Neanche io lo riconduco solo a loro, ma se stiamo parlando di loro come soggetto, che cacchio c'entra cosa fanno gli altri?
Io ho la mia esperienza, ho visto come può diventare una zona urbana dove gli stranieri non hanno nessuna voglia di integrarsi se non a parole, ma senza fare granché sforzi di altro tipo, manco quello di non spaccare una bottiglia se proprio non si ha voglia di buttarla.
Non so quante volte hanno pure spaccato, quando erano ubriachi, le ciotole che lasciavamo ad alcuni cagnoloni per bere, o i tubi per prendere l'acqua. Diedero pure fuoco alle cucce.
Ho sbagliato a includerli tutti? Si ok, lo ammetto, come se invece quando si parla di chi vota Lega, o dei meridionali o di qualunque altra categoria fioccassero i distinguo.
La maggior parte di loro sono brave persone, ma personalmente mi è ininfluente.
Ho visto abbassarsi notevolmente lo standard della qualità della vita da quando si sono trasferiti quasi in massa nei quartieri dove vivo, e se uno è una brava persona, ma non vuol capire nemmeno una cosa elementare come che non può mangiare i lupini davanti al portone di un tizio e lasciare tutto li sul marciapiede, allora che senso ha?
Ieri da Del Debbio hanno fatto vedere un servizio sui bengalesi a Roma.
Una ragazza sui vent'anni ha detto che la sua generazione è riuscita a integrarsi perché, essendo meno, erano costretti a crescere con gli italiani.
Oggi sono talmente tanti che vivono in comunità di connazionali quasi isolate.
Se lo dicono da soli che si sta procedendo in un modello di integrazione che ha senso solo ideologico.
Ne pagherete le conseguenze tra qualche decennio, io cercherò di sposarmi una russa e trasferirmi lì, nella speranza che Putin sia eterno.
[Modificato da Horace ホレス 04/10/2019 15:13]