di Stoccolma.
Ma torniamo a parlare di wrestling, e vediamo ora due episodi che però testimoniano le deviazioni che può comportare un simile comportamento. Si è fatto prima riferimento al Jarrett Incident: il Jarrett Incident è il nome con cui viene chiamato l’angle con cui McMahon on screen dichiarò che, comprata la WCW, un lottatore che mai più avrebbe messo piede in WWE era Jarrett. Pur essendo Jarrett uno dei migliori lottatori e personaggi della morente WCW (tra i primi tre, sicuramente) non poteva avere un futuro in WWE per tre ragioni: era inviso al boss per via di alcune dichiarazioni fatte alcuni anni prima (tra l’altro dichiarazioni più che condivisibili nella sostanza), il top player della WWE ne era geloso per questioni personali (Debra era stata precedentemetne legata proprio a Double J) e, last but not least, per dare un segnale che davvero in regime di monopolio unica condizione per il successo era essere benvisti da McMahon.
Certo col senno di poi fa sorridere pensare che l’unica forma di concorrenza (seppure ora a livelli ancora parecchio distanti) alla WWE sia venuta proprio grazie ad un’idea dello stesso Jarrett, la TNA. Ma Jarrett aveva una lunghissima esperienza nel campo delle promotions (il padre è/era un grande promoter), risorse finanziarie forti e soprattutto aveva voglia di montare su una federazione. Se non avesse avuto una qualsiasi di queste tre cose, ora non esisterebbe concorrenza e nessuno si ricorderebbe dell’esistenza di un tal Jeff Jarrett, ma se non avesse subito un ingiusto trattamento da parte dei McMahon i McMahons non avrebbero mai dovuto preoccuparsi di concorrenza.
Altra conseguenza che può avere una ritorsione personale del potere contro qualcuno che sta meramente “antipatico” la abbiamo vista nel gennaio del 2000 in WCW. La WCW veniva da tre mesi meravigliosi, in cui davvero qualità e ascolti erano migliorati in modo esponenziale e in cui davvero era stato finalmente compiuto il tanto bramato ed atteso progresso nel main eventing. Ma una “congiura di palazzo” eliminò l’artefice di cotanto successo, e al suo posto venne messo un wrestler molto controverso per i suoi spiacevoli trascorsi negativi come booker, cioè Kevin Sullivan.
Costui, non pago di aver già arrecato danni grossi in WCW (avete mai sentito parlare del celeberrimo episodio dell’ “I respect you bookerman” con protagonista Pillman? Bè, il “bookerman” deriso era proprio Sullivan), come prima mossa da nuovo uomo di potere tramò in modo da “eliminare” Chris Benoit, che solo la sera prima era diventato per la prima volta in carriera campione del mondo. Benoit, uomo che doveva moltissimo a Russo e odiato invece da Sullivan perché gli aveva “portato via” la moglie Nancy, colse l’occasione e se ne andò in WWF portando con sé Eddie Guerriero, Perry Saturn e Dean Malenko.
La vendetta personale di Sullivan tolse quattro strepitosi lottatori alla WCW tra cui il campione del mondo stesso, e quel giorno cominciarono i tre mesi più grigi della storia WCW, fino a quando non si tentò di salvare in salvabile richiamando Russo, anche se ormai il danno era stato fatto. Una ritorsione personale causò l’inizio del baratro. E Sullivan non era neanche il proprietario della WCW ma era solo un dipendente che approfittò della propria momentanea posizione di potere per bannare dalla federazione chi gli era antipatico.
Il fatto è che il wrestling si basa su diverse figure di eroi, e spesso nell’immaginario collettivo la figura dell’Eroe, a torto o a ragione, è vista contrapposta al potere. L’antieroe Austin che con toni sgarbati, dita medie alzate e azioni non politicamente corrette si sbarazzava del capo che voleva impedirgli il successo, o l’Eroe Involontario Sting, che suo malgrado, intristito dalle malefatte NWO, divenne il simbolo di chi si opponeva a tale potere. Il grigio eroe col viso bianco solcato da lacrime nere che combatteva il proprio nemico soltanto ricordando al proprio pubblico che era ancora vivo e non era felice. Lottando non con le mani o con i piedi o con armi, ma instillando il dubbio nelle coscienze.
E troppo spesso si fa volutamente confusione a chi si contrappone al potere. A contrapporsi al potere può essere un terrorista mujaheddin spinto da un ideale autodistruttivo, ma può essere anche un blogger cinese o una attivista birmana che mostrano meramente al mondo le azioni dei loro governi criticandole con parole garbate ricevendo così la stima delle masse. Trattare ogni critico come un terrorista non è mai stato e mai sarà indice di libertà, e proibire ogni forma di critica non è mai stata una politica vincente. Elimini un critico ma crei un simbolo. Dai dieci mesi di galera ad uno stupratore o un assassino, e condanni all’ergastolo un dissidente “politico”.
Nell’introduzione si parlava di Tarquinio il Superbo; bè, l’ultimo re di Roma cadde quando tentò di coprire uno stupro fatto dal figlio. Non era la malefatta più grave compiuta da quel potere, tutt’altro, ma Lucrezia fu erta a simbolo tanto che la si ricorda ancora oggi a distanza di più di 2.500 anni.
Il tutto sta a non prendersela, credo che a volte la consapevolezza, anzi, la assoluta certezza, di avere la Giustizia con sé, porti a perdonare tutto ciò che di sbagliato ci può essere fatto. Ricordo un feud di due anni fa tra Foley e Flair, un feud worked shoot, in cui i due ripresero l’inizio dei loro dissidi reali, quando Foley fu frenato nella sua ascesa dal suo idolo Flair, che era invidioso del giovane Foley e temeva di perdere il proprio posto al sole vedendo che al pubblico il giovane Foley piaceva anche troppo per i gusti del Nature Boy. Il Nature Boy tramò alle spalle di Foley (poteva, era suo legittimo potere visto che era uno dei booker della federazione) e lo costrinse così ad andarsene. Foley mantenne il suo pubblico e trovò comunque strade nel fare sentire la propria voce. Il nocciolo alla fine era solo uno, la domanda a cui Foley avrebbe voluto sempre avere una risposta era solo una: perché? Riassumendo il tutto in sei parole, “you stepped on those dreams, Ric”. E’ sempre triste rendersi conto che chi da bambino stimavi è in realtà una persona poco raccomandabile e pronta a tramarti contro.
Concludo, ricordandovi che se avete invece la bontà di condividere qualcosa di divertente, interessante o anche solo di curioso da comunicarmi, o volete dirmi come la pensate voi sugli argomenti di cui in discussione, sarò più che lieto di dialogare con voi al mio indirizzo di posta elettronica, rob@wrestling4ever.it. E approfitto dell’occasione per salutare i nuovi membri del nostro staff, sono sicuro che daranno tutti un ottimo contributo.
p.s.: Ah, ho passato il pezzo al protagonista dell’introduzione. La sua risposta è stata: “Rob, solo io vedo diversi richiami?”. In che senso? “Nel tuo pezzo. L’argomento, le citazioni, le similitudini con…bè, sai con cosa. E’ una coincidenza? Perché so che tu non cred…”. Sì, sbagli, è solo una mera coincidenza...
Stay Tuned. Rob.
[Modificato da Ankie 30/09/2023 09:17]