Calenda, il leader “non carismatico” che sogna Azione al 20%
“Io non sono un leader carismatico, siamo liberali”, “non c’è problema se nascono le correnti”, “la mia leadership è contendibile e spero che al prossimo congresso ci sia una donna che mi cacci”. Carlo Calenda, nominato segretario di Azione, chiude il primo congresso del partito senza urlare, quasi a bassa voce, senza il crescendo rossiniano che uno si aspetterebbe, appunto, da un leader carismatico.
Meno male che se lo dice da solo.
20% senza Carisma? Bé se Salvini era arrivato al 40%...