Re: Re: Re: Re:
anklelock89, 08/01/2019 22.56:
O più probabilmente Karl è banale e prevedibile.
No, farsi piacere Sgarbi o la Palombelli è banale.
Leonard Cohen, per rispondere alla domanda, lo metterei appena sotto a De André (inarrivabile), e si gioca il primato di più grande cantautore nordamericano insieme a Phil Ochs. D'altro canto Cohen è più universale di De André, ossia è stato anche un grande letterato, un poeta (nel senso che ha scritto proprio delle raccolte di poesie), è riuscito a coniugare magnificamente l'arte tradizionale con quella contemporanea.
E forse a Cohen sono più affezionato perché ci vedo delle sintonie autobiografiche, ha avuto una depressione per anni ed ha passato lunghi periodi di estrema solitudine. Di tutto ciò è rimasta una forte impronta nella sua opera. Il suo capolavoro è ovviamente Hallelujah, e mi fa arrabbiare chi dice che la versione migliore sia quella di Jeff Buckley. La versione migliore, se permettete, è di chi l'ha scritta, e sa come cantarla.
Insomma, per concludere, i Brividi. Eccoli, i Brividi: