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09/04/2021 17:45 | |
Ho deciso volutamente di non fare commenti troppo specifici per tutti e 100 i film perché diventerebbe solo un lungo monologo. Mi soffermerò soprattutto sui primi 10.
Peeping Tom è un perfetto esempio di thriller meta-cinematografico. Si possono dare due chiavi di lettura diverse: una psicologica, ovvero il ragazzino che viene terrorizzato e abusato dal padre e da adulto diventa un assassino perverso; e una appunto meta-cinematografica: il cinema come voyeurismo, noi spettatori come dei guardoni morbosamente interessati alle vite degli altri, soprattutto nei loro aspetti più malati (oggi si potrebbe ritualizzare il discorso puntando sui reality show). Ovviamente l'una [chiave di lettura] non esclude l'altra; anzi è proprio la compenetrazione tra la macabra psicologia del film e la sua riflessione meta-cinematografica che lo fa letteralmente uscire dallo schermo e gli dona quella vitalità che possiede. Il povero Michael Powell era troppo avanti coi tempi e i contenuti aggressivi del film di fatto lo ostracizzarono dal mondo del cinema mainstream; non avendo alle spalle una carriera solida come quella di un Hitchcock (appartenente alla stessa generazione), quando il film cominciò ad essere rivalutato, una decade dopo, si trovava ormai al canto del cigno; questo fu l'ultimo suo grande film.
Su Antonioni, se ci si arma di molta pazienza, si può rimanere affascinati dalla prima parte della sua carriera cinematografica. La notte è particolarmente bello per una eccellente interpretazione di Mastroianni. Dopo Blow-Up parte per la tangente e fa un disastro dietro l'altro. |
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