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HIGH FLYIN 32 - SEMPLICEMENTE I MIGLIORI

A cura di The Rob In Town 79



Come preannunciato settimana scorsa, questa settimana si fa' un primo bilancio dell'anno trascorso. In altro posto trovate (o troverete) i premi del sito, in questa edizione trovate invece le mie valutazioni personali. E poiché il buon Alexander Magno ha scritto le sue valutazioni in ordine alle singole categorie, io ho deciso di diversificare il mio riassunto dell'anno: proporrò la mia top thirty alla maniera di PWI, con qualche piccola previsione per il futuro. Diciamo che sarà una sorta di PWROB; per la classifica ho usato criteri a metà tra il mark e lo smart, tenendo conto di vittorie, incontri nel main eventing, ma anche di qualità di match e riscontro sul pubblico. Ho escluso Giappone e Messico, di cui so poco, e ho tenuto conto anche del “peso” di ogni federazione.

SEMPLICEMENTE I MIGLIORI

“Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio”, O. Wilde.

30) Sabu: Un anno intenso: prima un feud hardcore come piace a lui con Abyss, poi una vera umiliazione subita da Joe. Va a ricreare la ECW in WWE e affronta subito alla pari i due campioni dei roster Cena e Mysterio. Da lì in poi è un calando: sbaglia ogni spot (Summerslam sembrava il Benny Hill Show) e perde la voglia. Da aprile 2007 probabile un cambio d'aria.
29) Gregory Helms: Comincia l'anno nel peggiore dei modi, perdendo da Jerry Lawler. Quasi tutti ne predicono il licenziamento ma lui cambia brand, passa a Smackdown e diventa campione cruiser. Titolo che difenderà per più dieci mesi, seppur combattendo poco. La speranza è che lo mandino a lottare almeno per il titolo US, il ragazzo lo meriterebbe.
28) Homicide: In ROH sfiora il titolo massimo e da' spettacolo in coppia con Joe. In TNA forma, col fido Hernandez, metà della più grossa novità vista ad Orlando quest'anno. I LAX dovrebbero mietere ancora grandi successi, e non si esclude per ‘Cide uno stint da singolo.
27) Nigel McGuinness: Detiene per molti mesi il secondo titolo ROH perdendolo solo da un wrestler in chiave mark imperdibile. Da quando non ha più il titolo ricomincia a regalare spettacolo. Per il 2007 non saprei che aspettarmi, dubito però di rivederlo nella stessa classifica odierna.
26) Carlito: Misteri della WWE. Inizia l'anno benissimo, meglio delle più rosee previsioni, poi rimane invischiato in un anonimo feud con Masters. In estate gravita con ottimi risultati attorno al titolo IC per poi essere accantonato per mancanza di idee. Ma ha le stimmate del campione: prevedo che il prossimo anno rimonterà parecchie posizioni. Basta solo trovargli una collocazione.
25) Johnny Nitro: Inizia l'anno da dominatore assoluto della categoria tag team, poi, quando meno te lo aspetti, comincia lo stint da singolo. E lo fa col botto, vincendo subito il titolo IC; poi addirittura sfiora il main event in un breve feud con Cena. Uno dei wrestlers più migliorati dell'anno, gli basta pochissimo per sfondare.
24) Undertaker: Lo so, mi attirerò critiche. Ma quest'anno è stato meno imbattibile. Perde feud con Angle e, a mio avviso, Kennedy, subisce il pin più pulito della sua carriera da Great Khalì e rimane fuori da due big four. Ma in quanto a professionalità è sempre il numero uno. Per il 2007 onestamente non so che aspettarmi, ma sono curioso.
23) Abyss: Sembrava il solito anno: prima un feud hardcore, poi un job nel main event, di nuovo un feud hardcore e di nuovo un job nel main event. E invece no: a sorpresissima batte Sting e corona il sogno di una carriera diventando campione NWA. Per la prima volta si sta esplorando, con risvolti interessanti, la sua psicologia: può venirne fuori un flop o il lancio definitivo.
22) CM Punk: Inizia l'anno in OVW riscuotendo consensi da campione ma attirandosi le ire dei piani alti a Stamford. Ma gli basta esordire in ECW per diventare uno dei più over della compagnia e un predestinato dal pubblico e da chi decide. La ECW presto gli andrà stretta, vedremo se e come riuscirà a ritagliarsi altri ruoli.
21) Umaga: Che il fratello di Rikishi fosse un ottimo wrestler lo si sapeva. Ma che tornasse in WWE e battesse Triple H, Michaels, Cena, Kane e Flair non lo avrebbe immaginato nemmeno nei suoi sogni. Ora ha addirittura ha la chance della vita, è in feud per il titolo WWE. Ma temo che la sua gimmick usa e getta si stia lentamente dissolvendo.
20) Bobby Lashley: A Smackdown era il più over ma in tutto il 2006 non era riuscito a vincere un solo incontro in PPV. Un titolo US conquistato per brevissimo tempo e nulla più. Passa in ECW e ridiventa fenomeno, prima alle Series e poi vincendo la Elimination Chamber. Ha talento e potenza: gli manca un personaggio, e non è poco. Per ora è molto over, vedremo che regno condurrà.
19) Aj Styles: Un inizio d'anno relegato in ruoli di secondo piano, con title shots non sfruttate, poi l'ottima idea del tag team con Daniels. E da lì la musica è cambiata: tag team dell'anno senza discussioni e sempre ottimi incontri, e due titoli conquistati. Finisce l'anno con un brevissimo sesto regno X-Division e con un imprevedibile turn heel. Curiosissimo di vedere il suo 2007.
18) Ken Kennedy: Il mio personale most improved wrestler of the year. Sei mesi fuori per infortunio, torna e sconfigge due volte (in modo sporco) il rientrante Batista. Poi compie il miracolo: ridimensiona Undertaker, lo “umanizza” in un feud bellissimo, uno dei migliori degli ultimi anni. Vince anche un titolo US. Nel 2007 lo aspetto main eventer fisso.
17) Randy Orton: La vera delusione dell'anno. Doveva giocarsi con Cena il titolo virtuale di “Nuova Icona WWE” e invece ha avuto un brutto anno. La sospensione lo ha bloccato e ha sfiorato soltanto le grandi occasioni (la Rumble, WM, il feud con Hogan prima e la DX poi). Ma nel 2007 lo vedo su altissimi livelli (per me vince la Rumble prima e il Main Event di WM poi, segnatevelo).
16) Christopher Daniels: Forma il tag team dell'anno con Styles e vince anche due titoli X-Division, rimanendo per tutto l'anno in lotta per qualche cintura. E trova anche il tempo di vincere un titolo di coppia con Sydal in ROH. E' uno dei wrestlers su cui la TNA si basa per allargare il suo pubblico, e a Orlando fanno benissimo a puntare su di lui.
15) Big Show: A sorpresa, nell'ultimo anno in carriera, conduce il suo miglior regno da campione del mondo. In ECW. Anything can happen in WWE. Ha fatto quello che ci si aspetta da un wrestler come lui. Mancherà a tutti. Ma fa bene a smettere, negli ultimi tempi aveva evidenti problemi.
14) Jeff Jarrett: Per me è stato l'heel dell'anno. Bastava la sua sola presenza ad irritare la Impact Zone. Sfrontato il giusto, trova anche il tempo di sfornare match straordinari (l'incontro con Sting a Bound for Glory è all'altezza di un main event di Wrestlemania). E conduce due regni da campione NWA. Pare voglia tornare come face, sarei curioso ma ho i miei dubbi.
13) Batista: Se ne va amatissimo dal pubblico causa infortunio, e torna quasi sei mesi dopo. Sul ring è un pianto, tremendamente involuto, e il suo personaggio non ha la forza attrattiva dello scorso anno. Attualmente è campione, vedremo che farà. Mi aspetto un anno in leggero costante calando.
12) Rey Mysterio: Vince la Rumble prima e il titolo a Wrestlemania poi. Perché non è nei primi tre? Semplice, perché conduce un regno orrendo in cui perde da chiunque, e perché dopo aver perso il titolo continua a perdere con chiunque. Ora è infortunato, tornerà dopo WM. Vedremo quali saranno le sue condizioni fisiche e con quale ruolo verrà reintrodotto nel roster.
11) Sting: Alzi la mano chi si aspettava un anno simile. In condizioni fisiche strepitose, si erge a babyface della Impact Zone e si impegna in modo lodevole a mandare over tutti i talenti di Orlando. Esempio chiarissimo di una professionalità infinita. E aggiunge alla TNA un tocco di epicità.
10) Shawn Michaels: Comincia l'anno con il feud con vince McMahon come tutti i grandi prima di lui. Poi, per non farlo lasciare, viene fatta riformare la DX. Sicuramente un ottimo anno, ma i titoli non li ha visti neanche col binocolo. Sembra che gli stiano finendo gli stimoli, si tiene defilato.
9) Christian Cage: In un anno passa dall'essere l'idolo del pubblico di Orlando ad esserne il wrestler più odiato. Indubbiamente col pubblico ci sa fare. Peccato che il suo regno da campione sia coinciso col periodo di sua peggior forma. Ma ormai nel main event è e lì resterà. Più che meritatamente.
8) Rob Van Dam: Torna alla Rumble e raccoglie ovazioni e così a WM. A One Night Stand si erge a rappresentante di un sogno del pubblico e vince il suo primo titolo WWE e del primo titolo massimo ECW della sua carriera. E fornisce sempre incontri straordinari. Ma il suo amore per l'erba lo tradisce. Con la WWE rapporto quasi finito, per me lo vediamo da luglio in TNA.
7) Booker T: Sembrava avviato verso un mesto finale di carriera, e la umiliante sconfitta subita da Boogeyman pareva rafforzare questa tesi. Invece si è inventato un gran personaggio e ha saputo approfittare di alcune carenze del roster, conducendo un buon regno. Ma è stato un ultimo ruggito.
6) Triple H: Fa uno straordinario lavoro nel feud che porta al main event di WM, e dopo trova il modo migliore per tornare face, come da suo desiderio. Anzi, probabilmente è stato il miglior stint da face nella sua carriera. Lo ha fatto lontano dal titolo, e non credo sia una coincidenza. Ora come ora è il top face di Raw e il vero leader della DX.
5) Bryan Danielson: Un anno intero vissuto da campione. Da heel odiatissimo ma sfornando sempre ottimi incontri, anche negli ultimi mesi benché infortunato. Occasione probabilmente irripetibile di visibilità per un wrestler che per quanto ottimo non riesco ancora a vedere in una major.
4) Edge: Sembrava un eterna promessa che non sarebbe mai esplosa. E invece lo ha fatto, e molto bene. Un ottimo talento sul ring, un personaggio accattivante e uno stile originale lo hanno portato nell'Olimpo WWE e a due titoli da campione. Ma la domanda è: la WWE crede davvero in Edge?
3) Kurt Angle: In un anno è stato nel main event a Raw e in ECW, e campione a Smackdown!, con difesa del titolo a Wrestlemania annessa. Poi, con grande coraggio, ha sconvolto il mondo del wrestling trasferendosi in TNA. Cosa si può volere di più? Grandi incontri? Ha fatto anche quelli.
2) Samoa Joe: Vero simbolo del wrestling TNA. Ha affrontato tutti e a tutti è stato superiore. Ha avuto il primo vero avversario ostico (Angle) e dopo aver inaspettatamente subito ha distrutto anche lui. E sul ring si è adattato a chiunque, fossero i suoi avversari potenti big men o atletici flyers. Il 2007 sarà l'anno della consacrazione definitiva, non ho dubbi.
1) John Cena: Tutti parlano di lui. Chi bene e chi male, ma ognuno parla di lui qualsiasi sia l'argomento. Il 2006 ha palesato la volontà della WWE di insistere su Cena, con una storyline tanto innovativa quanto geniale. E Cena ha risposto con grande forza d'animo, non demoralizzandosi e realizzando sul ring diversi MOTY. Per il 2007 però mi aspetto una rinfrescata al personaggio.

Sarà divertente vedere il prossimo anno questa classifica, per vedere quali previsioni si saranno avverate e quali no. Ma per un giudizio definitivo sul 2006 e il nascente 2007 vi do' appuntamento alla prossima settimana (Santo Stefano? Ma ci sarà qualcuno a leggere?).

Stay Tuned. Rob.