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Dal 29 settembre 2019, 'Che tempo che fa' sarà diviso in tre atti con una parte finale all'insegna della sperimentazione

Che tempo che fa è il perno del "palinsesto del cambiamento" di Rai 2. Come ha spiegato il direttore Carlo Freccero, il ritorno di Fabio Fazio sulla rete, dopo le polemiche che hanno caratterizzato la stagione appena trascorsa, ha un ruolo centrale nel rinnovato contesto del secondo canale. Nella stagione 2019-2020, il talk del conduttore savonese svolge un fondamentale ruolo di cerniera tra una settimana e l'altra, ma non solo. La trasmissione unisce pure i generi e, soprattutto, le generazioni. I cambiamenti al format sono infatti sostanziali. Che tempo che fa su Rai 2: come cambia il programma Freccero ha fortemente voluto Fabio Fazio nella sua rete perché i due hanno già lavorato insieme alla fine degli anni Novanta, ai tempi di Quelli che il calcio e Anima mia. La rinnovata edizione di Che tempo che fa punta proprio a quell'esplosione di creatività. Nelle continuità con ciò che è stato prima su Rai 3 e poi su Rai 1, lo show si trasforma tenendo conto dell'inedito contesto editoriale che si è venuto a creare. La prima novità è un prologo, dal titolo Che tempo che farà, che va in onda dal 29 settembre 2019 la domenica nella fascia preserale dalle 19.40 alle 20.30. Che tempo che farà è un'anteprima con lanci e anticipazioni per il programma in prime time. Gag e tormentoni si alternano al backstage della trasmissione insieme a uno spazio per lanciare le ultime produzioni artistiche e letterarie e per festeggiare e ricordare eventi appena trascorsi. Gli ospiti tra il pubblico sono poi invitati a presentare le proprie novità e a presentarsi in quanto testimoni di avvenimenti e imprese speciali. Che tempo che fa su Rai 2: quando inizia e come cambia Fabio Fazio passa a Rai 2: via alla sperimentazione La prima serata di Rai 2, dalle 21.05 alle 23.30, è occupata dal classico Che tempo che fa. Accanto a Fazio sono confermate Luciana Littizzetto e Filippa Lagerback. Una forte novità è però la divisione del format in tre atti con una parte finale all'insegna della sperimentazione. Approfondimento e intrattenimento restano le parole d'ordine, ma la rinascita del programma vira verso un pubblico più giovane (il target di Rai 2 è di giovanissimi, come dimostra il successo di The Voice, Made in Sud e soprattutto Il Collegio) e quindi una sperimentazione linguistica più marcata. La missione di Fazio è quella di raccontare l'attualità politica, sociale e culturale con un taglio spregiudicato e meno conciliante. Dal 29 settembre scopriremo se la missione più dirsi riuscita.