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Giampiero Mughini per Dagospia




Caro Dago, che Chiara Ferragni sia un genio e meriti tutto il rispetto che meritano i geni non c’è dubbio. Non per questo, andrò a vedere il suo film perché con quel poco che mi resta da campare devo selezionare ora per ora quel che faccio giorno per giorno. Così come non mi passa nemmeno per la mente di leggere qualcuno dei libri dell’autrice citata da Riccardo Luna nel pezzo che tu hai pubblicato, un’autrice che ha anch’essa tutto il mio rispetto ma non il mio interesse.



Me ne strafotto delle classifiche dei libri e film i più venduti, ma non sono così scemo da non essermi accorto che dietro il successo dei fratelli Vanzina o dei libri di Luciano De Crescenzo ci fosse tanto artigianato e tanto talento. Vidi un film dei Vanzina, “Sotto il vestito niente”, trent’anni fa a Verona. Uscii dal cinema soddisfattissimo, il film aveva mantenuto tutto ma proprio tutto quello che aveva promesso. La questione è un’altra.





L’aveva messa a fuoco il piccolo grande Vanni Scheiwiller che si ammazzava di lavoro per pubblicare libri che vendevano due o trecento copie. “Non ho nulla contro il successo ma neppure contro l’insuccesso” era una delle sue espressioni preferite. Uno degli scrittori di sommo insuccesso a quei tempi era Tommaso Landolfi, che non credo vendesse più di mille copie a botta. Lo stesso dicasi di Aldo Busi, che io ritengo uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento. E per fortuna che adesso Adelfi, un editore che muta in oro il piombo, ha fatto di Landolfi uno dei suoi autori.




Quanto alle influencer a ciascuno il suo. Auguro loro ogni bene, solo che per quello che mi riguarda da mattina a sera sono influenzato da altro e mi sta benissimo così. A proposito di libri, ho appena comprato un libro di uno scrittore francese che era stato fra i fondatori del gruppo CoBra nel secondo dopoguerra. Nessuno lo conosce né da vicino né da lontano, e a me che me ne frega? A proposito di libri, sto scrivendo un capitolo di un mio prossimo libro che credo interesserà dieci o dodici lettori. E con tutto questo, caro Luna, pensi che mi senta in qualche modo in colpa o in difetto o out of date? Me ne strafotto altissimamente.






Giampiero Mughini