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Paperinik e la minaccia cuginiforme (Marconi/Leoni-Negrin) [Paperinik e altri supereroi 100, 2002] ***1/4 = 7,25+
Forse meriterebbe di più, è un voto da contavignette.
Paperoga ha gravi problemi di autostima, dovuta al parentado che è stufo di ospitarlo per via dei disastri che combina. Paperino è costretto ad ospitarlo, e il cugino scopre che è l'alter ego di Paperinik.
Paperino vorrebbe fargli mangiare una caramella car-can per cancellargli la memoria, ma Paperoga lo supplica di lasciarlo fare da assistente. Impietosito accetta.
Una storia con sentimenti molto adulti, la scenetta iniziale con tutti i parenti, persino Nonna Papera, che attaccano un Paperoga mortificatissimo, è molto potente (in realtà è mostrata in maniera da far credere che parlino di Paperino), e anche la relazione tra i due cugini mostra un legame molto profondo che fa superare le solite incomprensioni che animano le loro storie.
La scelta finale di Paperoga è molto assennata, e mostra, con un certo retrogusto amarognolo, la stima che nutre per il cugino.

Topolino e gli abeti himalayani (A. Barosso-G.Barosso/Scarpa-Cavazzano) [Topolino, 1962] ***1/6 = 7+
Un giallo da telefilm di una volta, comunque interessante e con molta azione, tant'è che ricordavo fosse di Siegel.

Superpippo e i superpoteri a singhiozzo (Dester-Asteriti) [Topolino, 1975] ***1/2 = 7,5
Più che altro perché ci sono affezionato, è difficile trovare storie di Super Pippo con grande significato. Questa è una sequenza di gag legate al fatto che gli era rimasta solo una nocciolina striminzita, e i poteri gli vanno e vengono in continuazione.

Le GM contro il terribile Giocattolaio (Siegel/Scala) [Topolino, 1973] ***1/2 = 7,5
Trama un po' tirata per i capelli come in parecchie storie di Siegel, incline ad inserire fenomeni sovrannaturali o fuori contesto senza tante spiegazioni.
L'immagine del bambino miliardario che brucia i giocattoli piuttosto che donarli ai poveri, è sempre uno shock, e una metafora amarissima e sempre attuale.
Scala ha da sbizzarrirsi molto tra portali dimensionali e giocattoli giganti che si animano.

Indiana Pipps e Gambadilegno in il tesoro delle due leggende (P. Zemelo/M. De Vita) [Topolino 3244, 2018] ***1/4 = 7,25
L'idea è quella di rendere questa accoppiata una sorta di Terence Hill e Bud Spencer. Funziona abbastanza, ma il finale lo ricordo una gran delusione. Però il potenziale c'è, tant'è che delle storie nuove, molto brandizzate, è uno dei filoni che mi intetessa di più.
De Vita, ormai quasi ottantenne, si difende bene ma è in fase calante.