00 17/12/2019 18:59
Siamo nel pieno delle conseguenze a lungo termine di una crisi economica dalle proporzioni secolari di cui l'Italia è uno degli epicentri e il commercio è uno dei settori più oscillanti, con maggior rischi per l'investitore, con le minime garanzie di riuscita, perché è gestito e occupato da piccoli e grandi pescecani, perché vive della conoscenza della clientela del determinato luogo, perché in una semplice piazza un pub può andare benissimo e un fondo può ospitare sei o sette fallimenti in un decennio semplicemente perché è nell'angolo sbagliato della piazza rispetto a flusso di movimento della maggior parte della gente che passa da quella piazza e centomila altre variabili assolutamente incontrollabili e non ammortizzabili da chi non abbia un patrimonio ingente da buttare in una attività a sicura rimessa per diversi anni.

E' un settore dove tendono a sopravvivere solo i piccoli cartelli, i piccoli grandi proprietari (quelli che hanno 4-5 posti e ammortizzano le perdite di uno con gli ingressi di un altro), soprattutto quelli che hanno attività redditizie in altri settori con cui ammortizzare i costi.

E' uno dei settori con la più alta percentuale di fallimento di imprese individuali.

E' la strada più diretta per trovarsi in meno di due anni pieno di debiti verso i fornitori.
[Modificato da Gag Lee Hano 17/12/2019 19:00]