The Phantom Submission Match
22 novembre 1985, la WWF va in onda live da Philadelphia per PRISM, emittente locale della città.
Uno dei match proposti vede David Sammartino affrontare uno dei tanti jobber del roster, Ron Shaw, per uno dei troppi match riempitivo delle card dell'epoca.
Shaw viene scelto perché i due si conoscono dai tempi della IWF di Killer Kowalski, e i booker sperano di riuscire a far fare una buona figura al figlio del mitologico Bruno con un avversario che sa esaltarlo.
Ma quello che non si aspettano è che Sammartino è così furioso per il suo mancato push, e per essere usato solo come moneta di scambio per avere il padre on screen, che decide di sabotare il match.
Già dai primi istanti cede ai colpi non irresistibili dell'avversario, oversellando in maniera comica semici pugni e un'irish whip. Poi non si rialza mai, e il povero Shaw cerca di vincere la resistenza passiva della presunta star a forza di bodyslam, che sembrano essere la sua unica offensiva conosciuta. Tanto che nei commenti su youtube qualcuno ironizza con: "It's bodyslam city, bitch!".
Sfinito dalleripetute bodyslam, Sammartino chiama una bear hug, Shaw si fida e lo chiude nella mossa di sottomissione aspettandosi un comeback, e invece David cede di schianto nell'incredulità generale.
Shaw lo lancia a terra come un sacco di patate quasi schifato, e va ad esultare frastornato davanti al pubblico dello Spectrum che grida "bullshit". Poi torna indietro e irritato sputa a Sammartino ancora a terra.
Dal commento provano a metterci una pezza ipotizzando una svista dell'arbitro, che ha scambiato un semplice gesto di assestamento per un cedimento, ma è, ovviamente, solo una narrazione di comodo. La frittata è fatta. Il match che doveva essere solo un passatempo momentaneo per il pubbluco di Philly, entra nella sterminata mitologia aneddotica dei fanatici di wrestling.
Sammartino otterrà il rilascio, salvo tornare qualche mese dopo.
Ron Shaw è un jobber "one-hit wonder", nel senso che a parte questa storia ha una carriera abbastanza anonima. Persino lui sul suo sito aggiunge poco o niente del suo periodo a Stamford.
Allievo di Killer Kowalski, dopo solo due mesi dal suo esordio passa in WWF, e nel giro di poco tempo eredita la gimmick di The Executioner dal suo maestro, continuando però a combattere anche senza maschera.
Ma mentre Kowalski e Big John Studd con quei personaggi vinceranno le cinture di coppia, lui inaugura la striscia quarantennale di sfiga che avvolgerà chi porterà quel nome, e che coinvolgerà, tra gli altri, Terry Gordy, Buddy Rose, Duane Gill (il futuro Gillberg) e Barry Hardy.
Cercando carcando mi sono imbattuto pure in una comparsata nel Piper's Pit come Executioner sul finire dell'84.
Fa in tempo solo a beccarsi i complimenti di Piper che subito i due vengono interrotti da Tonga Kid, voglioso di sfidare lo scozzese per vendicare Jimmy Snuka.
Piper, che usa Executioner come scudo, accetta di affrontare il fratello di Rikishi solo se batterà il suo ospite.
Ovviamente accade.
Fonti
La sua biografia sul suo sito
www.bigronshawwwf.com
Intervista a Ron Shaw
www.google.com/amp/s/amp.news-press.com/amp/32476925
Articolo di ringthedamnbell
ringthedamnbell.wordpress.com/2015/10/14/a-moment-in-time-the-phantom-submission-ma...
Intervista a David Sammartino in cui ricostruisce l'episodio
youtu.be/n42b8d84xNI
EDIT avevo dimenticato un articolo di wrestlecrap sugli Executioners, come lettura correlata
wrestlecrap.com/inductions/the-executioner-the-effluence-of-ex...