00 07/01/2021 10:47
LA GESTIONE DELL’ASSALTO – È stato il vice presidente Mike Pence e non Trump a insistere perché contro la folla degli assalitori venisse schierata la Guardia Nazionale del Distretto di Colombia (oltre alla forze di polizia locale). Pence, in collegamento pressoché continuo col Pentagono, avrebbe accelerato i tempi della decisione, sollecitato anche dalle richieste di aiuto che venivano dalle forze schierate a difesa del Congresso, sempre meno capaci di contenere la folla. La notizia è interessante. Nel momento più grave dell’assalto all’assemblea legislativa della nazione – per ritrovare un evento paragonabile bisogna tornare all’attacco inglese dell’agosto del 1814 – la carica di commander in chief sarebbe stata esercitata dal vice presidente e non dal presidente degli Stati Uniti. L’esclusione totale di Trump dalle decisioni più difficili è stata confermata dai vertici stessi del Pentagono. Il segretario alla difesa Christopher Miller ha affermato che lui e il capo dell’esercito Mark Milley sono stati in contatto con Pence, con la speaker della Camera Nancy Pelosi e con il leader del Senato Mitch McConnell, per decidere come difendere il Congresso. Nemmeno un accenno a Trump. L’indiscrezione conferma l’immagine di un presidente ormai sempre più isolato, tenuto fuori dagli affari di governo, prigioniero di idee e deliri cospiratori sulla sua sconfitta elettorale
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