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Libri che ho

Jean Genet - Diario del ladro. Mi piace che la gente possa pensare che leggo Genet, ma in realtà lo trovo molto ostico.

Freud, anche se preferisco Stefano Re.

Marx, Lenin, Russell, tutta roba per farlo venire duro a quelli rimasti al Novecento.

"Il ritratto di Dorian Gray"

Racconti d'amore di Maurizio Costanzo, nel caso ci fosse in collegamento anche lui.

"Milano calibro 9" e "I milanesi ammazzano il sabato" di Scerbanenco, magari vicino a delle guide della città.

Collezione di Diabolik per dare un tocco colorato e pop (le costine degli inediti sono tutte di colori diversi)

Anche il dizionario del western all'italiana di Marco Giusti, assieme a diversi libri sul cinema ma di quello noioso (film orientali, qualche Castoro su registi pallosi).

Qualche rimando al liceo come "I promessi sposi" o i libri di letteratura latina o epica.

Vari libri sugli animali, che leggevo soprattutto da piccolo.

Un libro di Giorgio Loviscek su come si fabbricano i vinili, perché penso di essere l'unico ad averlo. Tant'è che ce l'ho già girato di copertina, pur senza esser collegato da Floris o da Nicola Porro.

Pino Aprile così per triggerare.

Un po' indeciso sul resto della letteratura di genere, come Agatha Christie, gli Urania (per non parlare dei libri di Star Trek), Irvine Welsh, Dean Koontz, Lovecraft, tutta roba impresentabile nei salotti buoni. Forse giusto "Dune", è grosso, occupa spazio.

Libri che non ho

La biografia della Palombelli, utile se sono in collegamento con lei o con la Gruber.
Biografie ne dovrei mettere parecchie.

Libri di Pinketts

Libri di fine ottocento, inizio novecento dalla rilegatura fantasiosa ed elegante.