00 21/11/2019 07:10
Di Vittorio. Ho approfondito la sua figura e trovo molto interessante il suo comunismo anti-stalinista. Falcone, così come Gobetti per l'antifascismo, è un simbolo, perché è morto per la sua azione; Di Vittorio non è morto per questo, ma la sua azione anti-fascista mi sembra altrettanto importante

Mazzini. Mi pare abbastanza facile, Garibaldi era più un militare-scrittore, Mazzini un pensatore politico radicale

Pertini. Ha anche lui il suo lato oscuro e non va certo divinizzato come talvolta vedo fare; ma Cavour era un moderato.

Biagi. Sfida difficile. Ma Montanelli era un fascista della prima ora e colonialista africano, oltretutto anche in età avanzata non nascondeva affatto la sua simpatia per Mussolini, tentando banalmente di dividere il fascismo dalla figura del Duce. Biagi dal canto suo non era più che un uomo comune, memorabile il suo scontro con Pasolini in TV in cui tenta di metterlo in difficoltà ma riesce solo a rendere evidente l'abisso che c'era tra i due, da uomo medio qual era. Ma, insomma, meglio un uomo medio che un colonialista

Petrarca

Machiavelli

Alfieri

Leopardi. Un titano, per me potrebbe essere benissimo il vincitore della competizione