00 30/08/2020 09:33
"Io sono Eva Kant" è un buon volume, ma l'ho trovato molto allungato, senza grandi impatti emotivi e con situazioni molto stereotipate. Non che da Diabolik uno possa aspettarsi chissà che innovazioni, ma pesca da un immaginario già visto mille volte nella narrazione pop (la famiglia d'origine che la rinnega perché la madre è povera, il collegio iperviolento, il villaggio sperduto nella foresta africana dove sono tutti buoni, e stranamente nessuno prova attrazione fisica per l'unica donna bianca che abbiano mai visto).

Si lascia leggere, Palumbo è bravissimo soprattutto nelle espressioni del viso di Eva, ma in generale speravo a qualcosa di più "definitivo".
Anche se, la storia di Eva si dirama in un'altra decina di storie tra volumi speciali e albetti, e magari in questi c'è qualcosa di più coinvolgente.

Un 7 lo strappa comunque.