Ancora un po’ di storia inutile (si questa mattina non ho nulla da fare, e pochi soldi per andare a rumene).
Mach Hayato, chi era costui? Il primo luchador mascherato giapponese.
Fine anni ‘70, ben prima di Tiger Mask e Ultimo Dragon, Higo Shigehisashi fu spedito in Messico dalla solita NJPW, restando profondamente affascinato dalla Lucha Libre.
Tornato in Giappone, mise da parte la maschera che usava in EMLL (simile nei colori e nel design ad altri luchador) per qualcosa di più giapponese, qualcosa come il teatro Kabuki. Siamo nel 1979, e il concetto di “lucharesu” non era stato ancora istituzionalizzato da Gran Hamada e dalla Universal Lucha Libre, con tutto quello che avrebbe poi portato la Michinoku Pro e la Toryumon.
Applicare i meccanismi della Lucha Libre alla cultura nipponica era davvero senza precedenti, non parliamo solo di stile, ma di pro-wrestling fuso con il folklore locale, ficcare il trucco teatrale dentro una maschera da luchador. Un processo di localizzazione e de-americanizzazione sulla quale i professoroni del web dovrebbero segarci sopra a due mani (o con un dito infilato dietro).
Tornando a Mach, nessuno se lo inculò seriamente, anche perché da li a poco gente come Satoru Sayama e Atsushi Onita avrebbero settato lo standard dello Jr. Heavyweight giapponese.
Si ritirò a metà anni ‘80, dopo aver militato senza averci capito un cazzo come Hamada in quella fogna di tira sberle e scalciapalle della UWF. Masanori Murakawa gli rubò senza tanti complimenti la maschera diventando Great Sasuke, la FMW promosse un Mach Hayato II nella sua carnevalesca divisione Jr. HW, e un celebre MMA Figher Hayato Sakurai lo omaggiò aggiungendo “Mach” al suo ringname.
[Modificato da Young.Istrione 05/09/2020 12:21]