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31/08/2023 17:09 | |
L’internet pre-social – patria del WW italiano – era una piazza, uno spazio libero dove c’era libertà di riunione.
L’internet post-social – che per tanta gente è l’unico internet esistente – è un centro commerciale, uno spazio chiuso, dove passeggiare, spendere o al massimo sedersi al bar con gli amichetti.
Il commento “Grande *GENERICO LOTTATORE DI 30/40 ANNI FA* il migliore!!!” fatto su Facebook non avrà mai la stessa valenza di uno scambio su un forum di settore.
Il tizio che commenta su Facebook al 95% non è un appassionato di wrestling, non ha speso gli ultimi 25 anni della sua vita a coltivare l’hobby, non ha visto, letto quasi nulla in materia, figuriamoci fare ricerche per scriverne. Si ricorda solo di quel pool ristretto di lottatori perché chiusi nel cassetto della sua memoria di quando era bambino-ragazzino. Non c’è stimolo, scambio, critica, ed anche ci fosse nel gruppo qualcuno di appassionato, è comunque qualcuno che fa parte di un cerchio ristretto.
Meglio così? Forse sì. Ognuno ha diritto alla sua riserva indiana, dove tuonare contro il wrestling moderno e gli spettatori moderni che non tifano più i “face” ma gli “heel”. Proprio come quella gentaglia che si esaltava per quel vigliacco di Hollywood Hogan. Hanno rovinato tutto. |
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