La musica disco/elettronica nel blocco comunista

Horace ホレス
00domenica 27 gennaio 2019 21:19
La musica disco/elettronica nel blocco comunista
Ok, Hard Is Ono sa tutta la Storia dell'Unione Sovietica, ma quanto ne sa della musica in stile occidentale che veniva suonata oltrecortina? Avrà contribuito a distruggere il sogno di un'alternativa al capitalismo?

Parliamo della splendida Judith Szucs. Una sorta di Raffaella Carrà ungherese che ha avuto un gran successo con un pezzo popdisco orecchiabile rimasto nella Storia del suo Paese, "Táncolj még!".
La Divina spaziera' nella disco d'ispirazione pop-rock, forse vagamente ABBAesca, ed arriverà fino al synth-pop.
Come avranno reagito i bolscevici a questa rivoluzione ungherese a colpi di abitini attillati e balletti con Don Lurio (tra l'altro cantando in italiano)?

Purtroppo in questi excursus non possiamo includere l'ex Jugoslavia, peccato perché già da tempo i nerd della Italo Disco annoiati si sono buttati sull'elettronica EX-YU, anche perché dopo aver rivalutato anche i dischi di Patrizia Pellegrino rimaneva ben poco da fare.
Gag Lee Hano
00lunedì 28 gennaio 2019 20:15
Oh questo è un topic serio.

L'eliminazione della Jugoslavia la capisco, anche se mi castra, è l'ambiente che conosco di più.

In una delle web radio cui dicevo, facemmo una serata dedicata alla new wave Jugoslavia, dei gruppi a memoria ricordo i Borghesia, i Propaganda e qualcosa dalla compilation: "Artistic Work Action".

La mia ultima sbandata su un gruppo sovietico furono i NOM, anche se hanno fatto solo due dischi prima della caduta dell'URSS e il resto della produzione è post '91.

Così su due piedi non riesco a trovare loro video dell'epoca, se li trovo li metto.
Horace ホレス
00lunedì 28 gennaio 2019 21:45
Vabbe' vediamo. I Borghesia li ho conosciuti anni fa perché mi piaceva la copertina di "No Hope No Fear", e anche il brano sembrava parecchio figo.
Negli ultimi anni hanno anche ristampato alcuni loro lavori, sono quasi mainstream.

Diciamo che preferisco gruppi meno impegnati tipo i Videosex, Denis & Denis o i Moulin Rouge.

Anni fa mi pentii molto per non aver comprato questo disco.
www.ledisquestore.com/en/ecommerce/87651_Misiunea-Spatiala-Delta-Rsd-...

La colonna sonora di un film sci-fi animato rumeno del 1984, avrei dovuto prenderlo a prescindere. Ha anche un bel colore, in salotto sta bene.

Ultimamente mi ero riavvicinato all'elettronica sovietica grazie ad Aerobic Exercises, un disco per accompagnare esercizi di fitness, mi ha divertito molto.
Gag Lee Hano
00martedì 29 gennaio 2019 19:23
I Videosex li conoscevo, anche se non me lo ricordavo.
Li avevo recuperati nel periodo in cui il postpunk e tutto quello che gli stava intorno fosse l'unica cosa decente da ascoltare.

In Russia mi piacevano anche gli Aquarium.

Non c'entra niente, se non nella misura geografica, ma mi piacciono parecchio i Little Big.
L'anno scorso sono stato a vederli a Bologna ben prima che il fenomeno "Skibidi" arrivasse su m2o.

Horace ホレス
00martedì 29 gennaio 2019 20:32
Ultimamente mi sono ricordato anche dei Max & Intro, si potrebbe fare un mischione di produzioni ex jugoslave mettendo dentro new wave, post-punk, euro disco, synth-pop.

Curiosamente se si cerca "soviet electronic music" una delle prime voci sono Форум, cioè i Forum, con Давайте Созвонимся! / Let's Call Each Other!

Horace ホレス
00sabato 23 marzo 2019 19:33
Mentre facevo ricerche sull'eurobeat dei primi anni '90, ho scoperto per caso che nello stesso periodo si produceva italo disco più "classica" nei territori ex sovietici.
C'è qualcoss di carino, e mi meraviglio che Natalia Stupishina non sia diventata nota anche qui.
Horace ホレス
00mercoledì 9 marzo 2022 18:53


"Italo" disco dall'Ucraina, i nostri popoli uniti come in questa canzone.
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