candelaio
[can-de-là-io]
s.m. (pl. m. -lài; f. -làia, pl. -làie)
1 Chi fabbrica o vende candele
2 gerg. Omosessuale maschio
Il Candelaio è anche una commedia teatrale in cinque atti del filosofo italiano Giordano Bruno, pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1582 dall'editore Guglelmo Giuliano.
Nella commedia, dove Bruno definisce se stesso un «accademico di nulla accademia», è mostrato un mondo assurdo, violento e corrotto, rappresentato con amara comicità, dove gli eventi si succedono in una trasformazione continua e vivace.
Lo stesso apparato introduttivo ai cinque atti in cui la commedia è suddivisa risulta inconsueto e articolato, ponendosi in contrasto con i canoni della commedia tradizionale rinascimentale: alla poesia iniziale indirizzata ai poeti e a una dedica alla signora Morgana B. (probabilmente una conoscente di Bruno), seguono un "argumento", dove Bruno riassume la trama; un "antiprologo", dove l'autore capovolgendo subito quanto proposto in precedenza, ironizza sulla possibilità stessa di rappresentare realmente questa commedia; un "proprologo", dove egli polemizza contro le ideologie false, e un "bidello", che finalmente licenzia la commedia.
Venti sono i personaggi e settantasei il numero di scene complessive.
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Forse è tutto un karaoke in playback