00 02/07/2019 13:06

Giampiero Mughini per Dagospia



Caro Feltri (Vittorio), tu sai che ti voglio bene e sai che mi diverte il format giornalistico che ti sei dato, mostrare ogni volta quanto siano imbecilli quelli di sinistra. E, come in questo caso, quanto abbiano ragione quelli della sponda opposta: quelli che giudicano la capitana Carola “una matta o peggio una criminale”.




Ora tu sai a puntino - e questo perché ci bazzichiamo da trent’anni e ancora una volta ti ringrazio da quanto profumatamente hai sempre pagato il mio lavoro - che io non sono per niente “di sinistra”, termine peraltro vacuo e privo di alcun significato. Eppure questa volta dissento nettamente da quanto hai scritto su “Libero”, il giornale che dirigi e che ha il torto di voler apparire a tutti i costi “il più di destra” possibile, e anche se anche questo è un termine vacuo e privo di significato. Non è questione di “beoti” che applaudono la capitana pur non sapendo bene che vuol dire accogliere sempre e comunque “i disperati” del mare.




E’ una questione semplicissima, che poteva essere risolta in cinque minuti, come ha detto l’ottimo Marco Minniti, anche lui credo uno che ci pulisca le scarpe con l’archeologica diade destra/sinistra.


Che quei 40 poveri disgraziati continuassero a rullare sul mare e a dormire per terra e a usufruire di un solo bagno chimico magari fino a Natale, è questione talmente indecente che a commentarla non c’è bisogno di paroloni. In realtà la questione era perfettamente risolta prima che la capitana Carola avviasse la manovra disperata di attraccare a ogni costo. C’erano 4 o 5 Paesi europei che avevano dichiarato di accettare ciascuno la sua quota parte dei 40 poveri disgraziati. Non c’era che da farli sbarcare a Lampedusa, farli riposare un paio di giorni e poi consegnarli a ciascuno di quei Paesi.



Cinque minuti, non di più. Come vedi non c’era alcuna “invasione della nostra Patria” come purtroppo tu scrivi. E tanto più che nel tempo in cui è durata questa fiction massmediatica, su altre spiagge del nostro Paese sono sbarcate alcune centinaia di immigranti. Ovvio, non li terremo tutti. Ovvio, non possiamo tenerli tutti. Ovvio, sono in tanti in Europa a fare gli stronzi su questo argomento che è di decenza umana, salvare chi è in pericolo sul mare.




Quanto ai rischi corsi dalla nostra motovedetta, sei antico del nostro mestiere, caro Vittorio, per non intuire com’è andata. La nostra motovedetta è stata mandata per mare costasse quel che costasse a impedire l’attracco alla “piratessa”. Manovrare di notte e dopo giornate e giornate di tensione non è semplicissimo. Il cozzo è stato sfiorato. Fortuna che i nostri carissimi finanzieri non si siano sbucciati alcunché. Far passare la piratessa come una che voleva il male dei nostri connazionali non sta né in cielo né in terra. E’ stato un caso, è stato un accidente, com’è spesso della nostra vita - Vittorio, è tutto molto semplice. Cinque minuti. Cinque minuti di ragionamenti da esseri umani. Figurati che me ne frega a me della “sinistra”, contro cui battaglio a mio danno e pericolo da quarant’anni. Ti abbraccio