Sono nato e cresciuto in un appartamento di edilizia popolare con riscatto dopo vent'anni. Ho abbandonato le comodità di casa dei miei non prestissimo tornando poi tra una morosa e l'altra con la quale nidificavo in affitto.
Dell'ultimo appartamento in affitto mi ero innamorato e sarei stato a vita lì, complice un "Paron" accondiscendente, che non metteva pressioni anche se magari passavano mesi prima che aggiustasse qualcosa, ma chissene.
Questa primavera sono ufficialmente entrato nella borghesia, con mutuo, casetta in un paesotto a fortissima conduzione agricola, vista sul fiume e giardino. Pulizie i fine settimana, ogni comodità sinceramente, dalla lavastoviglie alla stufa a pellet, dai pannelli solari all'aria condizionata.
E taverna, che è ancora piena di scatoloni ma diventerà il mio parco giochi ludico musicale
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