Re: Re: Re: Re:
Info Our Naah, 16/04/2021 17:51:
Karl.Gotch, 16/04/2021 17:33:
Grazie, pensavo che prima della Rivoluzione francese gli uomini vivessero nelle caverne e accendessero il fuoco con le pietre
Sei tu che mi hai chiesto di precisare:
E tu pensi che gli artigiani cinesi di 2000 anni fa non venissero ricompensati per il loro lavoro? Facevano beneficenza mentre morivano di fame? Ovvio che poi non si può lì parlare di profitto capitalistico, dal momento che il capitalismo non si era sviluppato.
Io non sono un difensore di nulla, anzi ho cambiato diverse volte idea su questi temi e sono sempre pronto a farlo, se vedo di aver fatto dei ragionamenti errati. Tantomeno credo che lo stalinismo sia l'unica forma possibile di comunismo, la storia l'abbiamo studiata tutti. Non capisco dove hai preso questo pregiudizio, prima che Ankie mettesse in campo la storia ho tentato di fare una discussione puramente teorica proprio per evitare la retorica del
giudizio della storia (ma dopo che hai buttato la palla in tribuna, mi ci hai costretto). E francamente, auspicavo che il tuo modello fosse qualcosa di meglio del bolscevismo.
Mi pare, insomma, che l'unica posizione dogmatica e irremovibile sia la tua. Anche perché ogni volta che si arriva ad un punto cruciale (ma anche non cruciale) ti tiri fuori dicendo che è tempo perso, strategia tipica di chi non riesce ad argomentare (il tempo passato a discutere con Rob sulla patente di voto è ben speso?). Un esempio tra tanti:
Info Our Naah, 16/04/2021 17:51:
A che servirebbe?
Non vedi la differenza.
Come volevasi dimostrare.
Quando poi sembri tornare sui punti importanti, dimostri di non aver compreso o di fare finta di non comprendere quanto ho scritto:
Info Our Naah, 16/04/2021 18:10:
E la tua argomentazione è che l'economia borghese è più vera e più scienza perchè nella società capitalista è insegnata nelle università e viene usata dal gruppo dirigente del capitalismo internazionale?
No, mon cher, la mia argomentazione è tutt'altra e l'ho esposta già nella mia prima replica, tranquillamente ignorata da te. La riporta qui:
Karl.Gotch, 15/04/2021 15:24:
Di fatto, nessuno ha mai calcolato che per fare un computer, un paio di occhiali o un videogioco il tempo medio è di X ore in una determinata nazione o addirittura nel mondo. Dubito persino che un calcolo del genere sia possibile, dal momento che bisognerebbe tenere conto di un numero straordinaria di fattori (quando comincia la produzione di un computer? bisogna tenere conto anche del tempo che i minatori africani utilizzano per recuperare i minerali necessari? e come si fa a calcolare il tempo che l'ideatore di un videogioco utilizza per pensare la trama del gioco?). Si è capito che il valore di una merce dipende semplicemente dalla quantità di merce equivalente che i compratori sono disposti a scambiare per essa. Il mercato si assesta così sull'equilibrio: l'imprenditore calcola tutte le sue spese e assegna un prezzo alla sua merce che gli consente di fare dei profitti. È chiaro che l'imprenditore può fare questo anche grazie al lavoro dell'operaio (io compratore sono disposto a pagare di più per un computer rispetto a quanto pagherei per la somma dei suoi singoli componenti perché non sono capace di montarlo, o comunque mi è risparmiato un grosso lavoro); ma il lavoro dell'operaio non è l'unica fonte che aumenta la mia volontà di spendere: ci sono i materiali che l'operaio trova già pronti, il lavoro delle macchine automatizzate, le idee del capitalista, la pubblicità, la mia stessa situazione economica [se possiedo già o non possiedo un computer, se mi serve per lavoro o meno, se è un regalo] ecc. ecc. Il lavoro manuale non ha un ruolo speciale, è uno dei tanti fattori, e come tale viene retribuito dall'imprenditore.
Se vuoi far continuare la discussione in modo proficuo devi ripartire da lì. Il gioco che la scienza ufficiale è cattiva e al servizio dei banchieri non regge, mi spiace. La scienza ufficiale a volte sbaglia, certo; ma a volte ha anche ragione.
Quanto all'ultima questione:
Info Our Naah, 16/04/2021 18:02:
L'idea che il dibattito nella realtà sia da un lato i difensori del libero mercato e dall'altro gli statalisti è semplicemente falso.
Lo stato è parte integrante e necessaria del capitalismo, sono le rivoluzioni borghesi ad aver costruito gli stati nazionali, non quelle socialiste.
Mi sembra un'ipotesi molto azzardata. L'obiettivo dei libertari (nel senso che gli statunitensi danno a questa parola) è quello che Nozick chiamava night-watchman state, ovvero lo Stato che si limita a proteggere i cittadini ed amministrare la giustizia; e l'obiettivo degli anarco-capitalistici (i capitalisti più radicali) è quello di abolire totalmente lo Stato e assegnare le sue attuali funzioni ai privati.
Che poi oggi molti Stati non facciano il loro dovere di ostacolare i monopoli e di assicurare la giustizia sociale, anzi siano diventati struttura portante del capitalismo finanziario, è vero ma è un altro discorso.
Gli Stati "nazionali" sono semplicemente l'evoluzione delle entità statali che c'erano prima di quelle che chiamiamo "nazioni". Mi piacerebbe capire meglio quale sarebbe la differenza specifica tra Stato nazionale e Stato non-nazionale.