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Sempre grato a Craxi per l'Ora di Religione.




Il 18 febbraio del 1984, a Roma, nella splendida Villa Madama, l’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi firmò la revisione dei Patti Lateranensi (v. internettuale.net/3011/11-febbraio-1929-mussolini-firma-la-pace-con-i... Il Nuovo Concordato apportava sostanziali modifiche a quello firmato nel 1929. Scatenò polemiche roventi, come sempre accade quando si fa una qualsiasi riforma, ma Craxi s’era premunito in tempo e circa un mese prima aveva fatto approvare dal Parlamento il pieno «mandato al governo italiano di procedere alla trattativa con la Santa Sede per i rapporti tra Stato e Chiesa». A dire sì fu anche il Pci; i voti contrari si contarono in poche decine.

Erano anni che i governi italiani provavano a “modernizzare” i rapporti con la Santa Sede. Dalla fine del secondo conflitto mondiale in poi, erano cambiate parecchie cose: i Patti Lateranensi firmati da Benito Mussolini erano stati inclusi nella Costituzione italiana per metterli al riparo da colpi di mano parlamentari, ma una riforma era sentita necessaria da quasi tutti i partiti. Dal 1967, dal governo Moro in poi, furono fatti parecchi tentativi da parte dei grossi calibri della Dc a partire da Fanfani e Andreotti, ma non si combinò granché. È con il primo governo socialista nonché con il primo presidente socialista della Repubblica che parte l’iter definitivo. All’epoca – e lo ricordo bene per averlo conosciuto di persona – l’eminenza “cardinalizia” del Psi era il senatore Gennaro Acquaviva, battezzato appunto “il cardinale” per la sua collocazione cristiano-socialista e per le sue entrature oltre il Portone di Bronzo. Grazie alle sue doti di negoziatore ed alla sua profonda onestà intellettuale, le gerarchie vaticane dovettero cedere su parecchi fronti.

Il Nuovo Concordato prevedeva, fra l’altro, l’abolizione della qualifica di “religione di Stato” riconosciuta alla religione cattolica nel 1929, la cancellazione dell’obbligo dell’insegnamento della religione nelle scuole e la fine della “congrua” cioè dello stipendio che lo Stato era obbligato dal vecchio Concordato a dare ai sacerdoti. Erano previste anche l’istituzione di scuole e la parificazione delle stesse alle scuole pubbliche e la parificazione delle qualifiche e dei diplomi ottenuti nelle scuole ecclesiastiche.

[Modificato da Ankie 09/09/2019 12:15]