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A Novembre

Renato Zero
Il più eccentrico dei cantautori italiani torna in scena con un nuovo e lungo tour in cui presenta le canzoni del recentissimo album Zero il folle. Oltre a qualche scheggia della sua sconfinata antologia di capolavori che si sono snodati tra gli anni Settanta e oggi. Una carrellata di perle che vanno da Triangolo a I migliori anni della nostra vita, passando per Madame o Spalle al muro. Un ricchissimo catalogo dal quale Renato Zero può scegliere infinite scalette.
1, 3, 4, 6, 8, 9 Roma (Palasport)14, 15 Firenze (Mandela Forum), 18,19 Mantova (Grana Padano Arena), 23, 24 Pesaro (Vitrifrigo Arena). E a dicembre si continua.

Jazzmi
A quasi 80 anni suonati resta il pioniere del jazz futuro: le intuizioni di Herbie Hancock sono andate in scena una stagione dopo l’altra e il compositore americano è un vero gigante che continua a fare da headliner (l’1 al Conservatorio) in festival come il Jazzmi che invade Milano fino al 10. Con altre teste di serie come John McLaughlin & The 4th Dimension (2, Conservatorio), Kokoroko (2 Arci Biko), Stefano Bollani & Chuco Valdes (3, Conservatorio), Afro Cuban All Stars (3, Alcatraz), Enrico Rava Special Edition (5, Triennale Milano Teatro), Fabrizio Bosso & Giovanni Guidi (7, Triennale Milano Teatro), Hiromi (7, Blue Note), Nubya Garcia (8, Triennale Milano Teatro), Archie Shepp (9, Conservatorio).

Roma Jazz Festival
Un festival lungo un mese, anzi di più: dal 1° novembre (sul palco i Radiodervish all’Auditorium) al 1° dicembre (dal vivo Paolo Fresu & Richard Galliano sempre all’Auditorium). Nel mezzo altri protagonisti del grande jazz, nuove star e artisti di confine con altri generi proprio come la World Music della band che apre la kermesse. Ovvero il Roma Jazz Festival, che in realtà ha una doppia partenza (il 1° sul palco del Monk suonano anche i Kokoroko). Il 2 la voce di Dianne Reeves è di scena all’Auditorium, dove il 4 tocca ad Antonio Sanchez & Migration. Stesso spazio il 5 per Linda May Oh e il 6 per Dave Holland. Il 9 entra in gioco la Casa del Jazz: sul palco Big Fat Orchestra. L’11 di nuovo Auditorium con Archie Shepp. Non si cambia location il 13 (con Tigran Hamasyan). Più ancora altri musicisti di spicco fino alla fine del mese.

The Chemical Brothers
Gli alfieri del big beat elettronico anni Novanta presentano dal vivo le tracce incise nell’ultimo disco No Geography. Una sorta di concept-album sulla Brexit (e non solo) vista da Rowlands & Simons, spunto per una nuova ricognizione in chiave clubbin’ nel magma house-electro con molteplici sfaccettature. Lavoro forte anche di singoli come Free Yourself e di altri pezzi forti come Eve of Destruction.
16 Milano (Forum di Assago), 17 Livorno (Modigliani Forum)

Jethro Tull
Tour italiano anche per Ian Anderson, vecchio leone del rock progressive, che apre il libro di storia e ripercorre l’epopea della sua band tra capolavori come Thick as a Brick o Aqualung.
3 Padova (Gran Teatro Geox, 4 Milano, Teatro Dal Verme, 5 Firenze (Teatro Verdi), 7 Roma (Auditorium)

Kazu
La voce del dream pop – e dei Blonde Redhead – esce allo scoperto con un progetto in proprio e fuori schema: Adult Baby. Disco di debutto che la polistrumentista presenta in un minitour in Italia.
16 Roma (Monk), 19 Milano, (Santeria Toscana 31)

Enzo Avitabile
Il cantante e musicista incrocia gli strumenti con Pippo Delbono, alfiere del teatro di culto, in un concerto-spettacolo che ha preso il titolo di Bestemmia d’amore. Un progetto di crossover tra generi che sta anche per diventare un album.
5 Roma (La Sapienza, ore 20.30)

Myss Keta
La ragazza mascherata che declina Lady Gaga e Achille Lauro tra elettronica a tinte forti e urban con testi che graffiano è la nuova pasionaria delle urgenze al femminile. Soprattutto della generazione under 30 che si riconosce in testi come “sono senza contratto, non ricordo la password” perché vive la propria come Una vita in capslock.
8 Bologna (TPO), 15 Modugno (Bari, Demodè Club), 16 Pozzuoli (Napoli, Duel Beat), 21 Firenze (Tenax), 27 Milano (Alcatraz).


Elisa
Tua per sempre – il nuovo singolo estratto dall’ultimo album Diari Aperti – promette di scandire le prossime tappe del tour della cantautrice di Monfalcone, che proprio per il suo più recente lavoro discografico ha rimescolato le carte della sua cifra artistica chiedendo anche molti brani ad altre penne. E’ il caso di Se piovesse il tuo nome (firmata tra gli altri da Calcutta), Quelli che restano di Francesco De Gregori o ancora Vivere tutte le vite (scritta da Elisa con Alfredo Rapetti e Federica Abbate, oltre che duettata con Carl Brave). Canzoni che non dovrebbero mancare nei live, oltre alla ricca antologia di pop d’autore che a tratti viaggia su ritmi elettronico e in altri casi spazia su territori intimi e soffusi.
19 Jesolo (Palainvent), 25 Torino (Pala Alpitour), 27 Milano (Forum di Assago), 30 Brescia (Brixia Forum). E a dicembre si continua.