Horace ホレス (XWF is TNA), 06/11/2022 02:42:
Ma il basket è un movimento consolidato in Italia già da decenni.
Il wrestling in Italia non è mai stato niente se non più di un evento televisivo, negli anni del boom di sarebbe potuto creare qualcosa per renderlo almeno vagamente concreto nella vita reale, e invece ognuno ha remato per conto suo.
Il risultato è che a distanza di quasi vent'anni dal ritorno della WWE in TV abbiamo decine di compagnie che non contano niente (a livello di wrestler abbiamo esportato pochissimo, Francesco Akira è l'unico nome di peso uscito dalla cantera italiana. Forse avrebbe avuto qualche possibilità in più Queen Maya se avesse cominciato a combattere in Giappone da più giovane), nessun vero esponente "serio" nel mainstream mediatico, nessuna considerazione neanche tra le altre nicchie demmerda.
Il wrestling è più o meno una moda che si ha alle medie e nient'altro, con cui ci lucrano un poco le stesse persone di 100 anni fa.
Sono d'accordo anche se c'è da dire che il wrestling, al tempo chiamato ancora catch, in Italia tra gli anni '40 e gli anni '60 ha avuto una buona diffusione nei palazzetti, luoghi al tempo non adatti ad adolescenti e bambini. È probabilmente con l'avvento delle TV private, e in particolar modo della WWF su Italia uno, che si ha questa nuova concezione del wrestling come di una baracconata; concezione rafforzata dai personaggi e dallo stile di show proposti dalla compagnia. Non a caso ai tempi il catch (la NJPW) commentato da Tony Fusaro era percepito come una vera competizione mentre la WWF no.
Tutt'oggi se andate da qualche persona di una certa età vi dirà che il wrestling è una buffonata mentre il catch si che è uno sport vero.
Quale treno abbiamo perso in Italia? Il più importante sicuramente quello del boom di SmackDown, quando bastava scrivere la parola wrestling per riempire i palazzetti, quando per un certo periodo il wrestling era al pari del calcio come popolarità. Era quello il momento di investire per creare una base solida e per far conoscere tutte le varie sfaccettature della disciplina.
E di tempo ce ne è stato perché l'onda di quel successo si è protratta per anni seppur ovviamente con numeri minori.
Ma purtroppo siamo italiani, siamo litigiosi e vogliamo sempre giocare a chi ce l'ha più lungo e allora "il wrestling che seguo io è meglio di quello che segui tu", "mi apro la mia federazione e faccio lo show come piace a me (attenzione che è diverso dal "mi apro una federazione e ne divento il campione"), salvo poi fare dei flop clamorosi e incolpare il pubblico italiano che non è maturo per capire il "vero wrestling" ed è WWEcentrico.
Poi possiamo andare nello specifico però.... non era incentrato sul wrestling web il topic?
Vero è che, in Italia, wrestling web e wrestling lottato spesso e volentieri si sono incontrate fondendosi in un'unica entità
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In Memory of World of Wrestling