Gag Lee Hano, 09/01/2020 17.44:
Nella lista mancano i palestinesi, che non possono essere un sottoinsieme di Israele e mondo ebraico.
Assolutamente, svista mia. La risoluzione 181 è il più grande aborto della storia delle relazioni internazionali. Per "mondo ebraico" intendevo rapporti fra correligionari dentro e fuori Israele.
Il Sole 24 Ore comunque per ora derubrica a "Guerra di parole".
Vediamo se Trump ottiene la vittoria di chi va nel giardino del vicino a cacargli sullo zerbino e l'altro reagisce solo con un gran rodimento di fegato.
Io rovescerei i termini, più che "guerra di parole" direi "propaganda armata".
Il
tycoon ha nel mirino il voto di novembre e ha fatto in modo di fomentare lo zoccolo duro del suo elettorato, vedasi anche il tweet con la bandiera a stelle e strisce immediatamente dopo.
Vero è che le primarie repubblicane si preannunciano come una gran barzelletta (normale quando hai un presidente che corre per la rielezione), ma questo potrebbe paradossalmente giocare contro Trump se dall'altra parte ci fosse una corsa molto
animata (cosa che pare molto probabile). Ed ecco quindi che gioca d'anticipo, fomentando il suo elettorato in maniera non troppo dissimile da Bush che rivendicava con orgoglio i
fatti del suo primo mandato da contrapporre alle
parole democratiche.
Si potrebbe obiettare che portare avanti così la campagna elettorale sia un azzardo... ma neanche più di tanto, in fondo. Cinesi e russi hanno troppi interessi nell'area, anche e soprattutto con i
competitor dell'Iran, per farsi coinvolgere più di tanto. Anche perché in fondo farsi coinvolgere contro chi, che appunto il mese prossimo cominciano le primarie e Trump da qui a un anno potrebbe essere un'
anatra zoppa? Portano a casa l'indignazione contro l'imperialismo americano, e buona lì.
Lascia perdere orcoddio che io a Baghdad ci dovevo andare a breve per lavoro.
Questioni di ricerca?
[Modificato da Stormsong 10/01/2020 10:17]